IL CASO
Bocciata la mozione bipartisan per salvare le piante. Su quell´area nascerà il nuovo Pirellone
Sarà abbattuto il bosco di Gioia
Baruffi: "Il Comune ignora il verde cittadino" Verga: "Quei 200 alberi saranno ripiantati altrove"
 

 
da Repubblica - 5 luglio 2005


Il Comune boccia la mozione bipartisan che avrebbe dovuto salvare il bosco di Gioia. Per i 200 alberi nascosti tra i grattacieli, sui 12mila metri quadri dell´ex vivaio Fumagalli, ora non resta che l´abbattimento. Secondo l´accordo tra Pirellone e Palazzo Marino, infatti, in quell´area dovrà essere costruita la nuova sede della Regione, con edifici alti fino a nove piani. La mozione, respinta con 24 no, 20 si e 3 astenuti, chiedeva di rivedere quegli accordi, sottoponendo tutto il progetto del Pirellone bis a una valutazione dell´impatto paesistico.
A nulla è servita la protesta di migliaia di persone, tra semplici cittadini affezionati a quell´angolo di verde e celebrità milanesi impegnate in prima persona per difendere il verde nascosto di via Melchiorre Gioia: il più attivo su questo fronte era stato Rocco Tanica, musicista del gruppo Elio e le Storie Tese, chiuso per settimane in un camper davanti al bosco per sensibilizzare passanti e autorità cittadine. Alla protesta si erano aggiunti anche volti popolari della televisione come Claudio Bisio e diversi comici di Zelig, che avevano raccolto 10 mila firme tra gli abitanti del quartiere per chiedere di fermare le ruspe.
Amaro il commento di Maurizio Baruffi, primo firmatario del documento respinto: «L´interesse pubblico per il verde è riconosciuto dalla Corte di Cassazione. Tale interesse è invece completamente ignorato dal consiglio comunale di Milano». Oltre a Baruffi avevano sostenuto la mozione esponenti di tutti i partiti e di tutti gli schieramenti, come Giovanni Occhi, capogruppo di Rifondazione Comunista, Riccardo Albertini del gruppo misto, Milko Pennisi di Forza Italia ed Emanuele Fiano, capogruppo dei Ds.
Dopo il voto lo stesso assessore comunale all´urbanistica, Giovanni Verga, ha ricordato in aula che l´accordo di programma tra Comune e Regione era stato ratificato solo di recente (il 29 giugno del 2004), precisando inoltre che la Regione si è detta «disposta a ripiantare gli alberi abbattuti», in un´altra area verde tra quelle previste nell´intervento.
(l. pes.)