NOTIZIE DELLA ZONA 3 E DI MILANO DEL 2007
Dicembre 2007
Parcheggio di Piazza Sant'Ambrogio: la Procura indaga (18/12/07)
Il Consiglio di Zona 9 valuta positivamente il "Parco Possibile" e chiede di avviare una seria revisione dei piani urbanistici approvati (17/12/07) (aggiornato il 17/1/08)
Il Consiglio di Zona 9 vota lunedì 17 dicembre sul progetto Parco Possibile (15/12/07)
Novità sul progetto CityLife per l'area ex-Fiera (14/12/07)
Grattacielo di via Principe Eugenio: aggiornamento del Comitato che si oppone (13/12/07)
Diurno Venezia: la Provincia rinuncia al restauro (7/12/07)
Le mie osservazioni al piano della mobilità ciclistica del Comune (6/12/07)
Presentazione dell'Expo 2015 in Consiglio di Zona 3 (4/12/07)
Novembre 2007
Scandalo dei parcheggi: gli articoli del Corriere sul sito dei cittadinipropositivi (23/11/07)
Parcheggio di Rio de Janeiro: lettera di Edvige Cambiaghi al Sindaco Moratti (22/11/07)
Vota "No, non mi piace" al sondaggio di Repubblica sui futuri grattacieli di Milano (21/11/07)
Lodo Meneghetti: Dove è finita l'architettura della città ? (18/11/07)
Parcheggi di piazza Rio de Janeiro e Bernini: la Soinso riesce a superare l'opposizione dei residenti, almeno per ora (17/11/07) (aggiornato il 21/11/07)
VAS e FIAB al Sindaco Moratti: costruiamo la prima BiciStazione di Milano (8/11/07)
Firma la petizione popolare contro due inceneritori in zona sud Milano (6/11/07)
Vivere in città: un quiz sul rapporto che abbiamo con l’ambiente (1/11/07)
No al prolungamento della Paullese in città: appello della sinistra di zona 4 (1/11/07)
Ottobre 2007
Expo 2015 e immobiliaristi: due articoli dell'Unità (28/10/07)
Palazzo di Ligresti all'Isola: il Consiglio di Stato mantiene il fermo dei lavori (25/10/07)
Parcheggio di Piazza Bernini: Striscia la Notizia intervista residenti e commercianti (20/10/07)
Amianto al quartiere Rubattino: il consiglio di zona 3 chiede di accelerare la bonifica (13/10/07)
Parcheggio Oberdan: in arrivo un parcheggio meccanizzato al posto di quello a rampe (13/10/07)
La situazione dei parcheggi in zona 3 (12/10/07)
Settembre 2007
A suon di milioni il grattacielo adesso diventa eco-sostenibile (1/10/07)
Stecca degli Artigiani all'Isola: volantino per salvare l'Isola, la Stecca e i giardini (27/9/07)
Forte opposizione al parcheggio sotterraneo di piazzale Bacone (14/9/07) (aggiornato il 16/9/07)
Presentato alla Stecca degli Artigiani il Parco Possibile, progetto alternativo per l'area Garibaldi-Repubblica-Isola-Varesine (11/9/07) (aggiornato il 8/12/07)
Parcheggio Bacone: progetto definitivo in Consiglio di Zona 3 lunedì 10 settembre alle 18 (8/9/07)
Agosto 2007
Parcheggio Bazzini: il tribunale civile dà ragione ai cittadini (28/8/07) (aggiornato il 15/9/07 con la sentenza)
Luglio 2007
I cittadini dell'Isola vincono al Tar la causa contro il palazzo di Ligresti tra via de Castillia e via Confalonieri (27/7/07) (aggiornato il 25/10/07 con la sentenza)
Consiglio di Zona 1 sui parcheggi sotterranei con l'assessore Croci (18/7/07)
Il sindaco Moratti accelera la costruzione dei parcheggi
Lo spostamento dell'Istituto dei Tumori a Vialba: inchiesta della rivista online Fusi Orari (5/7/07)
Opposizione allo sgombero della Stecca degli Artigiani all'Isola lunedì 2 luglio (1/7/07)
Giugno 2007
Parcheggio Darsena: la relazione della Commissione dei Saggi (21/6/07)
Gli acquirenti dei box Costa-Loreto contestano l'impresa Quadrio Curzio (18/6/07)
New York Times e Herald Tribune denunciano l'inquinamento dell'aria di Milano (14/6/07)
Mille pedoni e ciclisti davanti a Palazzo Marino per la mobilità sostenibile (4/6/07)
Maggio 2007
Appello dei Comitati dei Navigli sulla situazione della zona Navigli (1/6/07)
Il Comune rinunci a costruire il suo grattacielo e sposti al suo posto alcune volumetrie delle ex-Varesine e del PII Isola de Castillia: la mia proposta al Tavolo Isola (30/5/07) (aggiornato il 13/6/07)
Aperitivo all'Isola nei giardini di via Confalonieri domenica 27 maggio alle 18 (26/5/07)
Al Tavolo Isola sul verde duramente contestato il progetto Boeri-Catella (23/5/07)
Fausto Bertinotti ha incontrato i Comitati cittadini nei giardini di via Confalonieri (22/5/07)
Grande successo dell'assemblea cittadina alla Stecca degli Artigiani all'Isola (13/5/07)
Sgombero della Stecca confermato per giovedì 3 maggio, presidio dalle 6 del mattino (2/5/07)
Aprile 2007
Rifondazione Comunista si oppone alla demolizione della Stecca degli Artigiani all'Isola (26/4/07)
La Stecca degli Artigiani all'Isola per il momento non verrà demolita (18/4/07)
La Commissione parcheggi ha concluso i suoi lavori: l'assessore Croci informa la Giunta (5/4/07)
Le aree delle stazioni ferroviarie: il prossimo business immobiliare (2/4/07)
Marzo 2007
All'Isola la prepotenza contro la storia: un articolo di Gardella su Repubblica (29/3/07)
Vittoria delle Mamme Antismog: bambini fino ai 10 anni gratis sui mezzi Atm dal 1 aprile (20/3/07)
Cambiamenti climatici: la proposta del Wwf Italia per adattare il nostro territorio (19/3/07)
Conferenza stampa del Forum Isola sulla situazione della Stecca degli Artigiani e sui progetti in corso (17/3/07) (aggiornato il 20/3/07 con l'intervista di ChiamaMilano ad Augusta Signorini del Forum Isola)
La Giunta prende atto della relazione della Commissione Parcheggi, possono essere chiesti gli atti della Commissione (11/3/07) (aggiornato il 12/3/07 con l'articolo di Libero su Piazza Oberdan)
Febbraio 2007
Gennaio 2007
Firma la petizione online delle Mamme Antismog per le targhe alterne (17/1/07)
Gardella: saranno senz'auto le metropoli del futuro (14/1/07)
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Tgr Ambiente Italia su Isola e Fiera CityLife sabato 22 dicembre su Rai3 dalle 14.50 alle 15.50 (20/12/07)
Questo sabato, 22 dicembre dalle ore 14,50 alle ore 15,50, TGR AMBIENTE ITALIA, su RAI 3, manderà in onda un servizio nazionale sui grattacieli nel quale si parlerà dell’Isola e di City Life-Fiera.
Vedi la puntata registrata sul sito della Rai.
Sono stati intervistati Rolando Mastrodonato , Vivi e progetta un'altra Milano, Bert Theis del Forum Isola, Gianni Occhi , coordinatore cittadino Rifondazione Comunista e Marco Romano, giornalista del Corriere nonché urbanista.
Il Consiglio di Zona 9 valuta positivamente il "Parco Possibile" e chiede di avviare una seria revisione dei piani urbanistici approvati (17/12/07) (aggiornato il 17/1/08)
Ecco il Comunicato Stampa del Forum Isola e Comitato Varesine del 21/12/07.
Passa in Consiglio di Zona 9 la mozione (vedi versione ufficiale) presentata dalla Sinistra con un emendamento dell'Ulivo che "valuta positivamente l'idea di rimettere in discussione, con la proposta "Parco Possibile", l'intero progetto Garibaldi Repubblica e Isola de Castillia e propone all'assessore Masseroli e al Consiglio Comunale di "riaprire il tavolo istituzionale sull'Isola con il Consiglio di Zona 9, nella prospettiva di avviare una seria revisione dei piani urbanistici approvati."
La mozione ricorda "le recenti e prossime sentenze del Tar e del Consiglio di Stato con l’auspicio che le questioni giuridiche contribuiscano a ridefinire e chiarire i piani urbanistici di tutta l’area".
La mozione è stata approvata con 20 voti favorevoli e 6 contrari.
Soddisfazione è stata espressa dai cittadini presenti dei Comitati dell'Isola e delle ex-Varesine che sperano che si possa ancora modificare i progetti approvati dal Comune nel senso da loro desiderato, anche grazie ai ricorsi presentati al Tar.
Vedremo quale sarà la risposta dell'Assessore Masseroli e del Consiglio Comunale alla proposta del Consiglio di Zona 9. Si spera che sia convocata una commissione urbanistica consiliare per la presentazione del planivolumetrico "Parco Possibile".
Intervenendo all'inizio della seduta ho sottolineato che è significativo che un consiglio di zona non si limiti a dare un parere su un progetto urbanistico ma ne proponga uno alternativo, grazie alla collaborazione di residenti e professionisti, peraltro su una delle zone di trasformazione più ampie di Milano. "La pianificazione urbanistica inverte direzione ed invece di partire dal centro verso la periferia e i cittadini parte dai cittadini e va verso il centro, con un processo di urbanistica partecipata."
Il Consiglio di Zona 9 vota lunedì 17 dicembre sul progetto Parco Possibile (15/12/07)
Al primo punti all'ordine del giorno del Consiglio di Zona 9 lunedì 17 dicembre è una mozione presentata dai consiglieri di Comunisti Italiani, Verdi, Rifondazione Comunista, Lista Fo, Socialisti, Sinistra Democratica che sostiene il planivolumetrico Parco Possibile, alternativo ai progetti approvati dal Comune sull'area Garibaldi-Repubblica-Isola-Varesine.
La maggioranza di centro-sinistra ha una grande opportunità di sostenere una profonda revisione dei progetti dell'area, in difficoltà a causa dei sette ricorsi al Tar presentati dai residenti dell'Isola e delle ex-Varesine, di cui uno già accolto dal Tar ed in discussione davanti al Consiglio di Stato.
Il planivolumetrico Parco Possibile tiene conto delle richieste dei residenti, mantenendo comunque le volumetrie approvate dal Comune. In particolare non vengono mantenuti i 29.000 mq di slp del P.I.I. Isola-de Castillia, consentendone la costruzione sui terreni dei privati senza scambio di aree con i terreni del Comune.
Qualora i ricorsi venissero approvati le volumetrie sarebbero fortemente ridotte ed i lavori avviati definitivamente fermati.
E' quindi interesse di tutti avviare un vero tavolo di trattativa tra Comune, Consiglio di Zona 9, comitati dei residenti ed operatori per discutere delle possibili modifiche ai progetti approvati, non come quello portato avanti fin ora che si è limitato a decidere le funzioni da inserire nel futuro Community Center dell'Isola.
Saprà il Consiglio di Zona 9 promuovere questa trattattiva ? Lo sapremo lunedì sera.
Il Forum Isola ha scritto una lettera ai consiglieri di zona di centro sinistra invitandoli a votare a favore della mozione, allegando una immagine del Parco Possibile visto da via Volturno.
Diurno Venezia: la Provincia rinuncia al restauro (7/12/07)
L'assessorato alla cultura della Provincia che voleva restaurare e ristrutturare il Diurno Venezia con un contratto di affitto di 25 anni con il Comune che ne è il proprietario, ha rinunciato al suo progetto a causa di difficoltà nei rapporti con il Comune stesso (durata troppo breve del contratto, mancanza di un interlocutore unico, problemi nello spostamento di edicole e librai che stanno nella piazza).
A questo punto la palla ritorna al Comune che dovrebbe investirci dei soldi per restaurarlo. Si tratta di una struttura costruita nel 1924 in stile moresco, con una bella sala degli artigiani (manicure, pedicure, barbiere maschile e femminile) che ha ancora le boiserie originali, lavandini e specchi, una zona bagno ancora ben conservata con 4 bellissimi bagni di lusso con piastrelle e vasche, una statuina all'ingresso dei bagni.
Sulla piazza c'è ancora una delle due pensiline in ferro in grave stato di degrado, con pezzi di ferro per terra. L'altra è sparita al tempo della costruzione della linea 1 del metrò.
Dopo il cosiddetto restauro del Diurno Cobianchi in piazza Duomo in cui i bagni sono stati demoliti a picconate, gli arredi rubati e le piastrelle del soffitto e le lampade sostituite per trasformarlo in centro informazioni turistiche, il Diurno Venezia è l'unica struttura di questo tipo conservata a Milano.
Non c'è un vincolo monumentale esplicito ma essendo di proprietà comunale e di più di 50 anni è automaticamente vincolata.
La Direzione Regionale dei Beni Culturali ha fatto un sopralluogo e aveva imposto alla provincia il mantenimento dei 4 bagni di lusso e del salone degli artigiani.
La Provincia voleva utilizzare la zona dei bagno come nuovo spazio espositivo e mantenere il salone degli artigiani, in cui il comune di Milano voleva collocare il museo dei cinema di palazzo Dugnani.
Era previsto anche un concorso pubblico per la sistemazione di piazza Oberdan ed una struttura in superficie a cui la Soprintendenza si era opposta.
Ora il museo del cinema dovrebbe andare alla ex-manifattura Tabacchi e la provincia ha rinunciato al progetto.
Il Comune dovrebbe prendere in mano la situazione e proporre un nuovo utilizzo della struttura che conservi il salone degli artigiani ed i bagni più belli come testimonianza del passato, anche per offrire qualcosa da vedere ai futuri visitatori dell'Expo 2015 lungo il percorso della Via di Terra.
Si era pensato in passato di farci un centro termale o un bagno turco o un beauty center.
L’Atm ha ad esempio trasformato di recente il suo dopolavoro in piazza Medaglie d’Oro in centro termale delle acque delle terme di Bormio.
Le mie osservazioni al piano della mobilità ciclistica del Comune (6/12/07)
Ho analizzato il nuovo piano della mobilità ciclistica e in particolare la rete ciclabile di progetto. Mi occupo dal 1991 delle piste ciclabili della zona 3, essendo stato eletto allora consigliere della vecchia zona 3, in collegamento con Ciclobby e con i consiglieri della allora zona 11, che aveva anch'essa lavorato con Ciclobby.
Purtroppo di tutto il lavoro fatto allora dalle zone e dagli uffici comunali non è rimasto nulla nella attuale proposta del Comune. Ho ancora gli atti di un convegno del 1990 in cui tutte le zone avevano contribuito con le loro proposte al piano del comune. Ogni volta si ricomincia da capo, è incredibile ! Per fortuna avevo tenuto le carte di allora e ho potuto rapidamente recuperare il tutto e presentare le mie osservazioni.
Essendo un ciclista accanito che utilizza la bicicletta per tutti gli spostamenti in città ed in particolare nella zona 3, penso che le mie proposte abbiano qualche utilità.
A suo tempo sono stato il promotore della pista ciclabile di viale Morgagni, che percorro frequentemente e mi spiace che anche in questa proposta non siano previsti gli indipensabili collegamenti con gli altri itinerari. Potrebbe essere un pezzo di raggio verde ed invece in zona 3 non ce n'è neanche uno, il vuoto totale di piste ciclabili.
Le mie osservazioni puntano a riempirlo, come potete vedere nella tavola e nel testo allegato in cui propongo nove nuovi itinerari.
E' incredibile che le zone non abbiano avuto il tempo di presentare le loro osservazioni e che il povero Paleari abbia dovuto fare tutto da solo senza convocare neanche una commissione specifica.
Ma l'Expo 2015 incombe, e bisogna far vedere al BIE che le intezioni di Milano sono serie nel diminuire il CO2 e le polveri sottili.
Trascurando l'indispensabile dibattito si calano dall'alto delle scelte discutibili.
Parcheggi Bernini e Rio de Janeiro: il consiglio di zona 3 chiede il fermo dei lavori fino alla nomina del comitato di vigilanza (5/12/07)
Il Consiglio di Zona 3 ha approvato la mozione urgente presentata dalla consigliera Mariolina De Luca Cardillo, capogruppo Verdi, e dalla consigliera Antonella Fachin, capogruppo Lista Fo, nella seduta del 22 novembre 2007
Oggetto: Nomina Comitato di Vigilanza sui parcheggi nelle aree pubbliche Rio de Janeiro e Piazza Bernini
Premesso
- che di recente sono iniziati i lavori per la realizzazione di box sotterranei nelle aree pubbliche di Largo Rio de Janeiro e Piazza Bernini;
- che immediatamente si è proceduto all’abbattimento degli alberi in Piazza Bernini e all’espianto di due Cedri Atlantica in Rio de Janeiro, con successivo trapianto degli stessi in Piazza Piola;
- che a seguito della richiesta del verbale, da redigersi a cura dei tecnici del comitato di Vigilanza, sugli interventi alle alberature si è potuto accertare che non si è provveduto alla nomina del Comitato di Vigilanza, nonostante all’art. 11 della convenzione, per la costituzione del diritto di superficie nel sottosuolo dell’area pubblica sia di Bernini che di Rio de Janeiro, si affermi che Prima dell’inizio dei lavori verrà nominato dal comune un “Comitato di vigilanza” composto da due dipendenti del Comune. Detto comitato avrà compiti di alta sorveglianza e a tal fine dovrà accertare la conformità dei lavori, che man mano verranno eseguiti, al progetto approvato e richiamato nella presente Convenzione…….Il comitato provvederà, altresì alla stesura dei verbali delle visite e delle eventuali prove effettuate…;
- che la mancata nomina del Comitato di vigilanza oltre a costituire una grave violazione della convenzione, con cui il Comune costituisce il diritto di superficie sull’area pubblica a favore della concessionaria, priva completamente del controllo pubblico l’intervento, senza più alcuna garanzia per i cittadini.
Ciò premesso
Il Consiglio di zona3 chiede al Sindaco e all’assessore alle Infrastrutture
di procedere immediatamente alla nomina del Comitato di vigilanza, e nelle more della nomina, di sospendere i lavori che, secondo la convenzione, devono avvenire sotto il controllo del Comune di Milano.
Presentazione dell'Expo 2015 in Consiglio di Zona 3 (4/12/07)
Leggi il resoconto del consiglio di zona monotematico di lunedì 3 dicembre sull'Expo 2015.
Vota "No, non mi piace" al sondaggio di Repubblica sui futuri grattacieli di Milano (21/11/07)
La Repubblica di Milano del 21/11 pubblica due articoli di Bono e Hutter sui futuri grattacieli di Milano con una serie di rendering sullo skyline che verrà.
Si può votare a un sondaggio sui grattacieli. Consiglio di votare "No, non mi piace".
Dalla Domenica del Corriere del 2 ottobre 1955
Garibaldi-Repubblica-Isola-Varesine: incontro con l'assessore al traffico Croci martedì 20 novembre alle 21 alla parrocchia di via Sebenico 31 (20/11/07)
Proseguono gli incontri tra cittadini e amministrazione comunale per rivedere i progetti nell'area Garibaldi-Repubblica-Isola-Varesine.
Questa sera martedì 20 novembre alle 21 si terrà l'incontro pubblico con l'assessore al Traffico Edoardo Croci alla Parrocchia del Sacro Volto di via Sebenico 31.
Saranno presentate le richieste dei residenti dell'Isola e delle Varesine in materia di traffico e parcheggi e il planivolumetrico alternativo Parco Possibile.
Nuovo Piano del Governo del Territorio: il mio contributo nell'ambito della Valutazione Ambientale Strategica del piano (20/11/07)
A fine luglio di quest'anno il Comune ha avviato al consultazione dei cittadini sul nuovo Piano di Governo del Territorio prescritta dalla Valutazione Ambientale Strategica (VAS) le cui linee guida sono state deliberate dalla Regione Lombardia lo scorso maggio.
Sono intervenuto ai workshop territoriali tenuti all'Urban Center il 20 luglio sulle reti di conoscenza, spazi del benessere, la qualità dell'abitare, la dognità del vivere civile, i poli dello sviluppo.
Ho riassunto i miei interventi in un documento che ho inviato alla segreteria del PGT il 20 ottobre scorso.
I workshop avrebbero dovuto proseguire nel mese di ottobre ma sembra siano stati rinviati al prossimo febbraio.
L'assessore Masseroli parlerà del nuovo PGT all'Ordine degli Architetti in via Solferino 19 lunedì 26 novembre alle 15.30.
I Consigli di Zona hanno iniziato ad occuparsi del tema su invito dell'Assessore nelle loro commissioni.
Sul sito del Comune di Milano è si può scaricare la nuova bozza del Regolamento Edilizio e del Documento di Inquadramento urbanistico, su cui in consigli di zona dovranno dare un parere obbloigatorio.
Parcheggi di Rio de Janeiro e Bernini: la Soinso riesce a superare l'opposizione dei residenti, almeno per ora (17/11/07) (aggiornato il 21/11/07)
La Soinso riesce ad avviare i cantieri dei parcheggi di piazza Bernini e largo Rio de Janeiro, nonostante l'opposizione di residenti e commercianti.
In piazza Bernini il Tar ha respinto il 14 novembre la richiesta di sospensiva dei lavori in quanto il gestore del locale che ha ricorso non è proprietario dei muri. La Soinso ha subito avviato il cantiere tagliando gli alberi al centro della piazza e potando quelli intorno.
Si terrà giovedì 22 novembre alle 10.30 un sopralluogo della commissione traffico del consiglio comunale a cui i residenti faranno le loro rimostranze.
In largo Rio de Janeiro i due cedri di minori dimensioni sono stati spostati in piazza Piola, con dubbie possibilità di attecchimento vista la moria delle piante di grandi dimensioni trapiantate in passato nei parchi cittadini.
Ad esempio le piante dell'ex Bosco di Gioia in via Algarotti trapiantate in largo de Benedetti, in viale Restelli e largo Carbonari sono tutte morte quest'estate, tranne le 5 spostate con tutta la chioma e le radici a caro prezzo con mezzi di grandi dimensioni.
Eddi Cambiaghi di largo Rio de Janeiro, dopo essere riuscita il 15 novembre ad impedire lo spostamento di un cedro, non è riuscita ad intervenire alle 6 del giorno successivo quando anche il secondo cedro è stato rimosso dalla piazza.
Ma non è detta l'ultima parola, perchè il tribunale civile il 15 novembre ha dato ragione ai residenti vietando l'uso dei tiranti sotto le fondamenta dei palazzi per sostenere le paratie.
Eddi Cambiaghi ha dichiarato:
"Ora il futuro che si preannuncia è questo: potatura degli altri due cedri centenari che con le loro abbondanti chiome ostacolerebbero i lavori, potatura di 20 platani e 20 tigli per le medesime ragioni, una piazza "protetta" da vincolo ambientale paesaggistico snaturata e privata del suo patrimonio arboreo. Il cittadino davanti allo sfascio naturalistico della propria città è inerme, tradito dai propri rappresentanti nella pubblica amministrazione che oltre a non tutelare l'interesse pubblico, non ha nemmeno una visione globale circa il futuro di questa città.
Questi box privati sotterranei, sotto piazze ricche di alberature di pregio e/o tutelate da vicolo paesaggistico, sono inutili e dannosi e il tempo lo dimostrerà come già sta facendo con i numerosi problemi che stanno creando e che sono sotto gli occhi di chi vuol vedere. La nostra salute non migliorerà certo: infatti le auto continueranno ad arrivare in città come in Largo Rio de Janeiro e i piccoli alberi che sostituiranno i grandi non saranno certo adatti a fare da schermo contro l'inquinamento dell'aria e acustico.
Mi dispiace fare la Cassandra, che purtroppo aveva sempre ragione, perché vuol dire che il danno ormai è irreparabile: Continueremo ad opporci all'uso dei tiranti nella speranza che ancora ci sia un briciolo di giustizia e di tutela almeno contro i possibili danni alle nostre case. Alla pubblica amministrazione resterà la vergogna di tanti luoghi una volta piacevoli e che avrebbero dovuto essere tutelati, invece ridotti a colate di cemento che coprono altri cassoni di cemento nel sottosuolo."
Se il recupero del sottotetto ha provocato un aumento di superficie o volumetria si deve pagare agli altri condomini l'indennità di sopraelevazione (7/11/07)
Una sentenza del 2007 della Corte di Cassazione a Sezioni Unite Civili ha chiarito quando chi recupera il sottotetto deve pagare l'indennità di sopraelevazione agli altri condomini: il recupero deve aver provocato un aumento di superficie o di volumetria del sottotetto.
Pertanto se si costruiscono abbaini o mansarde si deve pagare l'indennità, mentre non si deve se si costruiscono solo dei terrazzini a tasca o delle finestre velux.
L'indennità è pari al valore attuale dell’area dell'edificio o della parte che viene sopraelevata, diviso per il numero dei piani, ivi compreso quello del sottotetto, e detratto l’importo della quota a questo spettante e va suddivisa tra gli altri condomini (art. 1127 CC). Il valore delle aree a Milano è molto elevato e quindi l'indennità dapagare sarà significativa, soprattutto negli edifici con pochi piani.
Firma la petizione popolare contro due inceneritori in zona sud Milano (6/11/07)
Il Comune vuole costruire due inceneritori per lo smaltimento rifiuti nella zona Sud di Milano. E' in corso una raccolta di firme contro questa costruzione a causa del rischio sanitario, della difesa dell'ambiente, della diminuita convenienza economica, della sottrazione delle risorse.
Potete raccogliere le firme a mano sul modulo allegato o inviare le adesioni per posta elettronica con gli stessi dati tranne la firma a laconca@tiscali.it
No al partito unico della autostrade, no alla nuova Tangenziale Esterna: lunedì 5 novembre dalle 16 presidio davanti al Pirellone (2/11/07)
Comunicato di Legambiente Lombardia
Amiamo la campagna lombarda, diciamolo al Ministro Di Pietro ed ai Presidenti Formigoni e Penati.
Lunedì 5 novembre il Ministro Di Pietro sarà ospite delle autorità lombarde. Come sempre, si parlerà di grandi infrastrutture per colmare il presunto 'deficit autostradale' della Lombardia rispetto ad altri Paesi d'Europa. E si firmerà l'accordo sulle ennesime autostrade dannose, la Tangenziale Esterna di Milano e la BreBeMi, la direttissima Brescia-Milano: la Regione Lombardia ha stimato che queste due opere porteranno nella città di Milano, nel 2012, un flusso di 70.000 veicoli/giorno in più rispetto agli attuali. Alzi la mano chi ne sentiva il bisogno.
Noi preferiremmo parlare dei tanti altri deficit della nostra regione: il deficit del trasporto pubblico o nella diffusione delle piste ciclabili, quello dell'innovazione tecnologica, il ritardo nel campo delle politiche di governo del territorio, in quelle per il controllo dell'inquinamento dell'aria e delle acque, in quelle per l'efficienza nergetica e la diffusione delle energie rinnovabili... chissà perchè, le autostrade sono l'ultima cosa che penseremmo di dover invidiare alla Germania o alla Francia.
La Lombardia si prepara a realizzare sette nuove autostrade, che in alcuni casi appaiono inutili anche alla signora Cesira: che dire della 'indispensabile' autostrada nelle risaie tra Broni e Mortara, o quella per collegare le megalopoli di Cremona e Mantova? Opere che promettono di essere l'anticamera di una nuova abominevole stagione cementizia perchè, nei propositi e nei disegni di legge della Regione Lombardia, le autostrade si devono pagare vendendo i metri cubi dei futuri outlet, centri commerciali, cinema multisala e sedicenti poli logistici. Si fanno autostrade non per muoversi, ma per costruirci attorno nuovi pezzi di metropoli, raggiungibili solo in auto. A noi questa non sembra una buona idea, anzi ci pare un incubo.
Vogliamo dirlo al ministro Di Pietro, ma anche a Formigoni, all'assessore Cattaneo e al presidente della Provincia Penati, tutti iscritti al partito unico delle autostrade.
Per questo ci troviamo al PRESIDIO che si terrà dalle ore 16 DI LUNEDI' 5 NOVEMBRE nello splendido paesaggio urbano ai piedi del Pirellone rinnovato. Veniteci con bandiere, striscioni ma soprattutto con un grande sogno: quello di una Lombardia moderna e pulita, con meno traffico privato, meno smog più biciclette e un avanzato ed efficiente sistema di mobilità collettiva. E con meno autostrade!
Palazzo di Ligresti all'Isola: il Consiglio di Stato conferma il fermo dei lavori (25/10/07)
Il Consiglio di Stato ha respinto la richiesta di sospendere la sentenza del Tar che dava ragione ai cittadini (leggi l'ordinanza); l'udienza di merito è stata fissata per il 19 febbraio 2008. Fino a quella data non possono proseguire i lavori di costruzione dell'edificio di 14 piani della Imco di Ligresti.
L'edificio è stato criticato dai comitati dell'Isola perchè incombente sui giardini di via Confalonieri e per il centro commerciale che farebbe morire i negozi del quartiere. Inoltre sono previsti 400 posti auto a rotazione con generazione di traffico su via Confalonieri.
Insieme all'edificio verrà costruito il primo tratto di strada tra via Volturno e via Melchiorre Gioia, destinato a portare molto traffico su via Volturno (3.000 auto all'ora nelle ore di punta).
Nel progetto alternativo Parco Possibile l'edificio viene ruotato in modo da essere perpendicolare a via de Castillia e via Confalonieri: in tal modo a parità di volumetria l'edificio può essere abbassato a 5 piani fuori terra, rispecchiando le altezze delle case intorno ed il giardino antistante aumenta di più di 5.000 metri quadri.
Se il Consiglio di Stato confermerà la sentenza del Tar si potrà riprogettare l'edificio secondo le indicazioni del progetto alternativo.
Costituito il Comitato No Expo, le iniziative relative alla visita a Milano degli ispettori del BIE (20/10/07)
Per opporsi alla candidatura di Milano alla Expo 2015 è stato costituito il Comitato No Expo con sito www.noexpo.it
Ho aderito al Comitato sulla base di quanto scritto nella notizia del 5/11/06.
La settimana prossima vi sarà la visita a Milano degli ispettori del BIE.
Il Comitato ha organizzato in questa occasione un corteo in Largo Cairoli mercoledì 24 ottobre alle 9.30, un presidio in Piazza Cordusio alle 17 del 24 ottobre quando si svolgerà una conferenza stampa degli ispettori in corso Vittorio Emanuele, un'assemblea venerdì 26 ottobre alle 21 nella sala del Consiglio di Zona 3 in via Sansovino 9.
Il Comitato ha rivolto un appello alla città, al territorio e ai movimenti ed un appello al mondo politico, culturale, artistico, accademico.
I comitati dell'Isola e delle Varesine incontrano l'assessore Masseroli alla Stecca degli Artigiani in via Confalonieri 10 mercoledì 17 ottobre alle 21 (16/10/07)
Come preannunciato il 7 ottobre scorso si avvia una trattativa tra residenti e Comune sui progetti urbanistici dell'area Garibaldi-Repubblica-Isola-Varesine.
Mercoledì alle 21 l'assessore all'urbanistica Masseroli incontra i comitati e cittadini dell'area in un incontro pubblico alla Stecca. Nell'incontro si verificherà la disponibilità dell'assessore a modificare tutti i progetti.
Verrà presentata la proposta progettuale del Parco Possibile che incorpora le richieste dei comitati dell'Isola e delle Varesine.
Se vi sarà disponibilità dell'Assessore verranno fissati altri incontri pubblici e tecnici, da tenere entro 50 giorni, in cui discutere le modifiche ai progetti.
Amianto al quartiere Rubattino: il consiglio di zona 3 chiede di accelerare la bonifica (13/10/07)
"Abbiamo comprato le case per il verde, ora da quel verde siamo costretti a tenere lontani i nostri bambini": comincia così l'articolo di Repubblica del 3 ottobre sull'amianto al Rubattino. Il problema è il cancerogeno amianto, usato per costruire i capannoni industriali della ex Innocenti Maserati, 300.000 metri quadri che da dieci anni attendono la bonifica promessa, e intanto una polvere micidiale giorno dopo giorno si accumula nell'aria e sui prati dove giocano i bambini.
A fine luglio l'Assessore all'Innovazione Rossi Bernardi ha accennato all'Urban Center di un progetto di campus tecnologico integrato tra università e industria farmaceutica che dovrebbe sorgere nell'area.
Ecco la mozione approvata dal Consiglio di Zona 3 l'11 ottobre scorso.
Al Sindaco di Milano;OGGETTO: BONIFICA DEI CAPANNONI SITUATI NELL'AREA DESTINATA ALLA
FASE 2 DEL PRU RUBATTINO
IL CONSIGLIO DI ZONA 3:
PREMESSO
- che nella mozione dal titolo "Il nuovo quartiere Rubattino e la sua
vivibilità" presentata in occasione del Consiglio monotematico sul PRU
Rubattino, tenutosi nelle sedute dell'11 e 14 dicembre 2006, si sottolineava
come non vi fosse certezza in relazione allo stato di degrado dell'amianto
presente nei capannoni industriali dell'ex Innocenti, da decenni privi di
manutenzione e, conseguentemente, non si avesse notizia sui tempi di intervento
per la loro necessaria bonifica da parte del proponente privato
- che nella seduta del Consiglio di Zona 3 del 22.03.2007 veniva presentata
un' interrogazione sull'argomento avente come oggetto la richiesta
di informazioni circa la presenza di amianto all'interno dei capannoni situati
nell'area destinata alla fase 2 del PRU Rubattino
PRESO ATTO
- che a tutt'oggi l'unica risposta pervenuta alle richieste formulate nelle
suddette mozioni e interrogazioni afferma che : " la società proprietaria
dell'area (Rubattino 87) ha risposto in modo esauriente alle richieste della
ASL solo per una porzione degli edifici che insistono sull'area, mentre non ha
ancora fornito idonea documentazione sull'ubicazione e tipologia dei manufatti
contenenti amianto nè ha effettuato la valutazione del rischio, come previsto
dalle norme vigenti, per la restante porzione"
- che la società Rubattino 87 è stata sanzionata dall ASL per la mancata
presentazione della documentazione richiesta
- che la stessa ASL ha chiesto al Settore Attuazione politiche ambientali del
Comune di Milano di emettere un provvedimento ordinatorio per acquisire
le informazioni mancanti
CONSIDERATO INOLTRE
- che il quartiere Rubattino è oramai ampiamente popolato, e che l'area in
oggetto è vicina sia alle abitazioni del nuovo quartiere Rubattino, ma anche a
quelle dei preesistenti quartieri Lambrate e Ortica
- che tra i residenti è elevatissimo il numero di bambini
- che il non aver finora preso provvedimenti ha probabilmente aggravato la
situazione esistente e che eventuali ulteriori ritardi l'aggraverebbero
maggiormente
CHIEDE AI SOGGETTI IN INDIRIZZO
- di tutelare la SALUTE dei cittadini, accelerando le attività in corso e
attivando tutte le procedure e strumenti ulteriormente necessari affinchè
l'area in oggetto venga al più presto bonificata e posta in sicurezza.
Parcheggio Oberdan: in arrivo un parcheggio meccanizzato al posto di quello a rampe (13/10/07)
Apcoa e Vittadello Intercantieri, promotori del parcheggio di Piazza Oberdan, stanno rivedendo totalmente il progetto.
In base alle carte dell'Ottocento risulta che il baluardo di protezione di Porta Venezia usciva notevolmente verso nord-est, andando ad occupare parte dell'area di scavo. Quindi lo scavo troverebbe le fondamenta del bastione e potrebbe essere bloccato dalla Soprintendenza.
Ecco perchè i proponenti del parcheggio in project financing stanno pensando di realizzare un parcheggio meccanizzato più compatto, come richiesto da anni da residenti, commercianti e consiglio di zona 3.
Il comune sta aspettando il nuovo progetto.
Garibaldi-Repubblica-Isola-Varesine: inizia una trattativa tra abitanti e Comune sui progetti edilizi approvati e il progetto Parco Possibile, primo esempio a Milano di un confronto tra proposte urbanistiche alternative (7/10/07)
Inizia la prima vera trattativa urbanistica a Milano tra Comune e residenti una vasta area della città: Rifondazione Comunista ha accettato di lasciare la propria sede alla Stecca degli Artigiani in cambio dell'avvio di un serio tavolo di discussione dei progetti su un'area di 300.000 metri quadri.
I progetti approvati dal Comune si confrontano con la proposta alternativa di Parco Possibile presentata da ChiamaMilano insieme ai comitati dell'Isola. Nel frattempo si attende l'esito dei ricorsi amministrativi contro i vari strumenti urbanistici, la cui discussione nel merito non dovrebbe tardare.
Il 24 ottobre il Consiglio di Stato deciderà se sospendere o no la sentenza del Tar che ha annullato il permesso di costruire del nuovo edificio dell'IMCO tra via de Castillia e via Confalonieri.
Sono previsti sette incontri tra comitati e assessori per discutere gli aspetti urbanistici, di traffico e culturali nell'area tra ottobre e novembre.
Sembra essere un tavolo di trattativa più serio rispetto a quello avviato dal Consiglio di Zona 9 a marzo di quest'anno, che non ha portato a nulla perchè non c'era disponibilità da parte del Comune di modificare gli strumenti urbanistici approvati dalla Giunta Albertini.
E' la prima volta a Milano che si apre una vera trattativa sui progetti urbanistici, invece di farli calare dall'alto tramite trattative tra i proprietari delle aree e il Comune. Un grande contributo lo darà il progetto alternativo Parco Possibile, che a parità delle volumetrie dà una migliore disposizione degli edifici e del verde, con un raddoppio di quest'ultimo e l'interramento delle strade di maggior traffico.
Ecco la notizia sul sito del Comune.
Parcheggio Bacone: il consiglio di zona 3 approva il progetto definitivo con 17 voti a favore e 12 contro (28/9/07)
La maggioranza di FI, AN e Udc vota a favore del progetto, l'opposizione contro, la Lega si astiene. Erano presenti molti cittadini con cartelli di protesta che ora minacciano un ricorso al Tar.
Leggi i resoconti di Giampiero Attanasio e Carlo Ippolito.
Ecco il resoconto sul Corriere e sul Giorno.
Parcheggio Bacone: il Consiglio di Zona esprime il parere sul progetto definitivo giovedì 27 settembre alle 18.30 (26/9/07)
Il Consiglio di Zona 3 esprimerà il suo parere sul progetto definitivo del parcheggio sotterraneo di Piazzale Bacone nella seduta di giovedì 27 settembre, che inizia alle 18.30. (vedi notizia del Giorno)
Il Comitato Bacone ha diffuso il seguente comunicato.
La preoccupazione dei residenti riguarda soprattutto le ricadute di questo cantiere sulla vita dei bambini e degli anziani, che hanno già patito i disagi del cantiere Ozanam per 5 anni. Se si aprisse questo cantiere, l'unico giardinetto di zona (questa settimana già nell'occhio del ciclone per la presenza di topi e siringhe) diventerebbe per 3-5 anni un buco nero di polveri e rumore. Un periodo di disagi e pericoli per i 1000 bambini della scuola Bacone. E, a parcheggio realizzato, un sicuro effetto negativo sul traffico locale (800 auto stipate sottoterra in pochi metri significa trasformare una piazza in uno snodo di traffico)
Tre domande e tre risposte per chi vuole approfondire:
1. Perché proprio in piazzale Bacone due mega-parcheggi per un totale di
800 posti auto?
- Semplice: non essendo riuscito a far passare i progetti di piazza Aspromonte
e piazza Lavater (duramente osteggiati dai residenti) con un vero COLPO
DI MANO il Consiglio di Zona 3 ha varato una location a sorpresa
(un'improvvisazione dimostrata da un documento surreale in cui la scritta
"piazza Aspromonte" è stata parzialmente sbianchettata e
sostituita con "piazzale Bacone").
2. Perché i residenti di piazzale Bacone non sono riusciti a bloccare il
progetto?
- Perché non sono stati informati in tempo utile. E perché il Consiglio
di Zona 3 non ha applicato la procedura partecipativa, in barba a
un'ordinanza del Sindaco Moratti (e alle ripetute richieste dei residenti).
3. Perché questo parcheggio di 6 piani interrati e 480 posti auto sarà
inutile e dannoso?
- Perché viene presentato come parcheggio per i residenti, ma non è così.
Dopo pochi anni, si può vendere il proprio box a chiunque
- Perché avrà tiranti d'acciaio fissati alle fondamenta dei palazzi (come
quelli che hanno provocato danni strutturali in via Ampere)
- Perché arriverà a 2 metri dagli edifici circostanti (meno dei 3,5 che
sono bastati per bocciare il parcheggio Lavater)
- Perché costerà la vita preziosa di quattro platani e di un acero monumentale
- Perché per i 1000 bambini dell'adiacente complesso scolastico Bacone
significherà 3-5 anni di disagi e esalazioni di gas tossici assicurate
per sempre, proprio accanto all'unica area giochi della zona
Per saperne di più: Giampiero Attanasio (335-6140896) o Sara Banti (339-5420942) del Comitato Bacone.
Forte opposizione al parcheggio sotterraneo di piazzale Bacone (14/9/07) (aggiornato il 16/9/07)
Ultima notizia: lunedì 17 settembre alle 18 ci sarà un incontro e sopralluogo dell'area del parcheggio da parte dei rappresentanti del Consiglio di Istituto della scuola Bacone con i tecnici comunali.
Lunedì 10 settembre è stato presentato alla commissione lavori pubblici del consiglio di zona 3 il progetto definitivo del parcheggio per residenti di Piazzale Bacone (vedi notizia dell'8/9/07). Il Corriere ha pubblicato un articolo sulla riunione.
Erano presenti 200 abitanti del quartiere, avvisati della riunione dal consiglio di zona.
La presentazione è stata fatta dal progettista ing. Parola con lucidi in cui si vedeva ben poco, che rappresentavano le tavole del progetto. Molte sono state le domande a cui non sono state date risposte esaustive.
In particolare non si è capita la distanza del cantiere dal parco giochi e dalle aiuole di viale Morgagni e non è stato chiarito come si sostituirà la linea del tram 33, se con un autobus o facendo percorrere al tram le rotaie già presenti in via Petrella e Spontini.
Grande preoccupazione sono state espresse dai cittadini per la durata dei lavori, di ben 3 anni e due mesi. L’esperienza dei lavori di via Ozanam, che sono durati 5 anni e hanno provocato danni ad una casa, non depone a favore del parcheggio.
Comunque i 488 posti auto in 6 piani interrati sono stati tutti prenotati, e vi sono ancora 150 persone in lista di attesa. La cooperativa Milano Centro, a cui è stata affidata la costruzione del parcheggio, voleva modificare il progetto arrivando a 800 posti auto ma il Comune si è opposto perché avrebbe comportato un allargamento dell’area di scavo.
Già è previsto con questo progetto che sia chiuso il lato est di Viale Morgagni, mettendo a doppio senso di marcia l’altro lato.
Il progetto prevede di eliminare il grande acero posto al centro dell’area cani, le cui dimensioni non consentono un trapianto. Il progettista ha sostenuto che sia in cattivo stato di salute ma non ha portato una perizia agronomica in tal senso e a vederlo sembra in ottimo stato, al contrario di altri aceri in città non ha foglie secche.
La commissione territorio non ha preso alcuna decisione, in seguito alla forte opposizione al progetto da parte dei cittadini presenti.
Giovedì 13 settembre la Dirigente dell'Istituto Comprensivo Stoppani, il Presidente del Consiglio di Istituto dell'Istituto Comprensivo Stoppani, Il Presidente dell'Associazione Genitori “I Baconiani” e la Dirigente delle scuole materne Matteucci e Monteverdi hanno scritto al Presidente Viola una lettera chiedendo una seconda assemblea pubblica ed un sopralluogo.
La stessa richiesta è stata fatta da un gruppo di abitanti all’inizio della seduta del consiglio di zona di giovedì 13 settembre.
La consigliera Mariolina de Luca dei Verdi ha presentato durante la seduta una mozione nello stesso senso ed una interrogazione che chiede di sottoporre il progetto alla procedura di partecipazione dei cittadini contenuta nell’ordinanza del Sindaco Moratti del 29 settembre 2006, che prevede la pubblicazione del progetto e la presentazione di osservazioni.
Il consiglio di zona 3 darà il suo parere giovedì 20 settembre. Qualora fosse negativo, il parcheggio dovrà essere esaminato dalla Commissione Urbanistica comunale.
Non si sa ancora quale sia l’orientamento della Soprintendenza, che potrebbe negare l’autorizzazione al parcheggio essendo l’area vincolata.
Presentato alla Stecca degli Artigiani il Parco Possibile, progetto alternativo per l'area Garibaldi-Repubblica-Isola-Varesine (11/9/07) (aggiornato il 8/12/07)
E' stato presentato alla stampa alla Stecca degli Artigiani il Parco Possibile (3,8 MB), progetto promosso da ChiamaMilano con i comitati del'Isola e delle ex-Varesine in alternativa ai progetti approvati dal Comune ma con gli stessi dati volumetrici. Erano presenti i componenti del gruppo di lavoro e i comitati.
Ecco la relazione sul progetto e alcuni progetti precedenti a cui si è ispirato.
E' stato distribuito ai giornalisti un comunicato di ChiamaMilano.
Il gruppo di lavoro composto da architetti e cittadini ha illustrato i dettagli del progetto ed un filmato che rappresenta come i nuovi edifici si vedranno dall'alto e da terra, con una passeggiata virtuale nel parco. Il filmato è visionabile su youtube.
Il rendering del progetto è visionabile via internet su Google Earth, collocato nel punto esatto della foto aerea di Milano.
Bisogna installare Google Earth sul proprio computer (ci vuole un collegamento Adsl e 512 MB di RAM) e cliccare qui, selezionando Apri alla videata successiva. Si può poi navigare liberamente nel progetto.
Nei rendering il parco è rappresentato con alberi tutti uguali di forma geometrica disposti a gruppi circolari in modo analogo al progetto della Biblioteca degli Alberi (tranne la magnolia di via Algarotti sopravvissuta dal Bosco di Gioia).
Ecco invece una possibile vista del parco dall'alto, pubblicata dal Corriere della Sera il 13 settembre, una vista dal basso e un dettaglio con alberi reali tratti da fotografie del Central Park di New York (realizzazione di Roberto Carraro).
Ecco come sarà il progetto da via Galilei (disegno dell'arch. Pierfrancesco Sacerdoti) con i tetti verdi e gli edifici con facciate di colori e forme diverse. Negli altri rendering gli edifici sono rappresentati come puri volumi con un colore convenzionale giallo per distinguerli dagli edifici esistenti in bianco.
Milly Moratti ha presentato l'iniziativa, in quanto Presidente di ChiamaMilano.
L'arch. Jacopo Gardella ha fatto una relazione sul progetto, presentando alcune viste di confronto tra il progetto ufficiale Porta Nuova e il Parco Possibile.
Il dott. Michele Sacerdoti (laureato in Fisica e consulente informatico), che ha realizzato i rendering, ha presentato i dati numerici del progetto.
L'arch. Pierfrancesco Sacerdoti ha illustrato il filmato, soffermandosi sulle viste più significative.
Gianni Occhi, coordinatore cittadino di Rifondazione Comunista, ha parlato dello sfratto imminente della sede nella Stecca e della volontà del partito di resistere.
La presentazione è stata ripetuta giovedì 13 alle 21 alla Stecca degli Artigiani nell'ambito di una iniziativa contro la demolizione dell'edificio prevista dopo lunedì 17 settembre, scadenza dello sfratto della sede di Rifondazione Comunista.
Ecco la rassegna stampa:
12/9
13/9
Parcheggio Bacone: progetto definitivo in Consiglio di Zona 3 lunedì 10 settembre alle 18 (8/9/07)
Il progetto definitivo del parcheggio sotterraneo di Piazzale Bacone verrà esaminato dalla Commissione Territorio del Consiglio di Zona 3 in via Sansovino 9 dalle 18 alle 19.
Il progetto assegnato alla società cooperativa Milano Centro (appartenente alla Compagnia delle Opere) prevede 488 posti auto su 6 piani sotterranei. La profondità è di 21 metri, quando il livello della falda è di 16 metri. Tre piani di parcheggi dovranno essere impermeabilizzati, lo scavo andrà fatto con una tecnica analoga a quella utilizzata per lo scavo in corso in Piazza Risorgimento consolidando il terreno con iniezioni di cemento particolare e pompando l'acqua della falda con attenzione in modo da non togliere la sabbia ed abbassare il livello del terreno circostante danneggiando gli edifici.
Per sostenere le paratie verranno utilizzati tiranti, che sono già stati contestati in sede giudiziaria in altri parcheggi, come quello di via Bazzini, progettato anch'esso dall'ing Parola, che ha progettato tra gli altri il parcheggio di viale Piave.
La cooperativa aveva proposto una variante al progetto per ampliare l'area dello scavo e portare il numero dei posti auto ad 800, ma il Comune l'ha respinta.
Lo scavo arriverà a 5 metri dal parco giochi della piazza e a 1 metro dalle aiuole verso via Vitruvio. Dovrà essere spostato il percorso del tram 33 che interferisce con il cantiere; sarà spostato su via Petrella e Spontini o sostituito con una linea di autobus. I lavori dureranno 3 anni e due mesi.
Verrà tagliato l'acero monumentale al centro dell'area cani, che il progettista dice che sia in cattivo stato di salute, anche se non sembra.
Non si sa che se il progetto abbia avuto il nulla osta ambientale da parte della Commmissione Edilizia e da parte della Soprintendenza per il paesaggio, essendo l'area protetta da vincolo ambientale.
Non era tra quelli sottoposti a riesame da parte del Comune nel novembre scorso ma si era ugualmente costituito un comitato contro il parcheggio che aveva raccolto numerose firme nel quartiere a una petizione cui veniva richiesto il riesame. La petizione non è stata accolta.
La signora Banti è coordinatrice del Comitato, che fa parte dei Cittadini Propositivi, rete di cittadini contrari ai parcheggi sotterranei.
Si prevede una forte partecipazione degli abitanti del quartiere (avvisati dal Consiglio di Zona con volantini nelle portinerie) alla seduta della Commissione che si è già riunita a porte chiuse giovedì scorso per un primo esame del progetto insieme al progettista ing. Parola e ai tecnici comunali. Ci sono già 150 prenotazioni in eccedenza rispetto alla disponibilità.
Il Consiglio di Zona 3 dovrà dare in una prossima seduta plenaria, da tenersi entro fine settembre, un parere non vincolante al progetto. Qualora il progetto fosse respinto, la decisione definitiva sarà presa dalla Commissione Urbanistica del Consiglio Comunale.
L'orientamento della maggioranza è di approvare il progetto.
Parcheggio Bazzini: il tribunale civile dà ragione ai cittadini (28/8/07) (aggiornato il 15/9/07 con la sentenza)
Fermati i lavori del parcheggio di via Bazzini: il condominio di via Bazzini 20 ha vinto la causa al Tribunale Civile IV Sezione contro l'impresa Sibi che voleva mettere dei tiranti lunghi 29 metri sotto il palazzo per sostenere le paratie del futuro parcheggio sotterraneo. Il palazzo, costruito nel 1939, non ha strutture portanti in cemento armato.
Il Tribunale ha ribadito la sua sentenza sul parcheggio di via Ampere, obbligando l'utilizzo di tecniche costruttive meno invasive dell'altrui sottosuolo ma piu' costose.
Il cantiere è fermo da due settimane. Ora i comitati cittadini che si oppongono ai parcheggi hanno un'arma legale in piu' per fermare i lavori.
Ecco la sentenza del Tribunale : pagina1, pagina2, pagina3, pagina4, pagina 5, pagina 6.
I cittadini dell'Isola vincono al Tar la causa contro il palazzo di Ligresti tra via de Castillia e via Confalonieri (27/7/07) (aggiornato il 25/9 con la sentenza)
Il Tar della Lombardia ha discusso il 20 giugno i primi due ricorsi contro i progetti dell'area Garibaldi-Repubblica presentati dai cittadini dell'Isola e da Legambiente e con sentenza del 24 luglio scorso li ha accolti entrambi.
E' prevedibile che i proprietario ricorra al Consiglio di Stato.
L'accoglimento del ricorso apre la possibilità di vittoria anche per gli altri ricorsi presentati dai cittadini dell'Isola sui progetti dell'area Garibaldi-Repubblica del gruppo Hines-Catella-Ligresti: il P.I.I. Garibaldi-Repubblica ed il P.I.I. Isola-de Castillia.
Questi ricorsi contengono motivazioni analoghe a quelle accolte e verrà richiesta quanto prima la loro discussione nel merito.
I ricorsi contestavano la legittimità della delibera del Consiglio Comunale del 19 ottobre 2004 sul Programma Integrato di Recupero (PIR) Isola ed adiacenze e del Permesso di Costruire dell'ottobre 2006 al progetto definitivo dell'architetto Valentino Benati.
La delibera comunale metteva termine ad un lungo contenzioso tra il Comune e la Milano Assicurazioni S.p.A. iniziato nel 1989: il Comune aveva sospeso le concessioni edilizie in seguito a condanne penali dovute a corruzione di funzionari pubblici per l'approvazione del PIR e il Consiglio di Stato aveva annullato la convenzione urbanistica dando ragione al Comune, pur prevedendo che questo potesse trovare la soluzione più adatta per contemperare gli interessi pubblici e privati.
Le motivazioni del primo ricorso erano le seguenti:
la modalità semplificata di approvazione del piano urbanistico, trattandosi di una vera variante del PIR
la diminuzione delle aree a standard, mascherata attraverso un errato conteggio di queste aree che includono aiuole lungo la nuova strada di collegamento tra via Volturno e via Pirelli, uffici comunali non aperti al pubblico, parcheggi in cui il privato introita tutto l'incasso,
la monetizzazione degli standard per gli insediamenti commerciali e terziari
il travisamento della sentenza del Consiglio di Stato che non imponeva di confermare il PIR del 1986
la cancellazione degli alloggi residenziali previsti dal vecchio PIR, con suo conseguente stravolgimento
il mancato inserimento del piano nel perimetro del P.I.I. Garibaldi-Repubblica, in quanto dipende per il completamento della strada dalla realizzazione di questo piano urbanistico
la mancata Valutazione di Impatto Ambientale, realizzata solo sul P.I.I. Garibaldi-Repubblica tramite un frazionamento degli strumenti urbanistici sull'area
la mancate esclusione della vendita di merci commestibili, creando concorrenza al mercato comunale di Piazzale Lagosta.
Il secondo ricorso riguardava il permesso di costruire. Si tratta di un edificio di 14 piani con tre piani di parcheggio in superficie e il resto uffici, con un centro commerciale al piano terreno. L'ingresso al parcheggio è previsto da via Confalonieri, con notevole aggravio del traffico su questa strada. Davanti all'edificio è prevista la costruzione di una nuova strada di collegamento tra via Volturno e via Pirelli che aumenterebbe di molto il traffico su via Volturno.
E' in corso lo scavo del parcheggio sotterraneo sotto il palazzo, mentre con una variante l'aspetto esterno dell'edificio è stato tolamente modificato rispetto al permesso di costruire.
Ecco la sentenza 5439 del 2007.
Consiglio di Zona 1 sui parcheggi sotterranei con l'assessore Croci (18/7/07)
Martedì 17 si è tenuto un consiglio di zona straordinario sui parcheggi di zona 1.
Sono intervenuti l'assessore Croci, il nuovo dirigente del Comune arch. Santulli e il geom Cuzzocrea.
Il gem. Cuzzocrea ha illustrato la situazione dei parcheggi di zona 1.
Borgogna: la Soprintendenza ha autorizzato lo scavo.
Broletto: è stata avviata la gara per costruire un parcheggio sotterraneo e sopra un edificio nell'area all'angolo con via del Lauro e via dell'Orso.
Cardinal Ferrari: proseguono i lavori
Paleocapa: il parcheggio dovrà tenere conto dei resti delle foritificazioni del castello, autorizzazione della Soprintendenza
Lanza: collegato a Paleocapa
Colonnetta (Porta Vittoria): verrà inviato il progetto definitivo di parcheggio meccanizzato a settembre in consiglio di zona
Fatebenesorelle: proseguono gli scavi archeologici
Gregorio XIV: verrà costruito un parcheggio meccanizzato al posto di quello in via Quasimodo, bloccato per motivi archeologici
Manin: il parcheggio dovrà essere ridotto perchè il Demanio dello Stato non vuole cedere l'area di sua proprietà davanti all'Intendenza di Finanza
Meda: si aspetta l'autorizzazione da Roma per lo spostamento dei reperti archeologici
Montello: si sta cercando un'area alternativa per la Piccola Scuola di Circo, l'area di Monte Stella è stata scartata per il costo eccessivo della bonifica
Morandi: il Demanio dello Stato non ha dato l'autorizzazione, si sta cercando una collocazione alternativa
V Alpini: i lavori sono in corso
Repubblica Est: il progetto definitivo è stato inviato al consiglio di zona
Repubblica Ovest: in attesa di progetto definitivo
S. Barnaba: in attesa di progetto definitivo
S. Agostino: è stata fatta la gara
S. Ambrogio: st stanno studiando le modificiche richieste dalla commissione dei saggi, il nuovo progetto sarà inviato al consiglio di zona 1
S. Maria Valle: il progetto definitivo sarà inviato a settembre al consiglio di zona
Piazza Volontari: i lavori sono quasi completati
Zecca Vecchia: si dovrebbe demolire il garage S. Remo per effettuare gli scavi archeologici, il promotore ha dei dubbi visto il rischio che i ritrovamenti siano importanti e blocchino i lavori
Piazza Oberdan: il progetto preliminare verrà inviato ai consigli di zona 1 e 3 per un parere prima della gara
Per quanto riguarda l'utilizzo dei tiranti vietato da alcune recenti sentenze civili di primo e secondo grado in via Ampere, il comune sta studiando tecniche alternative, che faranno sicuramente aumentare il costo dei box.
L'assessore Croci ha sostenuto che in seguito alla pollution charge la necessità di parcheggi a rotazione nel centro storico diminuirà a causa del minor afflusso di auto.
Ha difeso le decisioni della Commissione dei Saggi per i parcheggi di S. Ambrogio e Darsena e ha preannunicato un nuovo piano parcheggi che verrà preparato ascoltando i cittadini, la Soprintendenza e i consigli di zona.
Per i parcheggi che hanno superato il riesame ha sostenuto che verranno realizzati.
Sono intervenuti i Cittadini Propositivi ed alcuni comitati anti-parcheggio. Eddy Cambiaghi per i Cittadini Propositivi ha chiesto l'istituzione di una consulta sui parcheggi.
Per Piazza Oberdan Michele Sacerdoti ha sostenuto che la pollution charge rischia di farlo diventare il parcheggio a rotazione di chi non vuole entrare nella cerchia dei bastioni e quindi sarebbe meglio non farlo. Ha chiesto inoltre che il progetto sia esaminato dai consigli di zona 1 e 3 prima della gara.
Ha inoltre chiesto che si scoraggi gli acquisti speculativi dei box, limitando il numero dei box acquistabili per appartamento (attualmente uno per vano) e impedendo vendite ed affitti in modo analogo agli alloggi convenzionati. In tal modo diminuirebbe la richiesta di nuovi parcheggi sotterranei.
Il sindaco Moratti accelera la costruzione dei parcheggi
Nonostante le promesse in campagna elettorale e sottostando alle pressioni dei costruttori e dei partiti della maggioranza il sindaco Moratti cambia linea e decide di accelerare la costruzione dei parcheggi sotterranei.
Le richieste dei Consigli di Zona di discutere su questi parcheggi sono state ignorate.
Per altri 34 parcheggi in cui i costruttori dovevano consegnare documenti sui progetti definitivi è stata sollecitata la consegna in tempi brevissimi, con la minaccia di revocargli la concessione.
Per 21 parcheggi già completati è stata avviata la procedura per nominare il collaudatore per le opere di sistemazione superficiale, la cui qualità e caratteristiche sono imposte dal Comune.
E' stato infine comunicato l'elenco dei 37 parcheggi in corso di costruzione.
Per i parcheggi di S. Ambrogio e Piazza Meda è stata confermata la loro costruzione e vi è stato un incontro con la commissione di riesame dei saggi e gli assessori competetenti per discutere le proposte fatte. A luglio sarà deciso quali proposte realizzare.
Per il prossimo piano parcheggi, che sarà presentato in settembre, Croci ha promesso in conferenza stampa dopo la Giunta un maggior controllo del Comune e nuove procedure, con un project manager che controllerà l'avanzamento dei lavori, un migliore coordinamento con la Soprintendenza, una maggiore consultazione dei cittadini, una maggiore qualità delle opere, l'applicazione severa delle penali.
Sarà vero ?
Il capogruppo dei Verdi in Comune Maurizio Baruffi ha dichiarato:
Dei
13 parcheggi approvati oggi dalla Giunta
Comunale 4 presentano condizioni di particolare criticità. Si tratta di:
Piazza Bernini, Largo Rio de Janeiro, Via Rancati e Via Orsini/Cogne.
In
particolare Bernini e Rio de Janeiro sono piazze tutelate da un vincolo
paesaggistico e che presentano numerose alberature di pregio.
Nei pressi di Piazza Bernini sono già in costruzione circa 150 box per residenti e il calcolo del fabbisogno dei posti auto necessari in zona risale a quando venne individuata la localizzazione. Il 1985.
Ex-Varesine: il grattacielo davanti a San Gioachimo è la copia di quello progettato dagli stessi architetti a Giacarta (5/7/07)
Milano non merita architetture originali: dopo il caso del grattacielo di Isozaki per il progetto Citylife, vecchio progetto di torre infinita di Brankusi già proposto altre volte dallo stesso architetto, ora lo studio Arquitectonica di Miami ci riprova alle ex-Varesine.
Si tratta del grattacielo a forma di diamante all'angolo tra via Galilei e viale Liberazione davanti alla chiesa di San Gioachimo, riproduzione del grattacielo progettato a Giacarta in Indonesia dallo stesso studio: Menara Karya, Towers of Towers. Ulteriori informazioni sul grattacielo per sono sul sito www.arquitectonica.com tra i progetti per uffici.
Le archistar si ripetono.
Lo sfratto della sede di Rifondazione Comunista nella Stecca degli Artigiani all'Isola rinviato al 17 settembre (2/7/07)
Questa mattina l'ufficiale giudiziario ha comunicato che lo sfratto della sede di Rifondazione Comunista è stato rinviato a lunedì 17 settembre.
La proroga consente di avviare una vera discussione con il Comune sul progetto Catella-Boeri per il PII Isola-de Castillia, che finora al Tavolo Isola non c'è stata.
Si apre la possibilità di salvare i giardini di via Confalonieri e quello che rimane della Stecca degli Artigiani, ricollocando gli edifici previsti in un'altra parte dell'area Garibaldi-Repubblica.
Un articolo su Repubblica del 3 giugno "Ex-fabbriche, qui ora si produce clultura" indica come in altre situazioni in tutta Europa le ex-fabbriche sono considerate spazi di archeologia industriale da ristrutturare come centri di produzione di arte varia. La Stecca degli Artigiani (ex-fabbrica Braun Boveri) con il suo spazio di 1.500 metri quadri utilizzato da Isola Art Center per esposizione di arte d'avanguardia è stata invece parzialmente demolita per costruire due grattacieli residenziali e la cultura del quartiere è stata privatizzata facendola gestire da un ente privato, la Fondazione Catella, che utilizzerà per 99 anni un edificio di proprietà comunale.
Opposizione allo sgombero della Stecca degli Artigiani all'Isola lunedì 2 luglio (1/7/07)
Il 2 luglio data prevista per lo sfratto della sede di Rifondazione Comunista , invitiamo (dalle ore 6.45) per opporci pacificamente allo sgombero che lascerebbe spazio libero al progetto Garibaldi-Repubblica-Varesine-Isola , ennesimo capitolo oscuro della speculazione edilizia nella nostra città gli iscritti, tutti i cittadini democratici, le associazioni, i movimenti, le forze politiche ad essere presenti al quartiere Isola insieme ai rappresentanti istituzionali del PRC.
Questo
progetto modificherebbe pesantemente gli assetti urbanistici e ambientali,
stravolgendo gli equilibri sociali e disinteressandosi dei destini di un
quartiere come l’Isola, una delle realtà più vivaci ed interessanti di una
città in profonda crisi di identità quale è la Milano di oggi.
La
Stecca degli Artigiani, con la convivenza di un fervido tessuto di attività
artigianali, artistiche e associative, ha ben rappresentato la fotografia di
questa dinamicità economica, sociale e culturale, fino a quando le attività
di spaccio e la malavita non si sono impossessate del territorio, lasciate a
lungo indisturbate da chi aveva interesse a generare le condizioni politiche
per poter radere tutto al suolo in nome della “sicurezza”. La scelta
della data del 25 aprile per l’inizio della demolizione ha assunta anche un
inquietante valore simbolico.
Vogliamo
fermare la demolizione della Stecca degli Artigiani: richiediamo la
ristrutturazione e la valorizzazione dell’edificio come spazio pubblico
di aggregazione sociale e culturale e laboratorio di arte e artigianato;
vogliamo salvare e riqualificare i giardini di via Confalonieri, polmone verde
vitale per il Quartiere Isola.
Noi forze
sociali e politiche, i cittadini e le realtà riunite nel “Coordinamento per
la difesa della Stecca e dei giardini nel quartiere Isola” , rilanciamo
insieme ai comitati milanesi , l’esigenza di un forte impegno in
difesa degli spazi sociali e del verde e contro i progetti speculativi di
cementificazione e di devastazione ambientale, a cui la giunta Moratti guarda
con tanta benevola attenzione.
Insieme
lottiamo per un’idea diversa di città, per una urbanistica partecipata, per
il protagonismo anche progettuale della popolazione e dei cittadini tutti.
I bisogni
concreti della gente vengono prima delle cosiddette leggi di mercato, ovvero
degli appetiti di profitto degli speculatori e degli interessi dei poteri
forti.
Insieme
per continuare questa battaglia e che impedire che la città venga abbandonata
nelle mani della speculazione edilizia e finanziaria.
Coordinamento
per la difesa della Stecca e dei giardini nel quartiere Isola.
Giù le mani dalla città: sabato 30 giugno alla Stecca degli Artigiani i comitati di Milano contro la cementificazione (28/6/07)
Sabato 30 Giugno alla Stecca e giardini di via Confalonieri (leggi il volantino)
Insieme ai comitati che lottano contro i progetti speculativi di cementificazione e di devastazione ambientale, a cui la giunta Moratti guarda con tanta benevola attenzione. Insieme ai comitati che rivendicano un'idea di città in cui le istituzioni si impegnino a fondo per le vere emergenze sociali, dall'edilizia popolare non speculativa, ai servizi sociali, al verde pubblico, agli spazi aggregativi. Queste sono le esigenze a cui occorre dare risposta: i bisogni concreti della gente vengono prima delle cosiddette leggi di mercato, ovvero degli appetiti di profitto degli speculatori e degli interessi dei poteri forti.
Insieme per un'idea diversa di città, per una urbanistica partecipata, per il protagonismo anche progettuale della popolazione e dei cittadini tutti.
Insieme per continuare questa battaglia contro la speculazione edilizia e la cementificazione su tutto il territorio milanese.
L'iniziativa è indetta dal Coordinamento in Difesa della Stecca e dei Giardini nel quartiere Isola
Partecipano: Associazione Vivi e Progetta un'altra Milano - Comitato Bisceglie - Comitato Principe Eugenio - Comitato Val Bavona - Informazione e controinformazione" del CSA Silvia Baldina - riqualificazione delle aree ex Falck di Sesto San Giovanni - Rete Comitati Milanesi - Studentato Occupato Autogestito VV33 - Milano Festival Clown
Parcheggio Darsena: la relazione della Commissione dei Saggi (21/6/07)
Pubblichiamo la relazione della Commissione dei Saggi sul parcheggio Darsena.La Commissione è composta dal Prof. Arch. Marco Romano dell'Università di Genova, Arch. Alberto Ferruzzi presidente di Italia Nostra, Arch. Roberto Peregalli, Arch. Gregorio Caccia Dominioni, Prof. Arch. Angelo Bugatti dell'università di Pavia e membro della Commissione Edilizia di Milano.
La Commissione ha proposto di :
Non si sa quali saranno le decisioni della giunta su queste proposte, che fanno comunque salva la costruzione del parcheggio.
Incontro in via Marco Polo tra gli abitanti intorno alle ex-Varesine e il proprietario dell'area (19/6/07)
Ho partecipato all'incontro di martedì 19 maggio in via Marco Polo tra gli abitanti intorno alle ex-Varesine e il proprietario dell'area Manfredi Catella.
L'incontro era stato indetto da Catella per illustrare agli abitanti le ultime novità del progetto.
In particolare Catella ha detto che:
I residenti si sono lamentati della rumorosità degli scavi e del loro orario (inizio alle 6.30 del matino, fine alle otto di sera, cantieri aperti anche di sabato).
Molti non vogliono i tiranti sotto le loro case per sostenere le paratie profonde 25 metri dei futuri parcheggi sotterranei e richiamandosi ad alcune recenti sentenze relative al parcheggio di via Ampère minacciano di adire alle vie legali.
Sicuramente la paratia è troppo vicina alle case, e la sua posizione è giustificata solo dalla volontà di costruire il massimo possibile di posti auto da vendere a caro prezzo. Le norme urbanistiche impongono 52.000 mq di parcheggi, utilizzando tutta l'area con 3 piani sotterranei se ne ottengono circa 80.000. Ci sono almeno 600 posti auto in eccesso.
Visto che l'area è tra le più servite a Milano con i mezzi pubblici (passante, tram, metrò), questi posti auto incentiverebbero l'arrivo in auto negli uffici e aumenterebbero l'inquinamento.
Se la paratia fosse distanziata della larghezza della strada, i tiranti non finirebbero sotto le case esistenti.
Sono intervenuto al termine delle domande per seganalare che al Tavolo Isola ho proposto al Comune di rinunciare alla costruzione della sua nuova sede e di spostare al suo posto lungo via Melchiorre Gioia circa 90.000 metri cubi di edifici delle ex-Varesine.
In tal modo l'area delle ex-Varesine, che sarà la più densa nel progetto Garibaldi-Repubblica (indice 2,56 mq/mq), potrà tornare alla volumetria proposta dal Comune prima della sentenza del Consiglio di Stato del 2004 favorevole a De Mico, allora proprietario dell'area.
Il Comune ha già incassato dall'operazione più di 140 milioni di euro con la vendita dei suoi diritti edificatori e dovrebbe accontentarsi, tanto più che gira voce che voglia acquistare uno dei grattacieli delle Ferrovie sopra la stazione di Porta Garibaldi.
Il comportamento dell'assessore Masseroli nella vicenda della Fiera in senso favorevole ai residenti, acquisendo gratuitamente dalla Fondazione Fiera 70.000 mq di area dei vecchi padiglioni per allargare il verde pubblico, crea un importante precedente per le ex-Varesine.
La mia proposta è stata accolta con grande favore dai residenti presenti, mentre Catella non ha voluto esprimersi in proposito.
Gli acquirenti dei box Costa-Loreto contestano l'impresa Quadrio Curzio (18/6/07)
Gli acquirenti dei box del parcheggio sotterraneo Costa-Loreto si lamentano degli aumenti di costo e dei problemi tecnici in consiglio di zona 3.
Erano presenti due tecnici del settore tecnico parcheggi del comune mente la Quadrio Curzio, invitata per tempo, non si è fatta vedere.
I costi dei box sono aumentati del 65% rispetto ai prezzi previsti del 1999. All'adeguamento Istat si sono aggiunti extra-costi contestati anche dal Comune che sta aspettando la decisione di un perito indipendente.
Numerosi sono i problemi tecnici: difficoltà di ingresso nel parcheggio con l'auto, larghezza dei box ridotta rispetto ai 2 metri e sessanta pattuiti, altezza di alcuni passaggi sotto trave più bassa del previsto (2 metri invece che 2 e 40), insufficiente larghezza dei box per handicappati, numerose infiltrazioni d'acqua, pendenze sbagliate dei pavimenti che impediscono lo scarico dell'acqua dai pozzetti quando piove, perdita d'acqua da alcuni tubi di scarico.
Il Comune sostiene che il suo collaudo riguarda solo la sistemazione di superficie, tutto il resto è lasciato al rapporto tra acquirenti e Quadrio Curzio. Il comitato di vigilanza del comune, pagato dall'impresa, non sembra essere efficace.
Oltre ai numerosi ritardi accumulati dalla società nei 18 cantieri che si è aggiudicata, anche la qualità dei lavori si sta rivelando insufficiente.
Chi ha prenotato box nei parcheggi aggiudicati a questa società si deve seriamente preoccupare e seguire con attenzione l'andamento dei lavori. D'altra parte questa impresa non ha alcuna esperienza nella costruzione di parcheggi sotterranei e la sta facendo sul campo a spese degli acquirenti.
Gli acquirenti dei box Costa-Loreto hanno costituito un comitato presieduto da un avvocato per tutelare i propri interessi.
New York Times e Herald Tribune denunciano l'inquinamento dell'aria di Milano (14/6/07)
Made in Italy: moda, cibo, Fiat, inquinamento titola Herald Tribune, Genitori e esperti della salute cercano di dimuire l'inquinamento in Italia, titola il New York Times.
I due giornali pubblicano lo stesso articolo sull'inquinamento dell'aria a Milano, misurato da una ricerca promossa dall'Associazione Genitori Antismog e EuroLifeNet fornendo ad un gruppo di studenti dei rivelatori portatili della qualità dell'aria durante tutta la giornata.
Vivimilano ha commentato l'articolo.
Mille pedoni e ciclisti davanti a Palazzo Marino per la mobilità sostenibile (4/6/07)
Erano un migliaio i presenti, tra ciclisti e pedoni, al presidio in piazza della Scala questa sera, indetto non "contro" qualcuno ma "per" l'affermazione di una cultura della mobilità sostenibile.
Uniti per dimostrare che ciclisti e pedoni, come anziani, bambini e disabili, non sono in guerra tra loro, come vorrebbe qualcuno, ma insieme chiedono una attenzione concreta ai temi della mobilità dolce.
Uniti per dire "basta" al Partito dell'Automobile "sempre e comunque" che nega ai cittadini la libertà di muoversi in sicurezza sulle strade della città.
Insieme a Fiab CICLOBBY, Cammina Milano, l'associazione che tutela i diritti dei pedoni, Legambiente Lombardia, il Coordinamento dei Comitati di Milano, i Genitori Antismog e molta gente che ha raccolto l'invito ad essere presente per testimoniare vicinanza e solidarietà su questi temi.
Presenti anche i consiglieri comunali Maurizio Baruffi, Carlo Montalbetti, Enrico Fedrighini, Pierfrancesco Majorino.
CICLOBBY ha in questa occasione ribadito le richieste fatte al Comune per dare subito il via ad alcuni interventi ritenuti prioritari allo scopo di favorire la circolazione sicura delle bici, in particolare: Zone 30, uso regolamentato dei marciapiedi ai sensi del Codice della strada e parcheggi per bici.
Sul sito di Ciclobby è disponibile il testo del volantino distribuito.
Gli effetti speciali della presentazione del progetto dei "Giardini di Porta Nuova" alla Fondazione Catella non possono migliorare il progetto di una piccola Manhattan con un Central Park bonsai (2/6/07)
Sono stato trai primi a visitare ieri la Fondazione Catella aperta al pubblico: un enorme plastico che si illumina in diversi colori, percorsi virtuali con occhiali stereoscopici (complimenti a Broadway Group che ha lavorato per un anno sul progetto), video touchscreen con realtà virtuali, filmati con interviste ai progettisti: il gruppo Hines non ha badato a spese per illustrare il progetto Garibaldi-Repubblica.
A confronto lo spazio CityLife in piazza Cordusio non fa una bella figura !
Eppure il progetto resta quello che è: il parco dei giardini di Porta Nuova è piccolo e rumoroso per la vicinanza del traffico di via Melchiorre Gioia (basta sentire il rumore delle auto quando si passa sopra il lungo ponte pedonale e ciclabile), in 5 minuti lo si percorre tutto (ai Giardini Pubblici di Porta Venezia ce ne vuole il doppio), per la maggior parte si tratta di percorsi pedonali tra i grattacieli con poco verde e qualche albero sopra i parcheggi sotterranei.
I giardini di piazza Einaudi davanti all'attuale sede del Comune sopra il parcheggio sotterraneo rimangono squallidi e senza alberi come adesso, uno spazio che serve solo per l'attraversamento veloce, come rischia di essere anche il resto dei giardini di Porta Nuova.
Il percorso pedonale da Corso Como alla "plaza" tra i grattacieli di Pelli fino all'Hotel Gilli su Melchiorre Gioia, al ponte sulla via e a via Galilei tra i grattacieli delle ex-Varesine è un grosso affare commerciale per Hines, che venderà cari i negozi, bar e ristoranti al piano terreno.
Il progetto urbanistico dell'architetto Nicolin e il progetto della Biblioteca degli Alberi, ambedue vincitori di bandi pubblici, prevedevano un percorso alberato lungo viale Liberazione e nel campus, che doveva fungere da raccordo tra gli edifici: il percorso è ora stato privatizzato ad uso e consumo di Hines.
Il verde intorno all'edificio della Regione è ridicolo: qualche albero tra i palazzi e lungo via Restelli, reclamizzati come riproduzione dei paesaggi lombardi.
Novità per quanto riguarda i due grattacieli dell'arch. Boeri: le pale a vento sul tetto sono stati sostituiti da alberi, evidententemente qualcuno ha calcolato che di vento ce ne sarebbe stato troppo poco anche a 100 metri di altezza sul suolo, e che un bel giardino condominiale sul tetto sarebbe stato più utile. Sono pienamente d'accordo con i tetti verdi e le pareti verdi, peccato che sia un verde strettamente privato, come quello sull'Altra Sede della Regione.
La Regione vanta anch'essa la sostenibilità della sua sede, ma poi si scopre che i pannelli solari di 3.000 mq copriranno solo il 4% dell'elettricità utilizzata dal palazzo (vedi sito Regione).
Rimane nel plastico e nei rendering una grande area vuota di 6.000 mq tra via de Castillia e via Confalonieri: il palazzo di 14 piani della Milano Assicurazioni di Ligresti è ancora un fantasma, sembra che lo stiano riprogettando interamente, visto che quello approvato non era particolarmente bello.
La sua mancanza è un vantaggio per la presentazione del progetto, perchè i giardini dell'Isola sembrano molto più ampi. Ma quando sarà costruito la sua presenza sarà incombente e il fascino dei giardini attuali, in cui non sembra neanche essere a Milano a causa delle case basse tutto intorno, sparirà.
Il progetto nell'area ex-Varesine non sembra ancora completamente definito: risulta tutto destinato ad uffici anche se Hines ha sempre dichiarato che si sarà un 40% di residenza (gli uffici sono solo nel "diamante" e nei due palazzi lungo viale Liberazione). I palazzi lungo la nuova strada verso via Marco Polo sono alti solo 5 piani e tutti uguali, mentre prima alcuni erano più alti, i due grattaceili lungo viale Liberazione vanno dai 130 ai 150 metri, con una strana forma di diamante di quello davanti alla chiesa di San Gioachimo per rispettare la retta di sessanta gradi del regolamento edilizio.
Rimango dell'idea che sarebbe meglio non costruirlo, e dare a Hines la possibilità di utilizzare l'area del Comune, che sembra andrà in uno dei grattacieli sopra la stazione di Porta Garibaldi, attualmente di proprietà di Pirelli Reale Estate.
Conclusione: i rendering più belli non possono migliorare un progetto di costruzione di 1 milione di metri cubi di cemento dove il piano regolatore del 1980 prevendeva servizi pubblici e verde comunale.
Sta sorgendo una piccola Manhattan con un Central Park bonsai. Ma cosa ci si poteva aspettare da una società americana come Hines ?
Il progetto Garibaldi-Repubblica-Varesine-Isola diventa "i giardini di Porta Nuova": dove sono finiti i grattacieli della piccola Manhattan milanese ? Si sono trasformati in alberi ? (30/5/07)
Oggi é stata inaugurata in pompa magna la Fondazione Catella: giornalisti e immobiliaristi sono stati invitati ad una presentazione del progetto tenuta da Manfredi Catella con gli architetti Pelli, Boeri e Kipar. Era presente il sindaco Moratti, il governatore Formigoni, l'assessore Masseroli e, tra i pubblico, l'eterno padrone del mattone cittadino, Salvatore Ligresti.
Ma si sono presentati anche gli oppositori: il Forum Isola e gli studenti universitari del collettivo Asso che occupano da fine aprile l'ex-sede del PCI di via Volturno 33. Dietro la Fondazione Catella, dove era stato preparato il rinfresco per gli ospiti, sono stati stesi due striscioni:
"No alla speculazione, più verde meno cemento, la Stecca-Quartiere Isola" e "I politici svendono ... gli avvoltoi guadagnano, la gente ??? chi semina cemento raccoglie rabbia!!" e sono stati distribuiti dei volantini critici del progetto.
Radio e televisioni hanno intervistato Augusta Signorini del comitato I Mille e Forum Isola e Jeanine Carteau del Circolo di Rifondazione della Stecca, i fotografi hanno ripreso gli striscioni. Vedi articolo di Repubblica.
Intanto all'interno si svolgeva la presentazione del progetto e del plastico, con lampadine di vari colori all'interno degli edifici che si accendono schiacciando il tasto di residenza (rosso), commerciale (giallo), uffici (azzurro).
Stranamente nelle aree ex-Varesine gli edifici sono tutti uffici (blu), anche se Catella ha dichiarato che gli edifici verso via Marco Polo saranno abitazioni di lusso.
Immagini del plastico e alcuni rendering sono sul sito del Corriere della Sera che ha pubblicato un resoconto dell'evento.
Il Sindaco Moratti e il Governatore Formigoni hanno elogiato il progetto.
Il prato erboso del parco pubblico della Fondazione Catella, non ancora collaudato e quindi non ancora aperto al pubblico, è stato messo a dura prova da una serie di sedili di plastica bianchi, collocati anche in funzione della festa di gala di giovedì sera, alla quale saranno invitati ospiti selezionati e molto importanti.
Appena finita la conferenza stampa tutte le cesate dei cantieri sono state coperte di pannelli con il nome del progetto: "i giardini di Porta Nuova" ed un simbolo che rappresenta l'arco di Porta Nuova stilizzato con un albero al centro.
Un'immagini tradizionale che evoca il verde in un progetto in cui il cemento è padrone. E infatti i cittadini milanesi vedranno sorgere dietro le cesate altissimi grattacieli al posto degli alberi, delle sequoie di vetro e cemento alte 160 metri, e insieme qualche grattacielo di Boeri con il verde verticale. Le gru, che si vedono nell'immagine, serviranno per issare al loro posto questi alberi "monumentali" trasportati da lontano.
Ecco la superficie degli edifici che verranno costruiti:
superficie dell'area in mq | superficie complessiva dei piani costruiti (slp) in mq | indice mq/mq | |
Garibaldi-Repubblica | 139.000 | 230.000 | 1,65 |
ex-Varesine | 32.000 | 82.000 | 2,56 |
Isola-Lunetta | 15.000 | 29.000 | 2 |
Totale | 186.000 | 341.000 | 1,83 |
L'indice 1,83 è il più alto finora tra gli interventi di recupero effettuati: il progetto Fiera Citylife ha un indice di 1,15 mq/mq, gli altri PII e PRU un indice di 0,65-0,75 mq/mq.
I 20.000 mq per la cultura sono costituiti dal Museo della Moda e dall'Università della Moda, la cui realizzazione è ancora in dubbio.
Il verde di 90.000 mq è per 20.000 mq su soletta sopra i parcheggi sotterranei, di cui 7.000 sopra il parcheggio esistente di piazza Einaudi davanti al grattacielo del Comune di via Pirelli 39. Nel verde è conteggiata anche l'aiuola esistente lungo via Liberazione, che sarà per la metà utilizzata dalla rampa di accesso alla futura galleria di collegamento con le autostrade nord.
Nell'area delle ex-Varesine, una volta con molti alberi spontanei, il verde sarà interamente sopra i parcheggi interrati.
Nell'area dell'Isola ben 16.000 mq di giardini di quartiere saranno sostituiti da edifici e un giardino sopra i parcheggi per 5.500 mq e su terra piena sopra la galleria della metropolitana per 3.300 mq.
Della Biblioteca degli Alberi non si parla più, in quanto il Comune non ha affidato l'incarico di progettazione definitiva al gruppo Inside-Outside che aveva vinto il concorso internazionale nel 2004, e quindi questo lo ha diffidato dall'utilizzare il nome di Biblioteca degli Alberi del suo progetto. Ha inoltre richiesto il pagamento della penale di 77.000 euro prevista dal bando.
Il gruppo ha contestato le scelte del Comune che ha accontentato il progetto di Hines a scapito delle dimensioni e unitarietà del parco.
In particolare è stata contestata la creazione di un percorso pedonale tra gli edifici privati che non era previsto dal progetto iniziale dell'architetto Nicolin; in questo tutti i percorsi pedonali erano nel parco, in un'area pubblica, mentre Hines ha voluto creare una piazza e un percorso pedonale che valorizzare i negozi che si apriranno al piano terreno dei suoi edifici.
L'arch. Marco Romano ha definito la piazza tra i grattacieli, progettata dall'architetto argentino César Pelli, una "plaza" di tipo sud-americano, non consona con l'architettura delle città europee.
Un'altra scelta contestata è stata quella di cedere l'edificio neoromanico su via de Castillia alla Fondazione Catella per 99 anni, invece di utilizzarlo per uno scopo pubblico all'interno del parco: i progettisti avevano previsto di creare un Museo degli Insetti.
Anche la Regione Lombardia ha peggiorato la situazione del verde: il progetto vincitore degli architetti Pei,Cobb e Caputo ha utilizzato tutto il terreno disponibile invece di lasciare intorno al palazzo 10.000 mq di verde, previsti come fascia di rispetto verso gli edifici intorno. Vi sarà solo qualche albero tra gli edifici sopra il parcheggio e qualche albero nella piazza coperta, ma in compenso il Presidente della Regione potrà utilizzare in modo esclusivo un rigoglioso bosco lombardo di 200 mq sul tetto del suo grattacielo.
Con quale coraggio il gurppo Hines ha battezzato questo progetto "i giardini di Porta Nuova" ? Si dovrebbe chiamarlo la Manhattan di Porta Nuova con il Central Park Bonsai, attraversato da una rumorosa e inquinata via Melchiorre Gioia, una delle più brutte strade di Milano, in cui non si ha avuto neanche il coraggio di riaprire un tratto del sottostante Naviglio della Martesana.
L'unico segno d'acqua previsto è una fontana nella "plaza" circolare di Pelli, con in mezzo tre grandi prese d'aria del parcheggio, il modo migliore per naconderle dalla vist dei pedoni.
Da venerdì 1 giugno tutti potranno entrare nella Fondazione Catella e vedere il plastico del progetto. L'edificio sarà adibito a punto informativo e propagandistico del progetto, ed in futuro probabilmente ad ufficio vendite di appartamenti e uffici, come ha fatto Cityife con il suo spazio in piazza Cordusio per il progetto Fiera.
Nel mese di giugno sarà affrontato finalmente al Tavolo Isola la questione del traffico indotto da tutti questi edifici, vist la grande quantità di parcheggi previsti. Solo tra via Confalonieri e via de Castillia vi saranno 1000 posti auto per residenti e uffici, a cui si aggiungerà il traffico dei taxi diretti alla plaza di Pelli, qualcosa come 100-200 taxi nelle ore di punta.
Dato che la VIA è stata effettuata solo sul PII Garibaldi-Repubblica questi aspetti sono stati completamente trascurati ed il Ministero dell'Ambiente ha avviato un'indagine.
Il Comune rinunci a costruire il suo grattacielo e sposti al suo posto alcune volumetrie delle ex-Varesine e del PII Isola de Castillia: la mia proposta al Tavolo Isola (30/5/07) (aggiornato il 13/6/07)
Il Tavolo Isola si trascina senza prospettive reali di accordo tra i comitati ed il Comune, l'Assessore Masseroli se ne sta alla larga e invia i suoi giovani assistenti Gatti e Gatto, l'imprenditore Catella è invece costantemente presente per difendere con coraggio i suoi interessi contro gli interventi di cittadini e associazioni, spalleggiato da chi ha deciso di stare dalla sua parte per interessi contingenti.
La discussione è limitata ai problemi dell'Isola senza considerare il progetto nel suo complesso: una enorme quantità di nuovi uffici che rischiano di rimanere vuoti per anni come i grattacieli costruiti da Ligresti negli anni ottanta intorno alla città, e di nuove sedi per uffici pubblici non veramente necessarie visto che si può continuare benissimo ad utilizzare gli spazi attuali.
La Regione ad esempio spenderà 400 mlioni di euro, già messi a bilancio, per una costosissima nuova sede che porterà ad un risparmio di soli 3 milioni di euro all'anno di affitti (ci vorranno più di cento anni per ammortizzarla), quando avrebbe potuto spendere queste somme per interventi ben più necesssari sul territorio lombardo, ad esempio nuove case popolari e nuovi treni per i pendolari.
Il Comune ha tentato invano di trovare un operatore immobiliare che gli costruisse un nuovo grattacielo in cambio di quello vecchio in via Pirelli 39 e di altri immobili in giro per la città. Sembra che ora stia ipotizzando di prendere in affitto una delle due torri delle FS sopra la stazione di Porta Garibaldi.
Quindi, oltre ai nuovi uffici privati previsti per 100.000 mq di superificie, la Regione libererà altri uffici per 82.000 mq di superficie nel quartiere, mentre i due grattacieli delle Ferrovie sono in vendita e sono utilizzati solo come enormi tabelloni pubblicitari.
Ci si può aspettare che, visto che il mondo della moda sta alla larga dal progetto, rimangano inutilizzati anche i 20.000 mq di spazio espositivo nel Garibaldi-Repubblica (progetto Grimshaw) e che il Museo della Moda e Università della Moda per altri 20.000 mq non servano a nulla.
Giustamente l'assessore allo sport Terzi aveva proposto di convertire quest'ultima struttura, che costerà la bellezza di 20 milioni di euro finanziati con la monetizzazione degli standard urbanistici, in un centro sportivo.
Al termine della serata, in cui sono stati molto applauditi gli interventi di Augusta Signorini del Forum Isola, storica oppositrice dei progetti sull'area e degli altri contestatori del milione di metri cubi che caleranno sul quartiere, sono intervenuto contestando un intervento precedente di Manfredi Catella, che aveva ricostruito in modo tendenzioso le motivazioni del suo acquisto dell'area Isola-Lunetta dall'imprendotore Preatoni di Crema.
Manfredi Catella ha sostenuto che il suo acquisto ha avuto solo lo scopo di risolvere i problemi del quartiere e togliere di mezzo un progetto dell'architetto modenese Lugli che era stato contestato dagli abitanti.
In realtà Catella ha fatto un grosso affare, forse il più grosso nell'area Garibaldi-Repubblica: Preatoni non aveva la forza politica di far approvare dal Consiglio Comunale il PII Isola-Lunetta a ridosso delle elezioni comunali. Nonostante una lettera di diffida scritta a tutti i consiglieri comunali in cui si minacciava di chiedergli personalmente danni per 52 milioni di euro se non avessero approvato il PII al termine di un lungo contenzioso legale partito negli anni ottanta, nulla si stava muovendo. E se la sinistra avesse vinto le elezioni comunali si rischiavano tempi lunghi di approvazione ed altri contenziosi legali.
Catella, acquistando l'area per circa 37 milioni di euro e intervenendo in consiglio comunale con una ipotesi progettuale firmata dall'arch. Boeri ben visto dall'opposizione di centro-sinistra, che prevedeva di costruire lungo via Confalonieri e de Castillia lasciando uno spazio verde in centro, otteneva l'approvazione del PII con un emendamento nel senso del progetto Boeri, anche se con molti astenuti e voti contrari.
In realtà l'emedamento era una grossa mistificazione perchè la volumetria di 90.000 metri cubi rimaneva invariata ed era subito chiaro che non si poteva costruire sul perimetro senza andare in altezza, mentre i parcheggi sotterranei avrebbero invaso tutto il terreno. Rimaneva non chiarito se si sarebbe potuto conservare la Stecca degli Artigiani, sede di artigiani e associazioni dell'Isola.
Catella si è vantato di aver avviato un processo partecipativo di discussione con le associazioni della Stecca arrivando ad un progetto largamente condiviso: in realtà, dopo il dictat dell'Assessore Masseroli di demolire la Stecca e sostituirla con un edificio nuovo al servizio del quartiere, questo si è rivelato molto più piccolo del preesistente (2.000 mq invece dei 6.000 mq della Stecca, con il problema di ospitarci anche un asilo nido di 600 mq previsto nel PII) e quindi è stato necessario prevedere un nuovo edificio, la nuova Stecca, che sarà anch'esso un grosso affare perchè, con un investimento di circa 700.000 euro, l'operatore ne ottiene l'uso gratuito per trent'anni.
Per non parlare della Fondazione Catella, uno spazio di 1.500 mq, di cui Catella ha avuto l'uso gratuito dal Comune per 99 anni a fronte dell'investimento nella ristrutturazione e che verrà utilizzato in parte come ufficio vendite dei nuovi palazzi (ufficialmente infopoint o urban center).
Il Progetto Garibali-Repubblica, partito come un PII di iniziativa pubblica con una forte partecipazione del mondo della moda nell'interesse di tutta la città, è diventata un'operazione congiunta Catella-Hines-Ligresti con la Regione trasformata in investitore immobiliare ed il Comune che sta a guardare. Ligresti, che ha il 33% del progetto Fiera-Citylife, è di nuovo il vero padrone della città, anche se compaiono solo le facce dei nuovi giovanni "developers", suo figlio, Catella e De Bernardi.
Comunque nel mio intervento ho criticato la mancanza di un tavolo sull'urbanistica complessiva del progetto, che per risolvere le varie problematiche deve spostare in modo rilevante le volumetrie previste.
La mia proposta è che il Comune rinunci a costruire il suo nuovo grattacielo tra via Pirelli e via Melchiorre Gioia e che al suo posto venga spostato il grattacielo per uffici previsto davanti alla chiesa di san Gioachimo in viale Liberazione all'angolo con via Galilei, dato che le volumetrie in gioco sono circa le stesse.
In questo modo il progetto sull'area delle ex-Varesine tornerebbe ai 51.000 mq di slp che il Comune voleva assegnare a De Mico, che in Consiglio di Stato ha ottenuto invece 82.000 mq di slp.
Il progetto Boeri si può portare sulla Lunetta dove vi sono i terreni acquistati da Catella e si possono alzare di tre piani la Torre di Pelli e i due edifici vicini (Torri A,B,C del Garibaldi-Repubblica) per ridurne almeno della metà le volumetrie (15.000 mq di slp).
Si parla tanto di perequazione edilizia del futuro PGT di Milano: anticipiamone i contenuti considerando l'area un unico comparto urbanistico e trasferiamo le volumetrie dove è più opportuno per la città ed il quartiere.
Rimane da trovare una soluzione per l'edificio di Grimshaw e quello di Nicolin (il Modam): anche qui si dovranno trrovare nuove soluzioni più consone alle necessità.
Se non ci muoviamo rapidamente, rischiamo che i ricorsi al Tar vadano avanti e la zona rimanga come è oggi ancora per lungo tempo.
Saprà l'Assessore Masseroli, che ha ereditato questa difficile situazione dalla Giunta Albertini, mettersi al lavoro come sta facendo con il progetto Fiera Citylife ? L'assessore ha promesso di intervenire in consiglio di zona 9 ad ascoltare i cittadini e rispondere a quesiti a fine giugno: speriamo che si renda conto della difficile situazione in cui sta il progetto e si apra finalmente un tavolo di discussione vero.
Aperitivo all'Isola nei giardini di via Confalonieri domenica 27 maggio alle 18 (26/5/07)
Domenica 27 maggio ore 18 ai giardini di via Confalonieri vi sarà un APERITIVO per i grandi ...e per i piccoli … per:
- informazione ( pannelli sul progetto edilizio ),
- proseguimento della discussione sul quartiere Isola,
- preparazione delle prossime iniziative (alcune previste per il 2 e 16 giugno).
Organizzano i CIRCOLI della STECCA di RIFONDAZIONE COMUNISTA, PARTITO DEI COMUNISTI ITALIANI, UNITI CON DARIO FO PER MILANO, MILLY MORATTI della LISTA FERRANTE, VERDI
aderisce il FORUM ISOLA
Al Tavolo Isola sul verde duramente contestato il progetto Boeri-Catella (23/5/07)
I residenti del quartiere e le associazioni hanno contestato il progetti Boeri-Catella al Tavola Isola sul verde che si è tenuto alla Parrocchia del Sacro Volto all'Isola.
Erano presenti al posto dell'Assessore Masseroli l'Arch. Flora Vallone, direttore del Settore Verde e Arredo Urbano del Comune e l'arch. Gatto, dello staff dell'Assessore. Il consiglio di zona 9 era rappresentato dal Presidente Uguccioni e dal Presidente della Commissione Territorio Vito Antoniazzi.
Era presente Manfredi Catella, proprietario dell'area in quanto presidente di Isola srl.
Il progetto è stato presentato con lucidi dall'autore, l'arch. paesaggista Andreas Kipar dello studio Land.
Il suo intervento è stato spesso interrotto dal pubblico che non era d'accordo con le scelte urbanistiche a monte del progetto.
Successivamente è stato letto un intervento scritto dell'arch. Jacopo Gardella, fortemente critico contro il progetto.
E' stato anche letto un testo del Forum Isola.
L'ex-consigliere comunale Ciccioni ha attaccato la maggioranza di sinistra del consiglio di zona 9 per non aver mantenuto gli impegli elettorali.
Sono intervenuto con una serie di lucidi che presentavano gli aspetti critici del progetto del verde di tutta l'area Garibaldi-Repubblica-Isola-Varesine e la difficile situazione della Biblioteca degli Alberi, per quale non è mai stato affidato l'incarico al gruppo Inside-Outside vincitore del concorso due anni fa.
I consiglieri di zona Capelli dei Comunisti Italiani e Miozzi della Lista Fo hanno ripetuto i motivi della loro opposizione al progetto, come pure Natale della Rete dei Comitati Milanesi.
Anche gli interventi più favorevoli al progetto hanno espresso una serie di perplessità.
Al termine l'arch. Gatto ha risposto ad alcune domande.
L'impressione è che il Tavolo sia completamente inutile perchè può al massimo limitarsi a modifiche marginali del progetto, mentre l'esigenza espressa dai cittadini è una totale rivisitazione del progetto stesso, con riduzione di tutte le volumetrie dell'area Garibaldi-Repubblica-Isola-Varesine. In particolare i cittadini presenti hanno chiesto di non costruire sul giardini di via Confalonieri e di ricostruire la Stecca secondo il progetto di Q'art.
Inoltre è stato chiesto alla maggioranza dell'Unione in consiglio di zona 9 di mantenere gli impegni presi in campagna elettorale.
Solo un Tavolo sull'urbanistica potrebbe portare a qualche risultato, ma questo non è stato previsto perchè non si vogliono toccare le volumetrie e la loro distribuzione sull'area.
Fausto Bertinotti ha incontrato i Comitati cittadini nei giardini di via Confalonieri, Sgarbi definisce pulizia etnica la demolizione parziale della Stecca (22/5/07)
Oggi dalle 9.30 alle 10.30 i giardini di via Confalonieri, che saranno presto sostituiti da un grande parcheggio sotterraneo con un giardino pensile e palazzi, sono stati animati da un incontro tra il presidente della Camera Fausto Bertinotti e i Comitati milanesi che si battono contro la cementificazione del territorio sopra e sottoterra.
Bertinotti era accompagnato dalla capogruppo della Lista Ferrante in Consiglio Comunale Milly Moratti e da numerosi esponenti di Rifondazione Comunista. Gli è stato consegnato l'appello dei Comitati milanesi.
Hanno parlato nell'ordine Roberto Prina della Rete dei Comitati, il prof. Sergio Brenna del Politecnico di Milano, l'arch. Jacopo Gardella, Augusta Signorini dei Mille, Bert Theis di Isola Art Center, Rolando Mastrodonato dell'Associazione Vivi e Progetta un'altra Milano, Luisa Rigobon dei Residenti Fiera, il prof. Giuseppe Boatti del Politecnico, Mario Vitiello dei Cittadini Propositivi.
A tutti ha risposto Fausto Bertinotti con un lungo discorso favorevole all'ascolto dei cittadini nelle tarsformazioni urbanistiche, dove si è visto in passato che gli "esperti" hanno spesso sbagliato.
Alla fine dell'incontro Enrica Noseda ha consegnato a Bertinotti una copia con dedica del libro di Offeddu e Sansa Milano da Morire, che denuncia quanto i comitati sostengono da tempo.
Bertinotti è poi andato alla Fiera per un incontro sul recupero delle aree dismesse organizzato dalla Expo Italia Real Estate.
Vedi articolo su Vivimilano online e l'articolo di Liberazione , "La città futura si progetta con chi ci abita".
L'assessore Sgarbi, intervenendo alla Triennale all'inaugurazione della mostra di Renzo Piano, ha sostenuto la sua contrarietà alla demolizione della Stecca degli Artigiani, definita "pulizia etnica" e la sua preferenza per il progetto di Renzo Piano per la Fiera. I Mille hanno dichiarato a Repubblica: "distruggendo la Stecca si abbatte un pezzo della storia di Milano, il Comune deve ripensarci, dobbiamo salvare questo luogo storico presevandolo insieme ai giardini di via Confalonieri."
Bertinotti incontra i Comitati alla Stecca degli Artigiani in via Confalonieri 10 alle 9.30, annullata la manifestazione alla Fiera (21/5/07)
Il Presidente della Camera, onorevole Fausto Bertinotti, in risposta all’appello dei cittadini che, in occasione della sua presenza al Convegno inaugurale di Expò Italia Real Estate alla Nuova Fiera di Milano, chiedeva un suo intervento sul riuso delle aree dimesse consentito dal Comune di Milano alle grandi proprietà immobiliari con progetti che, in nome della massima remunerazione finanziaria, calpestano le loro richieste di migliori dotazioni di servizi pubblici e qualità ambientale, ha deciso di incontrare i vari comitati sottoscrittori dell’appello domani 22 maggio, alle ore 9,30, presso la sede di Rifondazione Comunista in via Confalonieri 10, in ciò che resta della Stecca degli Artigiani all’Isola, baluardo simbolico della resistenza alla sopraffazione del potere finanziario sull’aspettativa di una vera “città degli uomini”.
La Manifestazione alla Fiera è annullata e sostituita dall'incontro.
Il Corriere di lunedì ha pubblicato un articolo sull'argomento.
E' tornata la Milano da bere: manifestazione contro la cementificazione di Milano alla Fiera di Rho martedì 22 maggio alle 9.30 (19/5/07)
Martedì 22 Marzo si inaugurerà a Rho-Pero l'edizione 2007 dell'esposizione
immobiliare Expo Italia Real Estate; al "convegno istituzionale
inaugurale" dalle 11 alle 13 saranno presenti varie Autorità, e tra queste il
Presidente della Camera Fausto Bertinotti.
I Comitati milanesi manifesteranno dalle 9.30 contro la cementificazione di Milano
promossa dall'Amministrazione Comunale d'accordo con gli immobiliaristi e le
imprese edilizie attraverso una totale "deregulation" urbanistica, e
presenteranno un appello al Presidente della Camera Fausto Bertinotti.
Nell'appello si segnalano i
numerosi guasti prodotti da un modello di crescita inefficiente e poco attento
all'interesse pubblico, che trascura il trasporto pubblico, punta solo sulla
costruzione di parcheggi in ogni area verde comunale e aumenta, a volte fino a
quadrupicarle, le densità edilizie consentite.
Proprio nel luogo dove si discutono i progetti edilizi da attuare nelle ultime
aree agricole e in quelle dismesse dalle Ferrovie e dal Demanio militare, i
Comitati milanesi chiedono a chi governa il paese e a chi ha
responsabilità istituzionali di entrare nel merito delle scelte che si
compiono a Milano, prima che il futuro dell'intera Area Metropolitana venga
definitivamente ipotecato.
Parte male il Tavolo Isola: i tecnici comunali del settore mobilità e traffico non si presentano in Consiglio di Zona 9 (15/5/07)
Oggi doveva esserci in Consiglio di Zona 9 la prima riunione del Tavolo Isola, dove Comune, Zona 9 e cittadini dovevano incontrarsi per discutere dell'impatto dei progetti dell'area Garibaldi-Repubblica sulle strade dell'Isola e proporre modifiche.
All'ultimo momento i funzionari del settore Mobilità e Traffico hanno comunicato che non sarebbero venuti.
Al loro posto è venuto un collaboratore dell'Assessore Masseroli che non sapeva nulla dei progetti.
La riunione è stata rinviata al mese di giugno, probabilmente martedì 5 giugno, dopo le prossime riunioni sul verde (martedì 22 maggio alle 20.30 presso la Parrocchia di via Sebenico 31) e la cultura (martedì 29 maggio alle 20.30 presso l'Antica Fonderia Napoleonica in via Thaon de Revel 21).
Grande successo dell'assemblea cittadina alla Stecca degli Artigiani all'Isola (13/5/07)
La Stecca degli Artigiani in via Confalonieri è diventata il laboratorio di costruzione di una Milano diversa: così ha deciso l'assemblea riunita nella sede dei circoli di Rifondazione Comunista che resiste al completamento della demolizione dell'edificio, prevista dopo il 2 luglio prossimo.
Più di cento persone del quartiere Isola e dei comitati milanes, oltre a consiglieri comunali, politici e docenti uinversitari hanno creato un'assemblea permanente ed hanno approvato un comunicato in cui si decide di fare della Stecca un punto di aggregazione locale e cittadino di tutte le forze che si oppongono alla cementificazione della città.
Hanno preso la parola esponenti del Forum Isola, i consiglieri comunali Milly Moratti della Lista Ferrante e Rizzato dei Comunisti Italiani, il consigliere di zona 9 Capelli dei Comunisti Italiani, il consigliere regionale di Rifondazione Muhlbauer, Gianni Occhi della segreteria cittadina di Rifondazione, Michele Sacerdoti dei Verdi, l'architetto Jacopo Gardella, il Prof. Giuseppe Boatti del Politecnico, Giuseppe Natale della Rete dei Comitati Milanesi, Gabriella Valassina dei Comitati dei Navigli, Rolando Mastrodonato dell'Associazione Vivi e Progetta un'altra Milano, Maurizio Accattato del Pronto Intervento Clown e altri cittadini.
Il consigliere comunale dei Verdi Enrico Fedrighini ha sostenuto l'iniziativa.
Sono intervenuto con dei lucidi sul progetto Garibaldi-Repubblica e sul verde previsto nell'area, contestando le posizioni diffuse dall'Immobiliare Hines sul loro sito.
In realtà, fino al termine dei lavori nel 2012, al posto dei 16.000 mq di giardini pubblici di via Confalonieri vi saranno soltanto i 3.800 mq dei giardini pubblici intorno alla Fondazione Catella, raggiungibili difficilmente a causa dei cantieri.
Solo al termine dei lavori del progetto Boeri e della MM5 si potrà recuperare il verde perduto, anche se 7.000 mq circa saranno sopra i parcheggi sotterranei, con grate di aerazione che occuperanno circa 1.000 mq in base alle normative dei Vigili del Fuoco.
Sopra il parcheggio sono previsti dei ciliegi, alberi da frutto piuttosto bassi che possono crescere bene nella soletta di 1 metro e mezzo sopra il parcheggio. Lo stesso progettista Andreas Kipar ha definito l'intervento un Central Park bonsai. (vista del giardino sopra il parcheggio con in fondo una visione immaginaria dell'edificio della Milano Assicurazioni, in realtà molto più alto).
Anche il verde del progetto Garibaldi-Repubblica ha un vero parco di soli 50.000 mq, di cui i 3.800 mq intorno alla Fondazione Catella sono una parte.
Per il resto si tratta di verde esistente (via Restelli e largo Carbonari) o di aiuole spartitraffico o di verde sopra i parcheggi di piazza Einaudi, delle ex-Varesine e della Città della Moda. Il paragone con i parchi Sempione (400.000 mq) e Montanelli (150.000 mq) è penoso.
Ho letto pubblicamente parti del messaggio ricevuto dall'arch. Mirko Zardini del gruppo Inside Outside che ha vinto la gara per la realizzazione del parco del Garibaldi-Repubblica con il progetto chiamato "Biblioteca degli Alberi".
Il Comune non ha seguito i loro suggerimenti per quanto riguarda le decisioni urbanistiche che sono state prese dopo la vittoria della gara ed ha costantemente favorito gli interessi immobiliari di chi costruirà intorno. Dato che l'incarico di progettazione esecutiva non gli è mai stato affidato, hanno chiesto il pagamento dell'indennizzo di 70.000 euro previsto dal bando e hanno diffidato il Comune dall'utilizzare il nome "Biblioteca degli Alberi" per il futuro parco.
Potremo chiamarlo "Giardinetto Moratti" ?
Le scelte del Comune produrranno un notevole danno erariale perchè, oltre all'indennizzo, dovrà pagare un altro progetto con gli oneri di urbanizzazione pagati dai privati.
Il bando per i Giardini del Garibaldi-Repubblica si sta rivelando una gigantesca mistificazione per nascondere sotto una spruzzata di verde una colata di un milione di metri cubi di cemento su Milano. Il Tavolo Isola che si apre martedì 15 maggio alle 18 al consiglio di zona 9 dovrà tenerne conto.
"Milano da Morire" presentazione del libro di Sansa e Offeddu mercoledì 16 maggio alle 18 alla Feltrinelli di Corso B.Aires (9/5/07)
E' uscito oggi in libreria il libro di Fabrizio Sansa e Luigi Offeddu, due giornalisti di Repubblica e Corriere, "Milano da Morire", edito da Rizzoli.
Sarà presentato alla Libreria Feltrinelli di Corso Buenos Aires mercoledì 16 maggio alle 18 (fermata MM 1 Lima).
Ci sono vari capitoli, di cui uno sul progetto Fiera CityLife, scritto da Sansa ( "La grande occasione - mancata - della Fiera"), ed uno sui parcheggi sotterranei scritto da Offeddu, autore di tre articoli su questo tema pubblicati su Repubblica un anno fa.
Stecca degli Artigiani all'Isola: assemblea cittadina per una città diversa venerdì 11 maggio alle 20.30 (8/5/07)
Il Forum Isola e Rifondazione Comunista hanno convocato una assemblea cittadina nella sede di Rifondazione nella Stecca degli Artigiani (via Confalonieri, MM 2 Gioia o Garibaldi uscita via Pepe) venerdì 11 maggio alle 20.30 contro i progetti speculativi di cementificazione e di distruzione dell’ ambiente urbano del quartiere Isola.
Successo della mobilitazione per salvare la Stecca degli artigiani: lo sfratto della sede di Rifondazione Comunista rinviato al 2 luglio (3/5/07)
Leggi l'articolo di Vivimilano e quello di ChiAmaMilano.
Questa mattina l'ufficiale giudiziario, che doveva presentarsi con la forza pubblica, ha portato invece una lettera di proroga delle sfratto a lunedì 2 luglio prossimo: i cittadini che dalle 6 del mattino avevano creato un presidio contro la demolizione hanno potuto tornare a casa tranquilli.
Gli artisti di Isola dell'Arte, che dovevano ritirare le opere ancora presenti al secondo piano e controllare se non erano state danneggiate dalla demolizione in corso, non hanno avuto da Hines l'autorizzazione per accedere ai locali murati, come inizialmente previsto.
Intanto le ruspe sono tornate al lavoro per completare la demolizione della parte della Stecca verso via Confalonieri e portare via i detriti.
Il Consiglio di Zona 9 ha annullato la prima riunione prevista per l'8 ottobre del tavolo di trattativa con il Comune e associazioni: evidentemente la riunione rischiava di degenerare e la maggioranza di sinistra è in difficoltà, divisa tra lista Ferrante, DS e Margherita favorevoli al progetto Catella-Boeri e Rifondazione, Verdi, Lista Fo e Comunisti Italiani contrari.
Se la demolizione della stecca fosse stata completata, il tavolo avrebbe potuto discutere solo i dettagli del progetto, così invece tutto può essere rimesso in discussione.
Venerdì 11 maggio alle 20.30 si terrà nella Stecca una assemblea di quartiere per discutere sulle prossime iniziative.
I clown di Maurizio Accattato (Pronto Intervento Clown) stanno allestendo degli spettacoli nei giardini di via Confalonieri.
Il Manifesto ha pubblicato l'articolo Isola Art Center non ha più una sede, Repubblica l'articolo Politici e ambientalisti occupano la Stecca.
Proseguono i lavori nell'edificio della Milano Assicurazioni progettato dall'arch. Valentino Benati accanto ai giardini di via Confalonieri: ecco un'immagine della facciata e del suo inserimento nel contesto del quartiere Isola.
L'edificio è compreso nel PIR Confalonieri, che è stato impugnato al Tar dai residenti: la discussione del ricorso nel merito avverrà all'inizio di giugno. Sarà il primo ricorso sui progetti Garibaldi-Repubblica che verrà deciso dal Tar Lombardia.
L'edificio è stato sempre ignorato nei rendering pubblicati da Hines per l'area Garibaldi-Repubblica (vedi area marrone vicino al n. 3 nel rendering pubblicato sul Corriere Magazine del 26/4/07), in alcuni addirittura sull'area era disegnato del verde alberato. Forse la sua presenza con i suoi 13 piani, di cui 4 di parcheggi fuori terra, renderebbe meno gradevole il giardino su cui si affaccerà anche il progetto dell'arch. Boeri.
Il rendering del Corriere dimostra come la Biblioteca degli Alberi con i suoi 50.000 mq (un terzo dei giardini pubblici Montanelli, altro che terzo parco cittadino pubblicizzato da Hines) sia ben poca cosa rispetto ai grattacieli ed altri edifici che saranno costruiti intorno: ex-Varesine, Città della Moda, progetto Boeri, Nuova Sede del Comune, Altra Sede della Regione, Milano Assicurazioni per un milione di metri cubi di cemento.
Sgombero della Stecca confermato per giovedì 3 maggio, presidio dalle 6 del mattino (2/5/07)
E' confermato lo sfratto della sede di Rifondazione Comunista alla Stecca degli Artigiani per giovedì 3 maggio con un presidio dalle 6 del mattino in poi.
L'ufficiale giudiziario si presenterà accompagnato dalla forza pubblica, il cui intervento è stato richiesto dal Comune.
La notizia è stata data anche sul sito del Comune www.comune.milano.it e su Vivimilano online.
Radio Popolare ha dedicato la trasmissione "Microfono Aperto" tra e 10 e le 11 al prossimo sgombero : sono stati intervistati dalla giornalista Beretta il segretario provinciale di Rifondazione Patta, il consigliere comunale della Lista Ferrante Milly Moratti, il Prof. Brenna del Politecnico di Milano, Bert Theis e Africa del Forum Isola.
Ascolta la prima parte e la seconda parte della trasmissione, ciascuna lunga circa 25 minuti (devi aspettare 30 secondi prima di poterli ascoltare).
Alle 12 di oggi alla sede di Rifondazione alla Stecca si è tenuta una conferenza stampa con Patta, Milly Moratti, Carlo Monguzzi, consigliere regionale dei Verdi, Bert Theis e il Forum Isola.
Questo è il volantino che Rifondazione Comunista distribuirà domani. Saranno presenti vari parlamentari e consiglieri di Rifondazione Comunista e altri partiti.
Il Forum Isola ha diffuso un comunicato stampa chiedendo di firmare il suo appello mandando l'adesione a forumisola@isolartcenter.org.
Costruiamo la rete NO EXPO', assemblea il 24 maggio alle 21.30 alla Cascina Torchiera, P.le Comitero Maggiore (1/5/07)
E' stato diffuso alle manifestazioni del 1 maggio il seguente volantino, con cui sono pienamente d'accordo (vedi notizia del 5/11/06)
Milano s’è candidata ad ospitare l’Esposizione Universale 2015. La decisione finale, che vede la nostra città favorita, avverrà a febbraio 2008. Sentiamo la necessità di non subire in silenzio il clima generale d’entusiasmo che circonda la candidatura di Milano. Sentiamo il bisogno di metterci in movimento per contrastare l’opinione diffusa e dominante che l’Expo serve alla città, al suo rilancio socio-economico, serva ai suoi abitanti.
Siamo convinti che l’Expo sia l’ennesimo grande evento fine solo a se stesso e utile solo a che vi farà affari fornendo le aree e costruendo gli edifici necessari lasciando al territorio, a chi ci vive, solo milioni di mq di nuovo cemento, altro verde agricolo sottratto ad un territorio già congestionato oltre ogni limite di sostenibilità ambientale.
Sappiamo la difficoltà di sostenere queste posizioni di fronte ad una candidatura che è sponsorizzata da tutti i poteri economici nazionali e da ogni possibile Istituzione locale, nazionale ed europea, ma non possiamo accettare che il nostro territorio debba subire questo ennesimo sfregio.
La strategia usata è stata molto fine, dare all’evento commerciale, tutto interno alle logiche del mercato e del profitto, una verniciata di eticità e di buonismo ecologista, per farlo digerire ad una città che da anni non sa più reagire ad ogni ricetta miracolosa che viene presentata come soluzione per tutti i problemi. Si usa il ricatto abitativo e occupazionale (vi lasceremo nuove case e creeremo lavoro), ma poi, a conti fatti, sappiamo che il lavoro sarà precario, l’edilizia speculativa e la città sempre più inquinata, cara, precaria, atomizzata, cementificata.
Vogliamo impedire che tutto questo accada di nuovo e soprattutto con una kermesse, che, se assegnata a Milano, porterà a nuove volumetrie per milioni di metri cubi nell’area di Pero-Rho già intasata dalla Fiera; nuove strade e autostrade, parcheggi, alberghi, centri logistici, su un territorio di circa 60 Km di raggio. Il tutto in un contesto che già è al collasso oggi e a costi che solo per la parte pubblica sono superiori ai 600 mln di euro solo per le opere dirette sull’area interessata (tra Pero, Rho, Bollate e Milano) senza contare il resto, ossia le grandi opere funzionali all’evento (dalla TAV, alla Pedemontana passando per nuove tangenziali e bretelle varie).
Abbiamo deciso di iniziare ora questo lavoro, che sappiamo difficile e faticoso, perché siamo quasi certi che l’assegnazione dell’Expo 2015 a Milano sia ormai più certa che probabile e dobbiamo sfruttare il tempo rimasto per provare a costruire da subito una rete di soggetti, realtà di movimento, centri sociali, associazioni, cittadini, sindacati in grado di fare controinformazione e costruire consenso attorno a posizioni di contrasto e contro-proposta rispetto all’Expo.
Pensiamo si possa puntare ad una piattaforma alternativa per raccogliere il consenso, una proposta che parli alle persone e che ponga soluzioni concrete a problemi e bisogni quotidiani e irrisolti (mobilità sostenibile, energia pulita, risposte alla desertificazione sociale, alla precarietà, ai bisogni di cultura, al degrado delle periferie). Sappiamo che in città e nei vari comuni interessati esistono altri ambiti in cui si è iniziato a discutere l’argomento e ad elaborare posizioni critiche. Non possiamo muoverci in ordine sparso.
Per discutere di questo e iniziare a confrontarsi sul che fare
ASSEMBLEA METROPOLITANA giovedì 24 maggio – ore 21.30
Cascina autogestita Torchiera P.le Cimitero Maggiore - Milano
Chi volesse meglio conoscere “le magnifiche e progressive” proposte che hanno confezionato per l’Expo può visitare il sito www.expomilano2015.it per farsi meglio un’idea.
Info: 3357633967 - noexpo@libero.it
Donne e uomini della zona 8 di Milano - Gruppo ambientale Diciannoverde - Cascina autogestitaTorchiera senz’acqua - Cscp Pubblico
Rifondazione Comunista si oppone alla demolizione della Stecca degli Artigiani all'Isola (26/4/07)
COMUNICATO STAMPA 26 aprile 2007
STECCA - BELLA CIAO: LA MORATTI ESALTA LA RESISTENZA MA ABBATTE LA STECCA
MILANO - Mentre Milano si apprestava a festeggiare il 62° anniversario della Liberazione e il Sindaco Moratti ritoccava il suo discorso sulla Resistenza, in modo subdolo e arrogante alla Stecca sono entrate in azione le ruspe (vedi foto), radendo al suolo un pezzo di storia milanese ancora oggi vivo grazie al lavoro di tante associazioni, artigiani, artisti e forze politiche.
Come Rifondazione Comunista siamo presenti nel quartiere con l’importante sede di via Confalonieri e ormai da anni siamo attivi insieme ai cittadini che chiedono spazi di aggregazione e verde, per impedire che la città venga abbandonata nelle mani della speculazione edilizia e finanziaria.
Una speculazione che ha nomi e cognomi noti, con legami politici di rilievo. Basta pensare che la società Hines Italia, detentrice dell’86% dei diritti di edificazione dell’area Garibaldi-Repubblica, ha trovato in Salvatore Ligresti uno dei partner di prestigio per gli interventi in questione e che nel consiglio di amministrazione della Premafin, finanziaria che controlla il gruppo Ligresti, siede il figlio del Capogruppo di AN alla Camera, Ignazio La Russa.
Un intricato ricamo di affari e interessi che riverserà sul quartiere un milione di metri cubi di cemento, grattacieli e affitti alle stelle, riuscendo anche abilmente ad evitare la valutazione di impatto ambientale: infatti con la divisione della grande speculazione sull’intera area Garibaldi-Repubblica in tre Piani d’intervento, salteranno gli obblighi di legge per attivare questa forma di tutela del territorio e dell’ambiente. Ma l’impatto sull’aera sarà comunque devastante. Per questo chiederemo l’ intervento del Ministro dell’Ambiente, Pecoraro Scanio.
L’abbattimento della Stecca è solo l’ultimo tassello di questa grande operazione speculativa, in cui sembrano trionfare l’illegalità, l’assenza delle istituzioni e il disinteresse per la partecipazione dei cittadini. La convenzione tra comune di Milano e proprietà prevedeva infatti che l’ abbattimento sarebbe potuto avvenire solo 60 giorni dopo la realizzazione e il collaudo della nuova struttura destinata a sostituire gli attuali spazi polifunzionali.
Oggi è ancora possibile trovare una mediazione sui piani in questione che salvi lo spazio di aggregazione nella vecchia stecca e le aree verdi esistenti, un polmone verde indispensabile tra il vecchio quartiere isola e il nuovo edificato. Per questo si sono già mobilitati parecchi cittadini e personalità del mondo accademico e della cultura come Lodovico Meneghetti, Giancarlo Consonni, Jacopo Gardella, Graziella Tonon, Sergio Brenna e numerosi artisti tra cui Dario Fo.
Rifondazione Comunista non accetta la decisione di procedere all’ abbattimento dello stabile per lasciare spazio a migliaia di metri cubi di cemento e si opporrà con ogni mezzo legale allo sfratto della sede di via Confalonieri. Per questo il 3 maggio, data del previsto sgombero, invitiamo tutti i cittadini democratici, le associazioni, i movimenti, le forze politiche ad essere presenti al quartiere isola insieme a tutti i nostri rappresentanti istituzionali e ai nostri iscritti.
IL SEGRETARIO PROVINCIALE PRC Antonello Patta Info: 335.8277755
Continua la battaglia del quartiere Isola contro la demolizione della Stecca degli Artigiani (24/4/07)
Repubblica ha pubblicato un articolo dell'arch. Gardella "Salviamo la parte buona della vecchia Stecca all'Isola" per la conservazione della Stecca degli Artigiani e dei giardini di via Confalonieri contro il progetto di demolizione e di costruzione di case e un grattacielo.
L'artigiano che aveva intentato causa di usucapione ha cambiato idea dopo quattro ore di riunione all'avvocatura comunale senza il suo avvocato. Non si sa a quali pressioni sia stato sottoposto o se abbia avuto un compenso in denaro.
Rimane ancora da sgomberare la sede di Rifondazione Comunista che ha già avuto numerose visite dell'ufficiale giudiziario. La prossima è prevista per il 3 maggio. Non si sa se l'ufficiale giudiziario sarà accompagnato dalla forza pubblica o se verrà concessa una proroga allo sfratto.
Nel frattempo la parte a ovest degli edifici della Stecca è già stata demolita.
Il Forum Isola sta organizzando delle iniziative di quartiere per salvare la Stecca e i giardini e chiede il sostegno di tutti i milanesi.
La Stecca degli Artigiani all'Isola per il momento non verrà demolita (18/4/07)
Ecco il volantino del Forum Isola in distribuzione.
Ho partecipato ieri con i cittadini del Forum Isola all'estrema opposizione alla demolizione della Stecca degli Artigiani. (vedi foto)
Dopo che la polizia aveva sgomberato il gruppo di spacciatori senegalesi, come richiesto da mesi dai cittadini e associazioni dell'Isola, ha tentato su richiesta del Comune di sgomberare l'intero edificio, ed in particolare il secondo piano, dove era in corso una mostra d'arte inaugurata lunedì sera da Isola Art Center.
Il secondo piano, della dimensione di circa 1500 metri quadri, ben si presta a questo tipo di iniziative, che animano da tempo la vita culturale del quartiere e di tutta Milano.
Per fortuna la proprietà del secondo piano è incerta; dovrebbe essere del Comune di Milano, come il resto della Stecca, ma un artigiano, che la utilizza da 20 anni e l'ha data in comodato gratuito a Isola Art Center, ha intentato una causa di usucapione contro il Comune, rivendicandone la piena proprietà.
Quando la Polizia ha tentano di entrare nei locali e sgomberarli, ha trovato ad attenderla l'avvocato dell'artigiano, sostenuto dai membri di Isola Art Center e Forum Isola, da numerosi cittadini del quartiere e della rete dei comitati milanesi e dai consiglieri comunali Milly Moratti e Basilio Rizzo, il consigliere regionale Muhlbauer, la senatrice Capelli, i consiglieri di zona Rossetti dei Verdi, Capelli dei Comunisti Italiani, Tucci di Rifondazione, Miozzi della Lista Fo, gli ex consiglieri comunali Occhi e Ciccioni. E' successivamente intervenuta la presidente del consiglio di zona 9 Uguccioni dell'Ulivo.
L'arch. Canaia, dirigente del Demanio, si è trovata in grande difficoltà non sapendo nulla della causa in corso, come pure la Polizia, chiamata a sgomberare onesti cittadini e loro rappresentanti politici non per motivi di ordine pubblico ma solo per realizzare un intervento immobiliare privato.
Intanto al piano terreno, Manfredi Catella, l'immobiliarista che ha firmato recentemente una convenzione con il comune per la demolizione della Stecca e la costruzione di un grattacielo, numerosi palazzi e un parcheggio sotterraneo al posto della Stecca e dei giardini di via Confalonieri secondo il progetto dell'arch. Boeri, rivendicava la piena proprietà dell'area, che invece la convenzione gli assegna solo dopo che la Stecca sarà completamente svuotata e la stecca provvisoria in via De Castillia completata.
Dopo una lunga trattativa tra l'avvocato dell'artigiano e gli avvocati del Comune, è stato sottoscritto un atto in cui il secondo piano viene provvisoriamente murato in attesa che il giudice emetta entro 15 giorni un decreto d'urgenza in cui si decida almeno provvisoriamente di chi è.
Si prevede che questa causa duri un paio d'anni e che nel frattempo il secondo piano venga affidato a un incaricato del Tribunale civile, con la possibilità da parte dell'artigiano di utilizzarlo o meno e quindi di proseguire l'attività artistica di Isola Art Center.
A questo punto svanirebbe la possibilità per Catella di demolire la Stecca e il progetto Boeri di costruzione del grattacielo e degli altri edifici potrebbe essere sospeso fino alla sentenza definitiva. Non si conosce ancora la reazione di Catella a questi nuovi fatti e cosa succederà di artigiani e associazioni che hanno accettato di trasferirsi in locali provvisori costruiti da Catella in fondo al vicolo de Castillia in attesa della costruzione della nuova Stecca, comunque molto più piccola (760 mq) dell'attuale Stecca degli Artigiani (5000 mq). Anche il futuro Community Center di 2000 mq è insufficiente per contenere tutte le attività ospitate attualmente nella Stecca.
La mostra è stata momentaneamente spostata al primo piano nella sede di Rifondazione Comunista, che è anch'essa sotto sfratto ma si rifiuta di spostarsi.
E' in corso una raccolta di firme tra cittadini e politici per sostenere il mantenimento della Stecca degli Artigiani, argomento che sarà al centro del tavolo di trattativa che si aprirà il 3 maggio tra il consiglio di zona 9, il Comune, i cittadini e le associazioni del quartiere.
Il notiziario di ChiamaMilano http://www.chiamamilano.it/notiziario/239/1 riporta un resoconto della giornata con alcuni video e l'atto di citazione dell'artigiano che si oppone allo sfratto.
La Commissione parcheggi ha concluso i suoi lavori: l'assessore Croci informa la Giunta (5/4/07)
L'assessore Croci ha informato il 9 marzo la giunta comunale delle conclusioni raggiunte dalla Commissione Parcheggi. Confermata la notizia del 8/3 sui parcheggi annullati.
Non è ancora chiaro se per i parcheggi in project financing non andati ancora a gara, come quello di piazza Oberdan, verrà chiesto il parere dei consigli di zona prima dell'espletamento della gara o dopo.
Le aree delle stazioni ferroviarie: il prossimo business immobiliare (2/4/07)
Un articolo del Corriere Economia parla dell'accordo tra Comune e Ferrovie per la "valorizzazione" delle aree delle stazioni di Lambrate, Porta Genova, Porta Romana, scalo Farini, Certosa, Rogoredo, San Cristoforo.
Coprono un totale di 1 milione di metri quadrati, di cui 820.000 nel centro cittadino. La vendita delle aree renderà circa 800 milioni di euro che le Ferrovie si impegnano a reinvestire in infrastrutture e treni per l'area milanese. Probabilmente si costruirà il nuovo passante sotterraneo ovest dalla stazione di San Cristoforo a quella di Certosa, che completerà l'anello delle ferrovie intorno a Milano.
Il valore dipenderà dalla quantità di metri cubi che il Comune autorizzerà a costruire. L'attuale piano regolatore prevede che si possano costruire 300.000 mq di slp, con un indice di 0,30 mq/mq. Sicuramente l'attuale giunta consentirà probabilmente un indice più alto, anche se l'assessore Masseroli promette che non si arriverà all'indice di 1,15 mq/mq concesso al progetto Fiera Citylife, con un ricavo di 523 milioni di euro per 245 mila metri quadri.
Sarà fissato un indice medio per tutte le aree ed un indice massimo per ogni area.
Il consiglio comunale dovrebbe approvare la delibera entro fine anno, poi dovrebbe partire la vendita all'asta.
Rischia di ripetersi il caso Fiera, con il Comune che abdica al suo ruolo di definizione del piano regolatore e dà piena libertà ai privati di costruire come vogliono. Aspettiamoci numerosi nuovi grattacieli che apparentemente consentiranno di avere più verde, ma con un forte impatto sugli edifici vicini a cui toglieranno la vista e il sole, e con un verde all'ombra e sopra i parcheggi. Per i nuovi e vecchi abitanti il verde sarà probabilmente insufficiente.
Tutta l'operazione viene venduta dalla Giunta in funzione dell'Expo 2015, barattando i trasporti pubblici con il territorio. Per avere aria un po' più pulita e meno macchine dei pendolari dovremo avere più abitanti e impiegati nei grattacieli.
In un articolo su Liberazione del 24 e 31 marzo il Prof. Brenna del Politecnico di Milano confronta l'operazione immobiliare sulle Ferrovie con quella sulla Fiera.
Il Comune vuole demolire la Stecca degli Artigiani all'Isola: firmata la convenzione tra il Comune e Hines il 12 marzo, il Giornale si oppone alla demolizione della Stecca, un comunicato del Forum Isola (28/3/07) (aggiornato il 5/4/07)
Il 12 marzo il Comune e la società Isola srl (Hines e Coima di Catella) hanno firmato la convenzione attuativa del PII Isola de Castillia. (convenzione (2 MB), allegato A, allegato B, allegato D, allegato E, allegato F).
Sembra esserci poco spazio per il tavolo di trattativa promosso dal Consiglio di Zona 9 per esaudire le richieste dei residenti del quartiere, che si avvierà il 30 marzo in un incontro tra l'Assessore Masseroli e la presidente del Consiglio di Zona e che proseguirà con incontri pubblici a tema su verde, viabilità, funzioni eccetera.
Tuttavia la Stecca e i giardini di via Confalonieri rimangono del Comune fin quando la Stecca non verrà sgomberata e consegnata a Catella. Solo in quel momento avverrà lo scambio delle aree tra il Comune e l'operatore privato, che possiede i terreni sulla lunetta in fondo e a destra del vicolo de Castillia.
Lo sgombero della Stecca da artisti e artigiani dovrà essere effettuato entro i prossimi 15 mesi, altrimenti il Comune dovrà pagare i danni all'operatore privato. Nel frattempo Catella si impegna a costruire una struttura di 760 mq per ospitare provvisoriamente gli artigiani e le associazioni fin quando non sarà pronto il Community Center di 2.000 mq di fronte a via Volturno. (costo previsto 2,8 milioni di euro).
La struttura di 760 mq, chiamata la nuova Stecca, costerà 1,5 milioni di euro e, pur essendo di proprietà del Comune, sarà gestita gratuitamente da Catella per 30 anni, con contratto rinnovabile ogni 5 anni. Metà del costo sarà sostenuto dalla monetizzazione degli standard dovuti al Comune, il resto sarà un investimento di Catella a fronte del suo utilizzo gratuito. Facendo i conti dell'investimento l'affitto pagato sarà di circa 26.000 euro all'anno, un affare per una struttura di 760 mq.
Insieme alla Fondazione Catella, ottenuta per 99 anni in comodato gratuito, la nuova Stecca consentirà a Catella di privatizzare le iniziative culturali che i Comune avrebbe dovuto organizzare nel quartiere.
L'asilo per 45 posti previsto dal PII potrà essere realizzato nel Community Center o al piano terreno di uno degli edifici residenziali, con convenzionamento del servizio con il Comune.
Il Consiglio di Zona 9 avrà l'unico ruolo di proporre al Comune le funzioni e modalità di gestione del Community Center e l'assegnazione ai residenti di 149 box al terzo piano interrato tra i 557 previsti al prezzo convenzionale di 24.700 euro.
La proprietà e la gestione del giardino dei 5.500 mq di verde tra le case del progetto sopra i box e delle grate rimarrà all'operatore privato.
La demolizione della Stecca è criticata dal Giornale in un articolo dell'arch. Antonello Mosca "la Stecca tenuta in ostaggio": "è certamente un edificio da restaurare, vero monumento di una Milano scomparsa che può tornare a vivere."
Il Forum Isola, in occasione dell'avvio del tavolo di trattativa, ha emesso un comunicato stampa mettendo in dubbio la legittimità di altre associazioni a parteciparvi: "Abbiamo appreso, da articoli apparsi in questi giorni, che un gruppo di associazioni, presentatesi pubblicamente come “Associazioni del quartiere” – tra le quali ne figurano alcune che non vi hanno nemmeno sede, che non vi hanno mai svolto attività in tempi recenti o che sono costituite in gran parte da persone che non vivono nel quartiere- ha accettato di trasferirsi dalla Stecca degli artigiani in spazi provvisori messi a disposizione dall’Immobiliare Hines a costi sociali in comodato."
In effetti Hines ha velocemente costruito in questi giorni una struttura provvisoria per gli artigiani e le associazioni delle Stecca in attesa che sia completata entro fine dicembre la "nuova Stecca". Con la scusa della presenza degli spacciatori senegalesi che si sono barricati nell'edificio dopo la recente irruzione della polizia, lo sgombero e la demolizione della Stecca potrebbero essere accelerati. Non c'è invece nessun interesse a sgomberare i senegalesi e lasciare dentro artigiani e associazioni.
Il Forum Isola si impegnerà nei forum tematici a proporre la realizzazione di Q’ART, un Laboratorio per l’Arte e per il Quartiere in una Stecca diversa, ristrutturata e sicura, nei giardini di via Confalonieri bonificati. Nel comunicato stampa prosegue:
"Da
qui la nostra opposizione al trasferimento delle nostre attività in spazi
provvisori non pubblici e non adatti alle esigenze del quartiere, ad
accettare progetti urbanistici che andranno ad occupare gli attuali giardini,
unico spazio verde di quartiere, con 9 edifici di cui un grattacielo di 30
piani, lasciando all’interno uno spazio a verde con sottostanti parcheggi, di
fatto uno spazio condominiale circondato da nuove strade trafficate, aree
commerciali e parcheggi. Nostro diritto sono spazi a standard, cioè verde
pubblico e spazi aggregativi per gli abitanti, non luoghi dove le
associazioni svolgono la propria attività, ma spazi che corrispondano alle
esigenze di tutte le componenti sociali degli abitanti del quartiere: bambini,
adolescenti, anziani e dell’arte.
Catella, preoccupato per l'opposizione, critica la sinistra in una intervista a Repubblica del 31/3 : "Sono molto deluso dall'ortodossia irresponsabile di una parte della sinistra che si oppone per principio a ogni progetto di cambiamento".
Difende il progetto dell'arch. Boeri sostenendo che "invece di abbattere la parte a officine, laboratori e ristorante, l'abbiamo mantenuta".
Mantenuta sì, ma da un'altra parte, e molto ridotta: si passa dai 6.400 mq della Stecca ai 2.000 mq del Community Center, mentre durante i lavori ci si dovrà accontentare dei 760 mq della stecca provvisoria.
Vittoria delle Mamme Antismog: bambini fino ai 10 anni gratis sui mezzi Atm dal 1 aprile (20/3/07)
Una bella vittoria delle Mamme
Antismog di Milano (MAM). La petizione promossa a dicembre dalle MAM ha
portato i suoi frutti. Grazie a quanti hanno sostenuto l'iniziativa. Le MAM
sono incoraggiate a continuare il comune impegno per una citta' piu' bella e
sana.
A decorrere dal 1 Aprile su tutti i mezzi pubblici ATM, assieme ad ogni adulto
munito di biglietto potranno viaggiare gratuitamente:
Inoltre, come richiesto dalle Mamme Antismog, potranno viaggiare sui mezzi senza alcun onere aggiuntivo i carrozzini aperti. L'ampliamento del trasporto gratuito per i bambini fino ai 10 anni di eta' e' un primo passo importante per incentivare l'uso del trasporto pubblico dei nuclei familiari.
Cambiamenti climatici: la proposta del Wwf Italia
per adattare il nostro territorio (19/3/07)
Rafforzare il sistema naturale del Belpaese per difenderlo dagli effetti più devastanti del cambiamento climatico.
E’ la proposta lanciata oggi dagli esperti del Comitato Scientifico del WWF contenuta nel documento: “Per un Piano di Adattamento al cambiamento climatico in Italia -prime indicazioni”. Dalla perdita di biodiversità alla crisi delle risorse idriche, dall’agricoltura sotto stress all’impatto sul turismo, dalle modificazioni nelle aree montane fino a quelle costiere fino ai rischi per il sistema dei trasporti, per l'industria e l’energia, messi a dura prova dalle intensità delle precipitazioni, dalle inondazioni, dai periodi di siccità, dalle ondate di calore: sono 15 i settori analizzati dagli esperti e già colpiti dagli effetti del cambiamento climatico.
Su Telenova martedì 20 marzo dalle 21.30 alle 23 trasmissione di Linea d'ombra sui parcheggi sotterranei (18/3/07)
Sintonizzati su Telenova martedì prossimo dalle 21.30 alle 23: ci sarà un dibattito tra consiglieri comunali e di zona ed i Cittadini Propositivi contrari ai parcheggi sotterranei. Saranno presenti i consiglieri dei Verdi Baruffi e De Luca ed il consigliere di FI De Pasquale.
Conferenza stampa del Forum Isola sulla situazione della Stecca degli Artigiani e sui progetti in corso (17/3/07) (aggiornato il 20/3/07)
Ascolta l'intervista di ChiamaMilano ad Augusta Signorini del Forum Isola del 20/3/07
Una Stecca diversa
e necessaria
1. Diciamo
no allo sgombero di artigiani, associazioni e del centro per l’arte presenti all’interno della Stecca degli artigiani.
Chiediamo l’allontanamento degli elementi criminosi con interventi delle
Forze dell’Ordine che non mettano in pericolo gli abitanti dell’Isola.
Chiediamo la chiusura
temporanea degli spazi non utilizzati da associazioni qualificanti e di
pubblica utilità o da artigiani.
2. Chiediamo che l’area dei due giardini e della Stecca, di proprietà del Comune di Milano, rimanga pubblica, e che i progetti edilizi degli operatori privati siano realizzati dove insistono i loro diritti di volumetria o verso il Garibaldi-Repubblica, senza effettuare lo scambio di aree tra proprietà pubblica e privata.
3.
Ci proponiamo di realizzare un
Laboratorio per l’Arte e per il Quartiere in una Stecca diversa,
ristrutturata e sicura, e nei giardini di via Confalonieri bonificati:
Q’ART
sarà un luogo di quartiere e d’arte, un luogo da vivere e non solo da
visitare, un progetto già in fase di realizzazione con le attività di Isola
Art Center e del Forum Isola. Un innovativo uso dello spazio pubblico che
prevede la compresenza di più attività, dalla ricerca artistica allo sport, e
una inedita formula di aggregazione di tutte le componenti sociali del
quartiere, dagli adolescenti fino agli anziani.
4. Il
Comune non è il solo e unico proprietario della Stecca. Ieri, uno degli
artigiani, che dal 1984 dispone come proprio di tutto il secondo piano in modo
pacifico e mai contestato dal Comune, ha citato in giudizio quest’ultimo
affinchè gli venga riconosciuto il diritto di proprietà da lui usucapito in
ragione dei 23 anni passati da quando iniziò ad occupare quei locali.
Forum Isola: Comitato I Mille, Associazione Genitori F. Confalonieri, Associazione Isola dell’Arte
Informativa sui progetti e ricorsi presentati
Il progetto:
La notizia è stata ripresa dal Corriere, Repubblica, Giornale.
La Giunta prende atto della relazione della Commissione Parcheggi, possono essere chiesti gli atti della Commissione (11/3/07) (aggiornato il 12/3/07 con l'articolo di Libero su Piazza Oberdan)
Un articolo di Libero del 11 marzo.
E' ufficiale la cancellazione dei parcheggi di Lavater, Canaletto, Libia, Venosa, Ferrari, Gobetti, Marina e la riduzione di quelli di Damiano Chiesa (solo la parte verso via di Lauria) e Porta Vercellina (solo la parte sotto via Toti).
Ora l'incartamento passa agli uffici dell'Assessorato Traffico e Viabilità che dovranno discutere con i singoli operatori per evitare contenziosi legali o spese eccessive per le revoche dei contratti: nel bilancio verranno accantonati ben 20 milioni di euro per eventuali risarcimenti.
E' possibile richiedere copia della relazione della Commissione Parcheggi per capire le motivazioni della cancellazione o della conferma dei vari progetti all'ufficio protocollo di Piazza Beccaria, secondo piano.
I comitati che hanno fatto ricorso al Tar contro i parcheggi e le cui osservazioni non sono state accolte si preparano a proseguire la battaglia impugnando anche la relazione della Commissione e premendo sui consigli di zona per un parere negativo sui progetti definitivi.
Il Corriere ha dedicato un articolo alla questione, Libero del 11 marzo un articolo sul parcheggio di Piazza Oberdan-Malpighi.
Parcheggi sotterranei: la giunta approverà venerdì 9 marzo o il venerdì successivo la relazione della commissione parcheggi, che propone di cancellare i parcheggi di Lavater, Canaletto, Libia, Venosa, Ferrari, Gobetti, Marina e ridurre quelli di Damiano Chiesa e Porta Vercellina (8/3/07)
L'assessore Croci ha incontrato oggi i Cittadini Propositivi e ha dichiarato che domani o venerdì prossimo verrà approvata dalla Giunta Comunale la relazione della commissione parcheggi. Dovrebbero essere cancellati i parcheggi di Lavater, Canaletto, Libia, Venosa, Ferrari, Gobetti, Marina e ridotti quelli di Damiano Chiesa e Porta Vercellina.
Dopo l'approvazione della giunta la relazione sarà consultabile e si saprà quali modifiche saranno apportate agli altri parcheggi sottoposti a riesame.
Il parcheggio di Santa Maria Valle non è stato sottoposto a riesame.
L'assessore si è impegnato ad illustrare in un pubblico incontro insieme alla commissione l'esito del riesame.
Il Consiglio di Zona 1 ha approvato questa sera una mozione in cui si chiede un incontro ufficiale con l'assessore e la commissione sui parcheggi della zona 1.
I progetti definitivi saranno sottoposti all'esame dei consigli di zona competenti che potranno bocciarli o chiedere modifiche. In caso di bocciatura la decisione definitiva sarà presa dalla Commissione Urbanistica di Palazzo Marino.
Progetti Garibaldi-Repubblica-Varesine-Isola De Castillia: Consiglio Comunale e Consiglio di Zona 9 chiedono la revisione dei progetti, il Ministero dell'Ambiente chiede una Valutazione di Impatto Ambientale complessiva, firmata la convenzione delle ex-Varesine (4/3/07)
I progetti nell'area Garibaldi-Repubblica-Varesine-Isola sono nell'occhio del ciclone: in seguito alle proteste degli abitanti che non si rassegnano ad una colata di 1 milione di metri cubi di cemento in aree dove il piano regolatore prevedeva verde e servizi: si muovono Consiglio Comunale, Consiglio di Zona 9 e Ministero dell'Ambiente.
In una recente seduta il Consiglio Comunale ha approvato una mozione presentata dall'opposizione che impegna il Sindaco e la Giunta a considerare l'ipotesi di una complessiva rivisitazione del progetto Garibaldi-Repubblica.
Il Consiglio di Zona 9, dopo un lungo dibattito sul P.I.I. Isola de Castillia e il progetto dell'arch. Stefano Boeri che prevede di costruire 90.000 metri cubi di edifici tra cui un grattacielo di 108 metri di altezza al posto dell'attuale Stecca degli Artigiani e dei giardini di via Confalonieri, ha approvato il 26 febbraio una mozione che chiede al Comune di aprire un tavolo istituzionale per modificare il progetto Isola-Garibaldi-Repubblica. Al tavolo dovranno partecipare il Comune, il Consiglio di Zona 9, i cittadini e loro associazioni, le proprietà coinvolte.
Le associazioni del quartiere raggruppate nel Forum Isola avevano chiesto di approvare una mozione più rigida, presentata dai consiglieri Capelli e Miozzi, in cui era previsto il mantenimento della Stecca degli artigiani e lo spostamento degli edifici sopra la Lunetta, verso via Melchiorre Gioia, con la totale salvaguardia dei giardini di via Confalonieri. La mozione chiedeva una proposta nuova e condivisa per l'insieme dei progetti dell'area, compreso quello delle ex-Varesine e il PIR Isola de Castillia, di cui si è aperto recentemente il cantiere, ma non è stata approvata.
Sulla demolizione della Stecca degli artigiani Repubblica del 23/2 ha dato spazio agli interventi del consigliere comunale Milly Moratti e dell'Assessore Masseroli (la guerra della droga, il cuore del quartiere, Moratti, Masseroli) a cui ha risposto il Forum Isola.
Sono intervenuto nel dibattito in consiglio di zona dopo aver visionato il progetto Boeri in Comune per rilevare come il nuovo giardino previsto di 10.000 mq è per 2/3 su soletta sopra i parcheggi sotterranei, e quindi non potrà essere un verde di qualità. Inoltre i progetti eliminano nell'area 32.000 mq di verde alle ex-Varesine, 12.000 mq di verde nel Bosco di Gioia, 16.000 mq nei giardini di via Confalonieri per un totale di 60.000 mq, e li sostituiscono con circa 70.000 mq di parco che verrà realizzato tra molti anni, al termine dei lavori sulla nuova metropolitana MM5. Nei rendering presentati per l'approvazione da parte della Commissione Edilizia l'area del PIR Isola de Castillia, dove verrà costruito un edificio di 14 piani progettato dall'arch. Bennati, è rappresentata come verde pubblico, facendo sembrare che l'intervento ha un impatto paesistico inferiore a quello reale.
Ho anche ricordato che non si può ignorare il progetto delle ex-Varesine, che prevede la costruzione di uffici e residenze per 82.000 mq di slp, i cui residenti e impiegati utilizzeranno lo stesso verde pubblico degli altri progetti.
Nella riunione del Consiglio di Zona 9 il consigliere dei Verdi Rossetti ha annunciato l'arrivo in Comune e in Regione il 19 gennaio scorso di una lettera del Ministero dell'Ambiente in cui si chiedono chiarimenti sulla Valutazione di Impatto Ambientale, che è stata effettuata solo sul PII Garibaldi-Repubblinca in quanto di superficie superiore ai 100.000 mq, e non sugli altri progetti dell'area in quanto inferiori a questo limite, frammentando artificialmente gli interventi contro la direttiva UE. Questa contestazione è compresa nei ricorso al TAR presentati dai residenti sui vari progetti.
La notizia, contenuta in un comunicato stampa del 2/3 del consigliere comunale dei Verdi Baruffi e regionale Monguzzi, è stata ripresa da Repubblica del 3 marzo con l'articolo "Pecoraro Scanio dà lo stop al piano Garibaldi-Repubblica: manca la valutazione ambientale complessiva dei quattro progetti".
Ora si aspettano le decisioni dell'Assessore Masseroli sulla vicenda: i tempi sono molto stretti perchè il comune vuole firmare con Hines e Coima la convenzione attuativa del PII Isola de Castillia entro fine maggio, a un anno dall'approvazione del PII in consiglio comunale. E' in corso da parte degli uffici comunali la valutazione del progetto Boeri, già approvato dalla Commissione Edilizia.
In giugno il Tar affronterà la discussione nel merito del primo dei ricorsi dei cittadini contro l'edificio di 14 piani in via Confalonieri.
Nel frattempo sono iniziati i lavori di bonifica dell'area dell'ex-Bosco di Gioia per la nuova sede della Regione e quelli nelle altre zone del PII Garibaldi-Repubblica. Sono stati approvati i progetti preliminari delle tre torri di Pelli davanti alla stazione Garibaldi e dell'albergo vicino a via Melchiorre Gioia.
Nel rendering contenuto nella relazione di impatto paesistico (vedi rendering commentato e rendering con tutti gli interventi previsti) presentata in Commissione Edilizia il 30/6/06 manca qualunque traccia degli interventi già allora previsti nell'area tra via de Castillia e via Confalonieri: al posto dell'edificio di 14 piani dell'arch. Bennati c'è un giardino con alberi e vengono conservati la Stecca degli Artigiani e i giardini di via Confalonieri: sono solo rappresentate le due strade a Y che escono da via Volturno. Si possono vedere invece in basso a destra i grattacieli del progetto dell'area ex-Varesine.
Il 21 dicembre è stata firmata la convenzione delle ex-Varesine tra Hines e il Comune che una petizione dei residenti aveva chiesto al Sindaco Moratti di rinviare. Nessuna risposta alla petizione è arrivata ai firmatari. Il primo lavoro che sarà avviato è la costruzione di tre piani di posti auto interrati sotto tutta l'area mentre i progetti dei singoli edifici non sono ancora stati presentati in Comune.
Il ricorso al Tar non è stato ancora discusso mentre è stato presentato un esposto alla Corte dei Conti per danno erariale conseguente alla insufficiente monetizzazione degli standard (secondo i residenti la proprietà dovrebbe pagare 100 milioni di euro in più al Comune).
No al parcheggio sotto la Darsena: assemblea martedì 20 febbraio alle 20.45 alla Sala alle Colonne di S. Lorenzo (10/2/07)
La verifica (attuata da una Commissione di garanti scelta dall’Amministrazione), sotto il profilo progettuale e realizzativo, di progetti con particolare impatto sull’assetto urbanistico ed ambientale –architettonico della città “, così cita il Provvedimento 624 firmato dal Sindaco di Milano, ha stabilito che i progetti di parcheggio in Darsena e in P.za S. Ambrogio dovranno procedere nel loro iter amministrativo.
Le Società assegnatarie dei progetti premono esibendo penali, danni da pagare.
Quale somma di risarcimento dovremo allora chiedere noi cittadini, poco ascoltati, poco considerati, per il patrimonio culturale, storico, di memorie che sarà alterato, ci auguriamo non distrutto, da opere che servono al ricovero di mezzi privati ?
Crediamo che un’Amministrazione accorta, sensibile e intelligentemente consapevole del futuro dovrebbe fermare ciò che interessi privati e poco pubblici, non attenti alla realtà della città, avevano proposto.
Crediamo che sia necessario continuare a chiedere con fermezza che questi progetti non siano realizzati, che i cittadini debbano essere informati e partecipare alla trasformazione dei luoghi della loro vita.
Per
questi motivi abbiamo deciso di organizzare un incontro con chi
vuole partecipare e non subire in silenzio, presso
la Sala alle Colonne di S. Lorenzo (C.so di Porta Ticinese 36) martedì
20 .2. 07 alle ore 20.45.
La presenza di coloro che condividono le nostre richieste e proposte è per noi importantissima, come testimonianza di una città che non è ancora soffocata dall’apatia e dal senso d’impotenza. Ci auguriamo di potervi incontrare.
Gabriella Valassina
Parcheggio sotterraneo di via Ampere-Ovidio: lettera al Sindaco sui danni provocati agli edifici vicini (30/1/07)
Carlo Ippolito ha scritto le prime due puntate di una lettera aperta al Sindaco Moratti sui danni provocati dal parcheggio sotterraneo di via Ampere-Ovidio alle case vicine:
Manifestiamo in piazza Cairoli sabato 27 gennaio alle 15 per la salvaguardia del Parco delle Cave (26/1/07)
Il COMITATO PER LA SALVAGUARDIA DEL PARCO DELLE CAVE ha organizzato una manifestazione per chiedere al Comune di Milano di confermare l'esperienza che in questi ultimi 10 anni ha consentito il rilancio del Parco, in un’area già pesantemente degradata sul piano ambientale e sociale, portando elementi di natura in città e un modello che ha consentito la partecipazione dei cittadini (singoli e associati) alla realizzazione di questa grande area di verde pubblico, con vasti riconoscimenti.
Un fronte bipartisan si sta muovendo per cercare di assicurare la continuità di questa importante esperienza.
QUANDO e DOVE
La manifestazione del 27 gennaio partirà alle ore 15 da piazza Cairoli, da dove il corteo sfilerà fino a Piazza della Scala.
Vuole essere una manifestazione pacifica, gioiosa, colorata, apartitica, per raccontare ai cittadini il PARCO DELLE CAVE con i suoi grandi temi: la natura, l'agricoltura, la partecipazione, lo sport e il tempo libero...
Per questo motivo vi chiediamo di aderire in tanti.
per informazioni e adesioni
comitato.cave@yahoo.it
328 88475855
http://emergenzaparcodellecave.blogspot.com/
Il Consiglio di Zona 3 chiede targhe alterne e tabelloni informativi sulla quantità delle polveri sottili (27/1/07)
Il 18 gennaio il consiglio di zona 3 ha approvato due importanti mozioni su traffico e inquinamento.
OGGETTO: Targhe alterne.
si chiede pertanto alla signora Sindaco e alla Giunta comunale l’adozione per tutta la stagione invernale del provvedimento di blocco parziale giornaliero della circolazione per gli autoveicoli con l’ultimo numero di targa pari o dispari su tutto il territorio comunale.
IL CONSIGLIO DI
ZONA 3, premesso che:
le
immissioni inquinanti, quali PM10 o biossido di azoto, rappresentano oggi
uno tra i problemi maggiormente avvertiti, con ripercussioni negative sulla
salute dei cittadini, lungamente esposti alle loro azioni;
è
importante per i cittadini conoscere quotidianamente i dati sulla qualità
dell’aria al fine di adottare le opportune precauzioni e di tenere
comportamenti, stili di vita atti a prevenire e ridurre gli effetti dannosi;
CHIEDE all’Assessore a Mobilità, Trasporti e Ambiente, ai sensi della legge regionale n. 34/06 e al fine di assicurare la più ampia diffusione al pubblico delle informazioni sulla qualità dell’aria, che nei tabelloni elettronici che forniscono informazioni sul traffico veicolare vengano indicati anche i livelli di polveri sottili giornalmente presenti nell’ambiente urbano di Milano, evidenziando in rosso il superamento dei valori limite. Si chiede inoltre il posizionamento di questi tabelloni anche presso le uscite delle tangenziali.
Firma la petizione online delle Mamme Antismog per le targhe alterne (17/1/07)
Per "spingere la Giunta" comunale di Milano a
"concludere qualcosa" sul traffico e l'inquinamento i gruppi
consiliari dell'Unione lanciano un appello ai cittadini per una raccolta di
firme a favore dell'introduzione, da subito, delle targhe alterne permanenti.
Scopo: "Presentarci il 30 gennaio, quando sarà presente il sindaco, in
Consiglio comunale con il supporto dei cittadini milanesi", spiega il
consigliere comunale dei verdi Maurizio Baruffi, che ha illustrato oggi la
"Proposta sul traffico a Milano" con i leader dei gruppi consiliari
dell'Unione.
L'obiettivo politico della petizione, spiegano gli esponenti dei partiti del centrosinistra, tra cui Bruno Ferrante, Marilena Adamo, Davide Corritore, è di raccoglierne almeno 5.000 entro il 30 di gennaio. "Se necessario - aggiunge Adamo, esponente ds - arriveremo a chiedere il referendum, sperando almeno di smuovere l'amministrazione da questa inerzia, perché la nostra preoccupazione è di ritrovarci a novembre 2007 senza che nessun provvedimento sia stato adottato".
L'Unione critica il piano del sindaco Letizia Moratti sul
traffico e gli ultimi orientamenti della Giunta che prevedono l'introduzione
del ticket d'ingresso soltanto nell'area all'interno dei Bastioni. "E'
l'ennesimo piano che cambia ancora una volta le carte in tavola - secondo
Adamo, dei Ds - Attendiamo di conoscere un atto ufficiale e non solo una serie
di proposte che poi vengono smentite regolarmente la settimana
successiva".
Oltre alla racccolta di firme prevista per il 30 gennaio,
l'opposizione ipotizza anche una "delibera di iniziativa popolare",
che, spiega, Baruffi, "ha bisogno di 5.000 firme autenticate". Ma
l'Unione non esclude neanche il ricorso ad un referendum di
"indirizzo", che può essere chiesto dopo aver raccolto 15.000 firme.
Per l'ex candidato sindaco del centrosinistra Bruno Ferrante "Le targhe
alterne non solo la soluzione ma, in mancanza di altri interventi, un
provvedimento facile da adottare e a costo zero".
Per firmare la petizione: http://www.mammeantismogdimilano.it/www/petizione_targhe.php
Gardella: saranno senz'auto le metropoli del futuro (14/1/07)
L'arch. Jacopo Gardella propone su Repubblica alcune soluzioni radicali sul problema del traffico.
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