Comitato per la Difesa di Piazza Aspromonte
www.piazzaaspromonte.it
Per
riferimenti: - Marina Bozza cell.
335/7409604 - Enrico Donzelli cell. 348/4404544
Comunicato Stampa
Piazza Aspromonte è per ora salva.
Un risultato frutto di determinazione e dialogo fra cittadini e
istituzioni
Milano, 30
settembre 2004. – E’ con grande gioia che i residenti della zona hanno accolto
la notizia che per ora piazza Aspromonte è salva ed hanno già programmato un
raduno operativo, sabato 9 ottobre nella piazza.
«Quest’area verde di 22.000 mq, a 100
metri da Corso Buenos Aires, è un
simbolo perchè donata nel 1914 al Comune da cittadini benemeriti –
sottolinea Marina Bozza del Comitato - con il preciso scopo che venisse
utilizzata come campo giochi per i ragazzi o per servizi pubblici e che
comunque non ci fossero interventi che ne alterassero la sua destinazione
originaria».
“Sembra una
contrada di Siena il giorno del Palio”: è stato il commento di molti clienti
dei piccoli alberghi presenti nella piazza. Stendardi gialli e verdi ricoprono
infatti gli eleganti stabili primi ‘900 che si affacciano sui giardini popolati
da 115 alberi di alto fusto, con ben 22 essenze, spesso rare.
Al centro degli
stendardi la scritta bianca in campo verde – il simbolo tondo di un albero
fronzuto – rilancia il suo invito: InALBERIamoci!
In una zona
residenziale di villette, a vocazione tradizionalmente moderata, piazza
Aspromonte e le zone circostanti hanno espresso una capacità di mobilitazione e
determinazione impensabili, che ha accomunato cittadini di ogni credo politico.
E ciò, oltre alla pressione di oltre 3.500 firme raccolte, ha permesso di instaurare
un rapporto con i rappresentanti politici di zona dell’opposizione, ma anche con una significativa parte della
maggioranza di centro-destra; fatto che ha contribuito all’attuale risultato.
«Un riconoscimento particolare –
sottolinea un altro componente del Comitato – va ai rappresentanti del
Consiglio di Zona che, col tempo, hanno saputo farsi interpreti delle esigenze
di chi li aveva eletti. Un
apprezzamento anche all’Assessore al
traffico Goggi che per la realizzazione di parcheggi sotterranei in futuro ha finalmente
deciso di puntare per su spazi diversi
da quelli verdi, che sono tanto rari a Milano e che portano inevitabilmente
all’abbattimento di alberi».
Stimolo, confronto
e collaborazione con le istituzioni cittadine, ma anche provinciali e regionali,
non mancheranno nei prossimi mesi, perché – dicono al Comitato – «noi crediamo che le
battaglie si debbano affrontare con tanta determinazione e nel rispetto delle
regole».
Certo, il
Comitato continuerà a mettere in cantiere studi ed iniziative per essere pronto
per “ogni evenienza”, ma la strada della collaborazione tra cittadini e
istituzioni è tracciata (anche per migliorare l’organizzazione e le strutture della
piazza) e sarà arduo da parte di tutti invertire la rotta.
Il riassunto delle ragioni della protesta.
1) Piazza Aspromonte è stata donata al
Comune di Milano nel 1914 da privati, con la precisa clausola che sarebbe stata
destinata al gioco dei bambini e sarebbe rimasta esente da interventi che ne
avessero ridotto detto “valore”.
2) Piazza Aspromonte è tutelata da vincoli Ambientali emanati dalla Regione
Lombardia nel 1990 per la presenza di verde di non comune bellezza (22
differenti essenze), all’interno di un tessuto urbano compatto ed omogeneo,
caratterizzato da edificazioni tipiche dell’edilizia dei primi decenni del
1900. E’ l’unico polmone verde della zona.
3) Piazza Aspromonte è soggetta a vincolo Monumentale
in base alla recentissima Legge Urbani, entrata in vigore dal 1° maggio 2004,
che tutela le piazze con più di 50 anni.
4) Nelle vicinanze della Piazza esistono
già progetti approvati o in costruzione per un totale di 1.450 box (Via
Bazzini, Via Ampere, Via Andrea Costa, Pza
Bacone, Pza Bernini) a cui si
aggiungono altri 100 tra box e posti auto nei parcheggi privati di Via Luosi
(pronto in questi giorni) e Via Canzio (50 non utilizzati). I residenti
ritengono soprastimate le cifre di soste vietate in zona e hanno avviano una propria indagine che ha confermato le loro perplessità.
5) I residenti non sono contrari alla
realizzazione dei box nella città, ma assolutamente ritengono devastante il progetto nelle aree verdi. Inevitabili
sono infatti gli alti danni al patrimonio arboreo. In questo caso, verrebbe
inoltre stravolto il ruolo della piazza con aumento dell’inquinamento acustico
e dello smog, con conseguente scadimento della qualità della vita.
6) Piazza Aspromonte risulterebbe
inutilizzabile per anni a causa della cantierizzazione, a detrimento delle
categorie più deboli come bambini e anziani che sono i maggiori frequentatori
della piazza. Con conseguente scadimento della qualità della vita e con costi
sociali altissimi (degrado e criminalità come nei primi anni ‘90; mancanza di
spazi di socializzazione nella zona; polvere e rumore; ecc.)