Il Comitato “GIARDINO IN GIOIA” è nato nell’aprile 2003 per contrastare la scomparsa del giardino ex-vivaio Fumagalli di circa 10.000 mq. sito fra le vie Gioia-Algarotti-Restelli prevista dai piani del comune.
Si tratta di un’area piantumata di 10.000 mq con 200 essenze, di cui 120 recuperabili, tra cui 4 esemplari (una magnolia, un faggio rosso, un faggio querquifolia, un platanus occidentalis) definiti come “maestosi”, “in ottime condizioni” e di “età ragguardevole” (superiore ai 50 anni).
Il giardino era stato lasciato in eredità all’Ospedale Maggiore di Niguarda nel 1964 da Giuditta Sommaruga Faini con il vincolo che fosse destinato ad uso ospedaliero per lenire le sofferenze dell’umanità, in ricordo della figlia Emilia morta per poliomelite. Tutti gli altri beni furono lasciati alle Chiese del quartiere, in cui aveva sempre vissuto.
L’ospedale, contravvenendo al lascito, lo vendette all’asta per 20 miliardi nel 1988 alla Cogefar Torno.
La Regione Lombardia intende costruire su quest’area e su quella contigua occupata da un parcheggio e dalla tensostruttura del Consiglio Regionale la sua nuova sede, sulla base del progetto dello studio Pei e Cobb che ha vinto un concorso internazionale l’anno scorso.
Il progetto prevede l’abbattimento di tutti gli alberi e la costruzione di un insieme di edifici di 10 piani di forma sinuosa e di un grattacielo che occuperanno tutta l’area.
Nel piano urbanistico vincitore del concorso per l’Area Garibaldi-Repubblica redatto dall’arch. Nicolin gli edifici della Regione erano previsti, con una volumetria minore, in una zona più a sud vicino al grattacielo del Comune e l’area era destinata a verde pubblico, creando un collegamento con il verde esistente lungo viale Restelli.
Con l’obiettivo di creare un grande campus per la città della Moda e valorizzarne gli edifici si vuole distruggere il verde di quartiere esistente, compresi i giardini vicino al quartiere Isola.
I nuovi giardini di Porta Nuova, su cui si affacceranno gli edifici del Gruppo Hines e le nuove torri residenziali da costruire lungo il quartiere Isola, aumenteranno il valore immobiliare delle nuove costruzioni ma non saranno visibili né godibili dagli attuali residenti, che si troveranno di fronte ai loro appartamenti i nuovi grattacieli. Questi non rispettano neanche le distanze minime previste dal Regolamento Edilizio verso gli edifici di via Algarotti, larga solo 10 metri, e verso via Viganò.
Il PII Garibaldi-Repubblica viola inoltre la legislazione vigente per quanto riguarda gli standard urbanistici, togliendo agli attuali abitanti il verde ed i servizi di cui hanno diritto.
Gli abitanti del quartiere sono stati costretti di impugnare il PII davanti al TAR della Lombardia che non ha ancora fissato l’udienza di merito.
Facciamo appello ai candidati a Presidente della Regione Lombardia affinché si impegnino, se eletti, a rinunciare alla realizzazione del progetto per la nuova sede della Regione o a diminuirne notevolmente la volumetria, affinché il “Giardino in Gioia” possa rimanere un’area verde a disposizione degli abitanti, eventualmente con un piccolo padiglione sanitario nello spirito del lascito di Giuditta Sommaruga.
Sarebbe bello che i malati potessero godere del verde del Giardino e ricordare la benefattrice dell’Ospedale.
Il Comitato Giardino in Gioia