Presentata il 6/7/05
Il Consiglio Regionale della Lombardia,
Premesso che:
- nel 2004 la Regione Lombardia ha bandito un concorso internazionale per il nuovo polo della Regione che dovrà sorgere, in base all’accordo di programma firmato tra Comune, Provincia e Regione, in un terreno di 30.000 mq compreso tra viale Restelli, via Paoli, via Galvani, via Algarotti e via Melchiorre Gioia,
- questo terreno comprende l’ex-vivaio Fumagalli, rinominato Bosco di Gioia, in quanto nell’area di 12.000 mq sono presenti 200 alberi di cui quattro monumentali,
- il Bosco di Gioia era stato lasciato nel 1964 da Giuditta Sommaruga all’Ospedale Maggiore di Milano, con un vincolo di inalienabilità “per lenire le sofferenze dell’umanità” che è stato violato nel 1989 con la vendita all’asta alla Cogefar Torno,
- il progetto vincitore del concorso internazionale prevede il totale abbattimento delle piante per sostituirle con edifici di 9 piani a forma sinuosa e un grattacielo di 160 metri,
- il Bosco di Gioia può essere classificato come Bosco ai sensi del Piano di Indirizzo Forestale della Provincia, essendo un’area superiore ai 2000 mq, con larghezza superiore ai 25 metri e con copertura delle chiome superiore al 20% e non sottoposta a gestione di tipo forestale o manutenzione ordinaria in funzione dell’uso urbano, e quindi il suo taglio necessita di autorizzazione da parte della Provincia,
- la petizione promossa dal Comitato Giardino in Gioia ha raccolto 15.000 firme nei mesi scorsi e richiede che l’area piantumata dell’ex vivaio sia salvaguardata e destinata a verde pubblico, e che per il progetto per il Nuovo Polo Regionale si trovi una soluzione compatibile con tale destinazione,
- l’accordo di programma con il Comune di Milano può essere oggetto di revisione,
- la Commissione Urbanistica del Comune di Milano, nella seduta del 3 maggio 2005, ha incaricato i tecnici comunali a avviare con la Regione una revisione dell’accordo di programma per salvare il Bosco di Gioia,
- è stata presentata in Consiglio Comunale di Milano una mozione che impegna l’Assessore allo Sviluppo del Territorio a sottoporre a revisione l’accordo di programma con la Regione prendendo in considerazione le ragioni esposte sopra e ad attivare le procedure previste dal Piano Paesistico Regionale per l’indizione di una conferenza pubblica in merito alla soluzione progettuale attualmente prevista e per la Valutazione di Impatto Paesistico,
- vicino alla nuova Fiera a Pero esistono aree disponibili per l’edificazione,
- Italia Nostra ha proposto di spostare la sede della Regione nell’area dell’ex-luna park delle Varesine,
- in una città col verde scarsissimo e che per due giorni su tre supera la soglia di allarme per l'inquinamento da polveri sottili, abbattere alberi per fare posto a costruzioni di cemento è una operazione completamente priva di senso,
- la società regionale Infrastrutture Lombarde ha intenzione di appaltare l’opera nel mese di settembre prossimo e contestualmente chiedere il permesso di costruire o DIA al Comune di Milano,
- il progetto difficilmente potrebbe superare la valutazione di impatto paesistico da parte della Commissione Edilizia comunale a causa dell’elevata sensibilità del sito unita all’elevato impatto del progetto,
- è stato presentato un ricorso al TAR contro l’accordo di programma per violazione degli standard urbanistici che, se accolto, porterebbe alla impossibilità di realizzare il progetto,
impegna la Giunta Regionale:
- a dar ordine a Infrastrutture Lombarde di sospendere la preparazione del bando di gara,
- a non effettuare alcun taglio degli alberi nel Bosco di Gioia,
- ad avviare una variante all’accordo di programma con il Comune di Milano che preveda di conservare il Bosco di Gioia
Carlo Monguzzi
Marcello Saponaro