Il Comune boccia la mozione bipartisan che avrebbe dovuto salvare il bosco
di Gioia. Per i 200 alberi nascosti tra i grattacieli, sui 12mila metri
quadri dell´ex vivaio Fumagalli, ora non resta che l´abbattimento.
Secondo l´accordo tra Pirellone e Palazzo Marino, infatti, in quell´area
dovrà essere costruita la nuova sede della Regione, con edifici alti fino
a nove piani. La mozione, respinta con 24 no, 20 si e 3 astenuti, chiedeva
di rivedere quegli accordi, sottoponendo tutto il progetto del Pirellone
bis a una valutazione dell´impatto paesistico.
A nulla è servita la protesta di migliaia di persone, tra semplici
cittadini affezionati a quell´angolo di verde e celebrità milanesi
impegnate in prima persona per difendere il verde nascosto di via
Melchiorre Gioia: il più attivo su questo fronte era stato Rocco Tanica,
musicista del gruppo Elio e le Storie Tese, chiuso per settimane in un
camper davanti al bosco per sensibilizzare passanti e autorità cittadine.
Alla protesta si erano aggiunti anche volti popolari della televisione
come Claudio Bisio e diversi comici di Zelig, che avevano raccolto 10 mila
firme tra gli abitanti del quartiere per chiedere di fermare le ruspe.
Amaro il commento di Maurizio Baruffi, primo firmatario del documento
respinto: «L´interesse pubblico per il verde è riconosciuto dalla Corte
di Cassazione. Tale interesse è invece completamente ignorato dal
consiglio comunale di Milano». Oltre a Baruffi avevano sostenuto la
mozione esponenti di tutti i partiti e di tutti gli schieramenti, come
Giovanni Occhi, capogruppo di Rifondazione Comunista, Riccardo Albertini
del gruppo misto, Milko Pennisi di Forza Italia ed Emanuele Fiano,
capogruppo dei Ds.
Dopo il voto lo stesso assessore comunale all´urbanistica, Giovanni
Verga, ha ricordato in aula che l´accordo di programma tra Comune e
Regione era stato ratificato solo di recente (il 29 giugno del 2004),
precisando inoltre che la Regione si è detta «disposta a ripiantare gli
alberi abbattuti», in un´altra area verde tra quelle previste nell´intervento.
(l. pes.)
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