Dal Corriere della Sera - 23 aprile 2004
Mobilitazione
contro la costruzione dei parcheggi sotterranei. Il Comune: in sette anni il
verde in città è raddoppiato
«Una marcia per salvare gli alberi
dai box»
I Comitati di
quartiere: basta con il taglio delle piante. Un corteo dal Ticinese a Palazzo
Marino
La marcia per gli alberi partirà da piazza XXIV Maggio,
all’ombra di una quercia ultracentenaria tra le più antiche di Milano.
Percorso: dal Ticinese a Palazzo Marino. Obiettivo: portare fin sotto le finestre
del sindaco la protesta contro la costruzione di parcheggi al posto delle
piante. Abitanti da ogni zona di Milano si sono dati appuntamento per il 3
maggio. La decisione è stata presa ieri sera in una riunione dei comitati di
quartiere. «Puntiamo - dice il consigliere dei Verdi, Maurizio Baruffi -. a una
seduta straordinaria del consiglio comunale dedicata al verde». In risposta
alla mobilitazione dei quartieri, le società incaricate della costruzione dei
box tentano la strada del dialogo: l’apertura di alcuni cantieri slitta a
quest’estate. L’assessore ai Parchi e Giardini, Riccardo De Corato, difende la
politica ambientale del Comune: «Il verde in città rispetto al 1997 è
praticamente raddoppiato. Fino ai 18 milioni e più di metri quadrati di oggi».
IL VERDE IN CITTA’
«In piazza contro il taglio dei
nostri alberi»
Il 3 maggio manifestazione per difendere i giardini. Il vicesindaco: in
sette anni il verde è raddoppiato
Una
marcia per gli alberi. Dal Ticinese a Palazzo Marino. Per dire no alla
costruzione di box al posto delle piante. Abitanti di ogni angolo di Milano si
danno appuntamento il 3 maggio in piazza XXIV Maggio. Lì, dove c’è una quercia
ultracentenaria tra le più antiche di Milano. È la decisione scaturita ieri
sera, al termine di un incontro che ha riunito i comitati di quartiere contro
l’avanzata dei posteggi. Ancora in lotta. Da piazza Novelli a piazza Oberdan
fino a piazza Bernini, piazza Grandi, piazza Aspromonte. Da Largo Tel Aviv a
Rio de Janeiro. Da via delle Betulle a piazzale Libia. È una protesta che monta
di giorno in giorno. Senza più fermarsi a petizioni, riunioni in consiglio di
zona, raccolta di firme. Dopo i pensionati degli Olmi in cima agli alberi per
difenderli dalle motoseghe, adesso i quartieri si riuniscono. Pensano di rivolgersi
ad avvocati. Organizzano cortei. Insieme. Alla sede dei Verdi è stata messa a
punto una sfilata per le vie di Milano. Partenza alle 5 di pomeriggio, arrivo
alle 7 in piazza della Scala. «L’obiettivo - dice il consigliere dei Verdi,
Maurizio Baruffi - è anche di ottenere una seduta straordinaria del consiglio
comunale. Dedicata al verde. In difesa dei giardini di quartiere».
Di settimana in settimana la battaglia contro le motoseghe assume nuove
sfaccettature. «Mercoledì il comitato di piazzale Libia ha chiesto al consiglio
di zona di portare la protesta in consiglio comunale - spiega la portavoce del
quartiere, Cristina Massa -. Siamo contro la costruzione di 85 parcheggi da
vent’anni, non intendiamo arrenderci adesso». Margherita Motto fa il punto su
piazza Novelli: «Sono da abbattere 18 sofore per realizzare 284 box. Le
alternative presentate dagli abitanti per salvaguardare la piazza sono appena
state scartate per problemi tecnici. Adesso non ci resta che rivolgerci a un
legale. Almeno in caso di via libera ai cantieri». Per le piazze Bernini e
Aspromonte Mariolina De Luca si appella «alle norme sulla tutela naturale»: i
tre luoghi sono stati riconosciuti dalla Regione Lombardia «di non comune
bellezza. E, dunque, da proteggere». I residenti di largo Rio de Janeiro temono
il danneggiamento di 20 tigli. «Oltre al fatto - osserva Edvige Cambiaghi - che
la piazza sarà deturpata anche dal taglio di 6 alberi. Siamo riusciti, però, a
salvare due cedri del Libano».
In risposta alla mobilitazione dei quartieri, le società incaricate della
costruzione dei box tentano la strada del dialogo. Valerio Miscio, consulente
delle cooperativa Città Studi, spiega: «Il via ai cantieri in largo Rio di
Janeiro e in piazza Bernini è slittato a quest’estate, in attesa di un’autorizzazione
dei vigili del fuoco - afferma -. Gli scavi saranno realizzati con un sistema
innovativo in grado di salvaguardare gli alberi. È la tecnica dei diaframmi. Le
pareti dei posteggi saranno costruite in modo da non compromettere le piante».
L’assessore ai Parchi e Giardini, Riccardo De Corato, l’ha già ripetuto in
altre occasioni: «Il verde in città rispetto al 1997 è praticamente
raddoppiato. Fino ai 18 milioni di metri quadrati di oggi».
Simona Ravizza
Sono da
abbattere 18 sofore per costruire 284 posteggi per residenti. Dopo il no
dell’ufficio parcheggi alla realizzazione del progetto in un punto diverso
della piazza (per non compromettere le piante), gli abitanti sono in contatto
con un legale per impugnare l’eventuale autorizzazione edilizia
Un Celtis
Australis è messo in pericolo dalla costruzione dei parcheggi. Il progetto è
fermo dopo una perizia del settore Parchi e Giardini. L’albero per sopravvivere
ha bisogno di 10 metri di terra intorno.
15
frassini, 3 robinie e 5 sofore sono a rischio per la costruzione di 243
posteggi per residenti. I lavori sono previsti per giugno, gli abitanti
annunciano nuove proteste.
I
residenti sono contrari alla costruzione di 258 posteggi per paura che la
realizzazione comprometta 20 tigli. I lavori, che prevedono anche il taglio di
altri 6 alberi, sono imminenti. I residenti sono pronti a scendere in piazza.
Abitanti
in lotta da 20 anni contro la realizzazione di quasi 600 box sotterranei
Gli
abitanti si sono opposti per otto mesi al taglio di 30 aceri, abeti, platani e
larici. Per protesta contro la costruzione di 74 box alcuni pensionati si sono
arrampicati sugli alberi
Nonostante
il no del comitato di quartiere è iniziata la costruzione di 400 posti auto in
corrispondenza della metropolitana Bande Nere. 10 piante sono state
trapiantate, due querce e 5 sofore abbattute
Il 21
aprile sono stati abbattuti 6 alberi (di cui non era più garantita la
stabilità)
Protesta
contro la realizzazione di 600 posti auto che comportano il taglio di 30 alberi
Cinquecento
firme contro la costruzione di 220 box che mettono a repentaglio la piazza
alberata