Michele Sacerdoti
Conferenza Stampa del 29/4/04
A parità di volumi, rispetto ai tradizionali parcheggi a rampe, si possono parcheggiare fino al doppio delle vetture: si risparmiano le rampe (10-15% del volume), i corselli, gli spazi di accesso laterali alle auto in sosta, si diminuiscono le distanze tra un piano e l’altro.
Si possono realizzare in spazi molto ristretti dove i parcheggi a rampe non sono possibili.
Quindi mente i parcheggi a rampe devono essere costruiti in piazze, spesso alberate, i parcheggi meccanizzati possono essere costruiti in strade più strette che non hanno alberi.
Inoltre la profondità di scavo può essere ridotta, con vantaggi per la stabilità degli edifici e la presenza della falda.
Minori intralci alla circolazione durante i lavori di costruzione e riduzione dei tempi di realizzazione mediante la prefabbricazione, con necessità di aree di cantiere più piccole.
La flessibilità del sistema permette l’integrazione dell’autosilo e dei suoi locali di entrata/uscita in altre infrastrutture e servizi (ad. es. edicola dei giornali)
Grazie al minore volume occupato i tempi di scavo sono minori rispetto ai parcheggi a rampe.
Il sistema di movimentazione auto può essere completato dopo che sono completate le opere edilizie. Quindi vi è un minore disturbo per le attività commerciali e la vita dei residenti.
I motori delle autovetture sono spenti, quindi non vi è alcun inquinamento né acustico né atmosferico, rispetto alle grate dei parcheggi a rampe che inquinano gli spazi in superficie (marciapiedi, parchi giochi per bambini, aiuole).
Il costo a posto macchina è competitivo grazie al miglior sfruttamento dello spazio e a inferiori costi di struttura.
Minore impiego di manodopera nella gestione in quanto non è necessaria la guardiania.
Minori oneri assicurativi per incendio, furto e responsabilità civile.
Esclusa la presenza umana all’interno dell’autosilo, quindi nessun pericolo alle persone o di furti e danneggiamenti alle autovetture e ai beni che si trovano a bordo.
Minori possibilità di incendio, che normalmente è causato dai ritorni di fiamma delle autovetture. Questo dà vantaggi per le auto a gpl (non consentite negli attuali parcheggi a rampe) ed in futuro ad idrogeno.
Tutte le sicurezze previste per legge sono comprese nel sistema. In caso di black-out è prevista un’alimentazione di emergenza. Può essere previsto un centro di controllo remoto, eventualmente per più parcheggi, come è stato fatto a Cesena.
Funzionamento completamente automatico, con utilizzo di scheda magnetica per i residenti, a tutte le ore del giorno e della notte.
Possibilità della completa automazione della riscossione del pedaggio per i parcheggi pubblici.
Segnalazione continua dei posti occupati, quindi migliore utilizzo dei parcheggi misti (pubblico e residenti) e possibilità di gestione telematica con prenotazione a distanza del posto auto.
Maggiore comodità e velocità del deposito e prelievo di un’auto: la ricerca di un posto auto libero e il tragitto pedonale da e per l’uscita di un parcheggio tradizionale durano più di un ciclo medio di un parcheggio meccanizzato (da 1 a 2 minuti).
L’impianto può essere dimensionato anche per flussi elevatissimi (es. un’auto ogni 10 secondi).
Comunque l’esperienza dei parcheggi per residenti e a rotazione è che i flussi di partenza ed arrivo delle auto non sono mai concentrati in periodi di tempo ristretti.
I locali di consegna delle autovetture in superficie sono equivalenti come dimensioni ai locali per le scale e gli ascensori dei parcheggi a rampe e possono essere mascherati con piante. In alcuni casi i locali possono non essere necessari.
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Tradizionale |
Meccanizzato |
COSTRUZIONE |
|
|
Opere civili |
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|
Diaframmi |
20 |
15 |
Scavi |
10 |
7 |
Opere in cemento armato |
43 |
32 |
Finiture |
15 |
6 |
Impianti |
|
|
Illuminazione, antincendio, ascensori, controllo accessi |
12 |
8 |
Sistema movimentazione auto |
|
25 |
Totale |
100 |
93 |
|
|
|
GESTIONE |
|
|
Personale |
70 |
50 |
Elettricità |
18 |
14 |
Manutenzione (*) |
3 |
12 |
Pulizie |
3 |
1 |
Assicurazioni |
6 |
4 |
Totale |
100 |
81 |
(*) Sono previsti 25 controlli annui di manutenzione per l’impianto meccanizzato.
Vi è pertanto un risparmio sia nei costi di costruzione (7 %) sia in quelli di gestione (19%).
Il Comune di Milano è sempre stato molto ostile ai parcheggi meccanizzati.
Nei bandi sono stai penalizzati con un correttivo del 17% sui prezzi medi di assegnazione, per renderli confrontabili con i parcheggi tradizionali.
Nel prossimo bando il Comune li vuole addirittura eliminare con le seguenti motivazioni:
· costano di più rispetto agli altri
· il pubblico non li vuole perché vuole utilizzare i box anche come cantine e per il ricovero di biciclette e moto
· i tempi di consegna e di attesa sono eccessivi e quindi, se i posti auto sono più di 100, è richiesta una rampa e il caricamento delle autovetture deve essere al piano sotterraneo per evitare code
· i guasti sono troppo frequenti e la manutenzione eccessiva
· la durata degli impianti non supera i 30 anni e quindi è troppo breve rispetto alla durata di 90 anni della concessione (tuttavia per i progetti in project financing la durata è di 30 anni)
Noi riteniamo che:
Vi è il sospetto che il Comune di Milano voglia proteggere un giro di affari di 500 milioni di euro fatto da imprese che sanno fare esclusivamente lavori edili e di movimento terra.
I parcheggi meccanizzati danno lavoro a consorzi tra imprese edili e imprese meccaniche, ancora da costituire.
Se nel confronto dei costi vengono anche inseriti i vantaggi dovuti al minore spazio occupato a parità di auto (dal 30 al 50%), alla salvaguardia del verde pubblico, alla diminuzione della durata dei cantieri, al minore inquinamento, alla maggiore sicurezza, la bilancia pende chiaramente a favore dei parcheggi meccanizzati.
Sia in Piazza Bernini che in Piazzale Libia i comitati anti-parcheggi hanno proposto localizzazioni alternative con parcheggi meccanizzati, rifiutate dal Comune di Milano.
In Piazza Oberdan la MM ha proposto inizialmente un parcheggio meccanizzato, sostituito dal Comune con un parcheggio a rampe di dimensioni doppie a parità di posti auto. Gli abitanti e il Consiglio di Zona 3 hanno chiesto di ritornare alla proposta iniziale.
In via Bazzini l’Ufficio Parcheggi ha convinto il Consiglio di Zona 3 ad accettare un parcheggio sotto un parco giochi sostenendo che sarebbe stato realizzato un parcheggio meccanizzato per evitare l’inquinamento, mentre poi il vincitore del bando ha proposto un parcheggio a rampe.