Mi sono arresa dopo diversi tentativi di contattarla
telefonicamente. Quindi le scrivo a seguito dell’articolo apparso sul “
Corriere della sera” di sabato 3 giugno .
Non voglio assolutamente dilungarmi in
considerazioni sulla sua analisi della figura
e dell’operato dell ‘ex Sindaco Dott. Albertini, molto personali e direi
non condivise da tutti i cittadini di Milano.
Ciò che mi ha indignato è come appaiono attraverso
le sue parole le molte persone che
partecipano e collaborano alle attività promosse dai Comitati che in questi anni hanno cercato di far
sentire la propria voce nel silenzio di Milano.
Sono riportate alcune frasi, oscure, sul tema parcheggi pronunciate dal Dott. Albertini nell’intervista oggetto dell’articolo, frasi che possono
essere soggette a varie interpretazioni. “Poche migliaia di comitati” così inizia
il quadro presentato,” difendono i box”
, certo noi difendiamo i box se costruiti in aree appropriate , se
effettivamente necessari e contrastiamo tutti quei parcheggi che sono
attrattori di traffico nelle zone centrali di Milano , ma probabilmente diverso
era il senso che lei voleva attribuire a queste parole, e se ci sono poche migliaia di Comitati, decine di migliaia sono le persone che in
modo più o meno esposto e conosciuto ne
condividono obiettivi, azioni e proposte
sui temi che riguardano la città. Persone che dedicano tempo ed
energie a tutelare il diritto ad esprimersi su ciò che avviene o è programmato per la città e che non hanno
attrattive economiche , né di potere .
La successiva frase sibillina “ le firme sui documenti alla Darsena non corrispondevano” cosa significa? Abbiamo falsificato dei documenti e quali? Abbiamo inventato dei cittadini che firmavano le nostre petizioni? Lei non ha specificato a quali documenti si riferisse l’ex Sindaco. Abbiamo trascorso giornate a raccogliere firme per la petizione contro il parcheggio in Darsena da tutti coloro che ritenevano “indegna” la proposta di inserire un parcheggio a rotazione nel sottosuolo di questo bacino , monumento idraulico ricco di reperti storici; erano residenti del quartiere , cittadini di Milano , turisti italiani e stranieri, stupiti che un’ opera idraulica di così grande valore potesse essere oggetto di tali proposte.
Credo che compito di un giornalista sia essere
preciso e documentato. Siamo paragonati a “nomadi” che si spostano da un
parcheggio all’altro, un unico comitato che si trasforma? No, siamo tanti e
diversi Comitati che hanno il pregio del valore della solidarietà per obiettivi
comuni : la difesa dalla speculazione dei quartieri e del territorio in cui
vivono e lavorano, la difesa del verde, la difesa dei monumenti storici e della
cultura della nostra città, la difesa del diritto d’espressione e di partecipazione .
Mi ha meravigliato che non abbia sentito il dovere
di ascoltare la controparte. Non abbiamo avuto la possibilità e il piacere di
controbattere le parole e le opinioni del Dott. Albertini. Entrambi i Candidati
Sindaco, da noi contattati, si sono
espressi in termini dubitativi sulla reale necessità di tutti questi parcheggi contestati, inseriti in aree pregiate .
Il dubbio di forti interessi speculativi più volte ci ha sfiorato. Crediamo in
un diverso modo di comunicare e dialogare con la città e le chiediamo una
precisazione e una rettifica di quanto da lei affermato o riportato.
Questa lettera sarà inviata ai diversi comitati che hanno partecipato
alle lotte contro questi scempi urbanistici della nostra città e a tutti
coloro, cittadini , tecnici , consiglieri, politici, donne e uomini
di cultura , giornalisti che hanno aderito alle nostre iniziative.
Cordiali saluti
Gabriella Valassina ( Comitati dei Navigli)