Ho preparato questo programma per la mia candidatura alle Primarie per il Sindaco dell’Unione, ma mantiene la sua validità per la mia candidatura in Consiglio Comunale e nei Consigli di Zona 3 e 8 come linea guida del mio operato
Una città più vivibile per i suoi
abitanti
La partecipazione e la gestione del
territorio
Programmi Integrati di Intervento
Recupero delle aree ferroviarie
dismesse
Riscaldamento e raffreddamento
degli edifici
Raccolta differenziata e
smaltimento rifiuti
Bilancio e dismissioni dei beni
comunali
La vista delle
vostre città fa male agli occhi dell'uomo rosso.
Non esiste un posto tranquillo nella città dell'uomo. Non esiste un luogo per
udire le gemme schiudersi in primavera o ascoltare il fruscio delle ali di un
insetto. Sembra che il rumore offenda solo le orecchie.
E che gusto c'è a vivere se l'uomo non può ascoltare il suono dolce del vento o
il fruscio delle fronde del pino profumato?
L’aria è preziosa per l'uomo rosso, giacché tutte le cose respirano la stessa
aria. L’uomo bianco non sembra far caso all'aria che respira.
Contaminate il
vostro letto ed una notte vi troverete soffocati dai vostri rifiuti. Dov'è
finito il bosco? E scomparso. Dov'è finita l’aquila? E’ scomparsa.
E’ la fine della vita e l'inizio della sopravvivenza.
Le scelte fatte dalla attuale giunta comunale hanno sempre favorito gli interessi “forti” contro quelli degli abitanti. Questi hanno reagito spesso creando comitati e associazioni per la difesa dei propri interessi ma anche degli interessi comuni dei cittadini.
La grande quantità di persone che utilizzano i servizi di Milano per lavoro o studio senza abitarci porta a un peggioramento della qualità di vita di chi abita ancora in città, favorendo l’ulteriore esodo verso i comuni esterni, vicini e lontani. Questa tendenza alla fuga dalla città va contrastata se non si vuole che Milano diventi solo un luogo di lavoro di giorno ed un luogo di divertimento la notte.
Va rinforzato l’attaccamento delle persone ai luoghi in cui abitano coinvolgendoli nelle decisioni che li riguardano e dando loro la possibilità di riappropriarsi del territorio fisicamente e sentimentalmente.
La dimensione di Milano è troppo limitata per poter risolvere tutti i problemi dell’ambiente e del traffico. Tuttavia Milano può diventare un modello a livello europeo di gestione di questi problemi, in accordo con l’area metropolitana.
Lo slogan di “Milano città europea” ha poco significato se non ci si confronta con le realtà europee che curano più di noi la democrazia, la partecipazione, l’ambiente.
Il mio programma parte dalle esigenze espresse in questi anni a livello di base da una grande quantità di residenti che si ritrovano nei comitati, associazioni, consigli di zona per discutere dei loro problemi e portare avanti delle battaglie per risolverli.
Vorrei sviluppare tutti gli strumenti per consentire una partecipazione diretta dei residenti alle decisioni che li riguardano, in particolare nella gestione del territorio, dell’edilizia, dell’ambiente e del traffico.
Utilizzando internet è possibile fornire informazioni adeguate sui progetti tramite modelli e rendering virtuali e gestire la raccolta delle opinioni tramite referendum, sondaggi, forum.
I progetti di trasformazione del territorio saranno sottoposti sistematicamente ad audizioni e votazioni a livello locale prima della loro adozione. I consigli di zona, che diventeranno delle municipalità, saranno coinvolti in tutto l’iter dei progetti a livello tecnico tramite tavoli di lavoro aperti a tutti i cittadini interessati.
Saranno studiate le migliori esperienze europee su questo tema e si proporranno soluzioni di avanguardia per favorire la partecipazione e la negoziazione in caso di conflitti tra i vari attori.
In ogni consiglio di zona sarà creato un Ufficio Rapporti con il Pubblico a cui potranno rivolgersi i residenti per avere informazioni sulle pratiche e le delibere comunali.
Sarà rinforzata la gestione pubblica del territorio contro la tendenza a trattare con i proprietari dei terreni su ogni intervento.
Verrà steso un nuovo Piano Regolatore che limiterà gli effetti della speculazione fondiaria e manterrà la divisione in zone funzionali del territorio comunale.
Sarà contrastata la tendenza ad aumentare la densità delle costruzioni e la loro altezza.
Si darà la priorità al recupero degli edifici esistenti rispetto alla costruzione di nuovi e non si incentiverà l’aumento del numero degli abitanti.
I progetti avviati dalla attuale giunta sulle aree industriali dismesse verranno verificati, i progetti non ancora approvati verranno profondamente rivisti, come il Polo Urbano della Fiera e l’area Garibaldi-Repubblica, con una drastica diminuzione delle volumetrie edificabili a favore del verde.
Il recupero dei sottotetti sarà limitato agli interventi di minore impatto sull’estetica degli edifici e che non toccano diritti di terzi. Verranno definite le zone e le tipologie di edifici su cui sarà consentito, sulla base della nuova legge regionale in via di approvazione.
Dovrà essere rivisto l’accordo di programma tra Comune, Provincia e Regione in modo dal salvare il Bosco di Gioia e ricollocare il nuovo polo regionale nell’area delle ex Varesine. La volumetria qui prevista potrà essere ricollocata lungo via Restelli. In alternativa dovrà essere eliminato uno degli edifici a serpentone. La Stecca degli Artigiani e i giardini di via Confalonieri saranno salvati dalle ruspe: gli edifici previsti in questo terreno saranno costruiti sulla Lunetta, dove erano inizialmente previsti. Non sarà costruito il nuovo centro commerciale né le nuove strade di collegamento di via Volturno con via Don Sturzo e via Melchiorre Goia.
I palazzi della città della moda saranno abbassati di altezza in quanto creano una barriera visiva tra il quartiere di Porta Garibaldi e la parte nord di Milano. Verrà restituita la centralità dei percorsi attraverso il nuovo parco, sottratti dalla Città della Moda con la sua piazza e zona pedonale.
Dovranno essere ridotte le volumetrie e rivisto interamente il progetto, ispirandosi al progetto di Renzo Piano, che è il preferito da parte della popolazione del quartiere.
E’ necessario che il verde sia reso fruibile non solo ai nuovi abitanti ma anche a quelli che abitano intorno. Nel progetto approvato è racchiuso tra le case e le torri.
La riduzione delle volumetrie è possibile perché alla Fondazione Fiera sono necessari per il polo esterno meno fondi di quanto incassato da Citylife con lo sfruttamento intensivo dell’area.
Gli standard urbanistici dovranno essere trovati nell’ambito dell’intervento senza ricorrere alla monetizzazione, che poi viene utilizzata per le spese correnti.
Le aree a verde andranno realizzate prima della costruzione degli edifici e non dovranno essere realizzate solo in aree di risulta vicino a strade e linee ferroviarie. Dovranno essere opportunamente schermate dalle grandi strade e tangenziali.
Il progetto di ristrutturazione dovrà essere radicalmente cambiato per migliorare l’accesso ai treni e le funzionalità della stazione e per salvaguardare gli spazi interni di dimensione monumentale dai troppi soppalchi.
La stazione dovrà ospitare strutture di qualità senza diventare un centro commerciale, i negozi dovranno essere studiati in funzione delle esigenze dei viaggiatori.
Il Sindaco Albertini vorrebbe applicare al recupero degli scali ferroviari Farini, Porta Romana e Porta Genova lo stesso metodo applicato alla Fiera: tanto cemento e poco verde. Questa è l’ultima occasione per creare dei nuovi parchi in zone semi-centrali di Milano e non va assolutamente perduta. Negli ex-scali ferroviari si potranno costruire poche case di edilizia economico-popolare o per gli studenti per calmierare il costo delle abitazioni e il resto dovrà essere trasformato in aree verdi.
Si potranno così creare dei corridoi verdi (greenways) tra l’esterno di Milano e il centro per migliorare la qualità dell’aria e abbassare la temperatura d’estate.
I costi dell’ammodernamento della rete ferroviaria intorno a Milano non possono essere sostenuti a scapito della qualità di vita dei milanesi.
Verranno conservate e aumentate le aree verdi esistenti. L’aumento del verde, che la giunta attuale non calcola correttamente includendo aiuole spartitraffico, giardini delle scuole, verde lungo le tangenziali ecc, valorizza la città aumentandone la vivibilità e gli immobili privati.
Verrà piantato un albero per ogni nuovo nato dove è possibile lungo le strade, in modo da diminuire la temperatura estiva ed aumentare la quantità di ossigeno, che scarseggia e provoca un senso di soffocamento.
Milano diventerà una città giardino, ed a questo si affiancherà la riapertura, se possibile, di navigli, canali e corsi d’acqua ricoperti nell’ultimo secolo. Sarà aumentato il numero delle fontane per rinfrescare la città l’estate.
Milano deve ritornare ad essere una delle più belle città d’Europa come ai tempi di Stendhal.
Sarà controllato sia il taglio degli alberi nei giardini privati che quello nelle aree pubbliche da parte delle società che gestiscono l’appalto della manutenzione del verde.
Sarà incentivata l’adozione del verde da parte di aziende, condominii e singole persone.
Nelle aree a verde privato non sarà consentita la costruzione di nuovi edifici se non aprendo al pubblico parte del giardino (ad es. in via Kramer).
I giardini e parchi gioco di quartiere saranno migliorati e oggetto di attente cure di manutenzione. Il traffico intorno sarà limitato per diminuire l’inquinamento. Verranno aumentati i controlli sulle ditte partecipanti all’appalto Global Service di manutenzione del verde e ne saranno riviste le clausole.
Verrà ampliata la collaborazione tra il Comune e le associazioni ambientaliste per la gestione dei parchi di cintura, seguendo l’esempio del Bosco in Città.
Verranno conservate e valorizzate le aree agricole, favorendo la fruibilità da parte del pubblico di alcune zone con percorsi pedonali e piste ciclabili. Le cascine potranno ospitare attività di agriturismo aprendole al pubblico. Non verranno dati indici di edificabilità a queste aree che ne consentano la perequazione. Eventuali aree a standard non recuperate nel centro di Milano potranno essere cedute al Comune nel Parco Sud in modo da garantire il proseguimento dell’attività agricola.
Non verranno accettati Programmi Integrati di Intervento che trasformino le aree agricole in parchi al servizio dei nuovi insediamenti (es. Parco del Ticinello).
Il Comune incentiverà le iniziative agricole di tipo biologico e bio-dimanico, bandendo l’utilizzo di sementi Ogm.
L’arredo urbano sarà particolarmente curato, trovando standard uniformi per la realizzazione degli arredi, chiedendo il parere della popolazione. Saranno eliminati i pali inutili installati dalle varie imprese. Sarà favorito il verde rispetto alle distese di pietra oggi così diffuse nei progetti. Anche il tema dell’acqua e delle fontane sarà un elemento importante, insieme alla riapertura di navigli e rogge. La realizzazione delle piste ciclabili sarà l’occasione per riordinare l’arredo delle strade e piazze. Ci si ispirerà alle realizzazioni effettuate all’estero.
Saranno creati cunicoli tecnologici in cui tutte le imprese collocheranno i loro cavi, eliminando la necessità scavare lungo i marciapiedi per ogni lavoro.
Il Regolamento Edilizio sarà rivisto per controllare meglio gli interventi e migliorare la loro qualità dal punto di vista della bio-architettura. Gli edifici dovranno costare di meno in fase di esercizio e dovranno contribuire agli obiettivi di riduzione dell’inquinamento a livello locale.
Saranno favorite tutte le tecniche che aumentano l’isolamento, risparmiano energia e diminuiscono la produzione di calore all’esterno, tenendo conto che il riscaldamento è una grande fonte di inquinamento e di gas serra. Saranno incentivati i pannelli solari fotovoltaici e termici e i tetti verdi che diminuiscono la temperatura della città l’estate.
Gli interventi edilizi saranno adeguatamente pubblicizzati secondo il modello svizzero (pali delimitatori degli interventi) e i vicini potranno intervenire nel procedimento. Le D.I.A. saranno esaminate a livello di zona.
Le Commissioni Edilizie centrali e di zona saranno rinforzate e lavoreranno in modo sinergico tra loro e con la Soprintendenza ai Beni Architettonici e il Paesaggio per favorire la qualità degli edifici. Le zone a vincolo ambientale saranno strettamente tutelate e aumentate.
Sarà aumentata l’ICI sugli appartamenti sfitti in modo da favorire il pieno utilizzo del patrimonio edilizio esistente e risparmiare il consumo del territorio e verrà differenziata l’ICI sulla base del numero degli appartamenti posseduti.
Sarà resa obbligatoria la conversione degli impianti a gasolio in impianti a gas metano. Negli edifici nuovi sarà reso obbligatorio un maggiore isolamento termico, senza vantaggi volumetrici. Il maggior costo degli edifici sarà compensato negli anni da un minor costo del riscaldamento e raffreddamento. Per quest’ultimo sarà favorito l’utilizzo dell’acqua di prima falda.
Queste trasformazioni saranno attuate prima di tutto negli edifici di proprietà comunale.
Si favorirà un significativo spostamento del traffico dalle automobili, moto e motorini verso i mezzi pubblici e le biciclette.
Il traffico proveniente dall’esterno della città sarà fermato con parcheggi di corrispondenza gratuiti e custoditi. Chi vorrà comunque entrare in città in automobile dovrà pagare un pedaggio commisurato alla dimensione dell’automobile, all’inquinamento prodotto, al numero dei passeggeri a bordo. Il pedaggio dovrà coinvolgere con prezzi differenziati anche i comuni di prima cintura intorno a Milano.
Non verranno realizzati altri parcheggi a rotazione nel centro della città per non favorire l’utilizzo delle automobili. In particolare non verrà realizzato il parcheggio sotto la Darsena che favorisce la trasformazione di quest’area in “divertimentificio”.
Per i parcheggi per residenti verranno favoriti quelli costruiti nei cortili delle case e quelli meccanizzati in area pubblica di piccole dimensioni, con cantieri piccoli e di breve durata. I parcheggi dovranno stare ad opportuna distanza dagli alberi e dovranno offrire forti garanzie contro danni agli edifici circostanti.
Il costo dei parcheggi privati a rotazione sarà calmierato in modo da ottenerne il massimo utilizzo.
Saranno sviluppate le iniziative di car sharing appena avviate, di car pooling mentre i mobility manager delle aziende diventeranno obbligatori e dovranno attivarsi per organizzare l’accesso dei dipendenti ai posti di lavoro diminuendo l’uso dell’auto e per sviluppare il telelavoro.
Saranno sviluppati i radiobus e i taxi collettivi.
La mobilità ciclabile avrà un forte impulso grazie a un programma di piste ciclabili delimitate e tracciate sull’asfalto, la possibilità di caricare le biciclette sugli autobus e nel metrò, un’offerta di biciclette a noleggio e con la formula del bikesharing (come in altre città italiane) nei parcheggi di corrispondenza, nelle stazioni ferroviarie e metrò, isole ambientali con limite di velocità a trenta chilometri all’ora, l’accompagnamento degli alunni a scuola in bicicletta.
Ho aderito all’appello di Ciclobby:A Milano si deve fare di più, molto di più, per sostenere la circolazione delle biciclette.
Le isole pedonali saranno aumentate e migliorate, tenendo comunque conto delle esigenze degli abitanti nell’arredo urbano e parcheggi.
Sarà estesa la disciplina della sosta con le strisce gialle e blu a tutta l’area compresa entro la circonvallazione esterna e saranno intensificati i controlli sulla sosta irregolare.
Non verranno costruite gallerie sotterranee per auto sotto la città (a meno che non permettano di estendere le aree a verde come sotto i Bastioni di Porta Venezia) mentre saranno sviluppate le linee metropolitane, con denaro pubblico o con project financing.
Non verrà costruita la Strada Interquartiere Nord (che ha sostituito la Gronda Nord) in quanto favorisce l’attraversamento dell’area nord di Milano da parte di auto e mezzi pesanti con aumento del traffico, del rumore e dell’inquinamento. Al posto della Strada Interquartiere Nord sarà previsto un parco lineare con metrotramvia e pista ciclabile secondo il progetto alternativo preparato dal Politecnico di Milano.
Sarà attentamente monitorato l’inquinamento dell’aria e saranno attuati sistematici blocchi del traffico per tenerlo sotto controllo.
Saranno incentivati i programmi di educazione ambientale nelle scuole per cambiare lo stile di vita dei milanesi. Per il trasporto degli studenti a scuola, verrà incentivato l’utilizzo della bicicletta anche con iniziative di accompagnamento casa-scuola.
Sarà reso obbligatorio l’utilizzo di filtri su motori diesel e sarà incentivato l’utilizzo del carburante bio-diesel.
Non verrà chiesta una proroga dei poteri commissariali del sindaco sul traffico e parcheggi.
Verranno potenziate le linee metropolitane in senso circolare anziché radiale come quelle attuali con l’obiettivo di diffondere i servizi e le aziende dal centro verso la periferia.
Verranno favoriti i mezzi elettrici su quelli a motore.
I mezzi pubblici saranno favoriti con corsie riservate e semafori intelligenti in modo da migliorare il servizio, sul modello di Zurigo. Verrà aumentato il numero dei mezzi e migliorata la manutenzione.
Le tariffe verranno calmierate per incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici, con la possibilità di renderli gratuiti ai minori di 18 anni, seguendo l’esempio di Londra.
Verranno sviluppati i servizi di taxi collettivo per aumentare la condivisione dei mezzi sui percorsi principali.
Verrà lanciato un collegamento su acqua lungo il Naviglio grande e il Naviglio pavese ripristinando la loro navigabilità.
Verranno estese le linee verso i comuni di prima e seconda cintura per servire meglio coloro che vi risiedono e lavorano in città, tramite accordi con questi comuni e la provincia.
Si attuerà un programma che porti ad azzerare i rifiuti nel medio periodo.
Sarà organizzata la raccolta dell’umido in tutta la città e non sarà potenziato l’inceneritore di Silla 1 e 2 , rispettando i patti con gli abitanti ed i comuni confinanti. Sarà aumentato il compostaggio.
Sarà varato un sistema tariffario di pagamento della tassa rifiuti in funzione dei rifiuti solidi urbani conferiti all’AMSA a livello condominiale. Saranno eliminate le campane per rifiuti nelle strade, sostituite con cassonetti nei cortili.
Verrà incentivata la diminuzione degli imballaggi nella grande distribuzione.
Sarà organizzata la distribuzione di sporte della spesa riutilizzabili e verranno eliminate le buste di plastica inquinanti, sostituite con quelle biologiche.
Per l’inquinamento atmosferico si agirà con gli interventi sopra esposti sul traffico e sul riscaldamento degli edifici.
Se il monitoraggio dell’aria, che sarà migliorato, dovesse indicare il superamento dei limiti massimi, si solleciterà la regione ad istituire il blocco del traffico, anche durante la settimana.
Per l’inquinamento acustico è necessario adottare un piano di azzonamento acustico del territorio comunale che specifichi il livello di rumore massimo nelle varie zone e le iniziative di riduzione.
Andrà controllato e ridotto in particolare il rumore generato dalle attività ricreative nelle ore notturne.
Per l’inquinamento elettromagnetico è necessario interrare gli elettrodotti e adottare un piano regolatore delle antenne con installazione di piccole antenne sui pali della luce e sui semafori. Andranno rimosse le antenne esistenti localizzate in aree sensibili (scuole, ospedali, residenze).
I consigli di zona verranno trasformati in municipalità come nelle altre grandi città italiana e verranno loro dati deleghe, poteri, risorse umane e finanziarie.
Le Municipalità verranno consultate in tutte le decisioni significative per la città e saranno il centro organizzativo delle iniziative di partecipazione dei cittadini, ad esempio il bilancio partecipato, l’Agenda 21 e i piani urbanistici.
In attesa del varo della città metropolitana le decisioni in materia di ambiente, urbanistica e mobilità verranno prese in stretto accordo con la Provincia di Milano. Un maggiore decentramento faciliterà la delocalizzazione sul territorio delle funzioni attualmente concentrate in centro e un alleggerimento della pressione del traffico sul centro di Milano.
Nella definizione della città metropolitana chiederò la creazione di una circondario di Milano che raccolga le Municipalità e che consenta di raggruppare servizi tecnici comuni.
Sarà fermata la vendita delle case di proprietà comunale e saranno assegnati gli appartamenti degli edifici di via Cicco Simonetta e via Cesariano. Sarà annullata, se possibiel, la vendita del palazzo di piazzale Dateo.
In tutti i Programmi Integrati di Intervento sarà prevista una quota rilevante di case di edilizia pubblica e convenzionata.
Non saranno costruite case popolari in aree destinate a verde pubblico.
Saranno favorite le iniziative sorte dei quartieri di case popolari per migliorare la loro vivibilità (Calvairate-Molise, Ponte Lambro) con la partecipazione degli abitanti.
Le case per gli studenti non saranno costruite in aree destinate a verde pubblico o aree agricole o Parco Sud ma nelle aree dismesse.
Nell’area
milanese la popolazione diventa sempre più anziana: il 33% delle famiglie di
Milano è composta da un solo componente e per di più anziano. Il Comune proporrà:
-l’istituzione, in via
sperimentale, di un modello di welfare di comunità, attraverso il quale,
grazie al concorso tra Comune e forze civiche (banche, fondazioni, associazioni
eccetera), si possa costituire un fondo in grado di sostenere le azioni a
favore degli anziani non autosufficienti;
-la costituzione di un Consiglio degli anziani, un senato metropolitano;
-l’istituzione di un servizio di call center
attraverso il quale operatori specializzati possano raggiungere quotidianamente
gli anziani non autosufficienti;
-la creazione di un nuovo
rapporto tra anziani e giovani presenti sul nostro territorio per motivi di
studio: un giovane e un anziano possono
condividere così la loro vita, traendone un reciproco beneficio. Compagnia e
sostegno per gli anziani, e una soluzione abitativa conveniente per i giovani;
-il sostegno delle iniziative presenti sul territorio
dirette a creare spazi ricreativi e ludici per gli anziani: centri
anziani, università della terza età, corsi di ginnastica e di musica. Spazi
gestiti dagli anziani in autonomia, che il Comune deve sostenere e mettere in
rete;
-un progetto per il tempo
libero di nonni e nipoti; convenzioni con cinema e teatri che preveda la
possibilità di assistere agli spettacoli a prezzi ridotti per gli anziani
“nonni” che accompagnano i nipoti;
-la stipula di una convenzione
con le associazioni di categoria dei taxisti, che preveda la creazioni di
carnet di buoni taxi a tariffe scontate da offrire agli anziani che potrebbero
così spostarsi più liberamente;
-agevolazioni agli anziani
che hanno un animale in casa, seguendo gli esiti degli studi clinici sui
benefici che tale convivenza porta: veterinario Asl gratuito, una persona che
accudisca l’animale e lo porti fuori (se è un cane) quando l’anziano è
ammalato, dispense da alcuni obblighi, quando questo comporta disagi o pericoli
per l’anziano, come tenere il cane al guinzaglio.
Nella società della complessità e della precarietà non è pensabile che il processo di crescita all’età adulta sia delegabile alla sola famiglia. Le istituzioni devono quindi essere protagoniste nel creare opportunità e sostenere le giovani generazioni nella loro conquista dell’indipendenza e nell’affermazione delle loro capacità.
Il Comune avvierà le seguenti iniziative:
Carta giovani Occorre creare la Carta giovani, gratuita e che consentirà di poter usufruire di condizioni particolari per i trasporti, i servizi culturali del Comune e di altri enti pubblici e privati e per l’acquisto di beni e servizi.
Agenzia per la Casa.
Occorre aiutare i giovani milanesi a rendersi autonomi, a partire dalla
possibilità di vivere autonomamente. Considerati i costi di affitto delle
abitazioni, occorre dar vita a una Agenzia
per la Casa, di concerto con le aziende per il diritto allo studio, in
grado di facilitare l’incontro tra domanda e offerta di alloggi per i contratti
concordati e favorendo contratti tipo, per studenti universitari. Proponiamo di
estendere tale possibilità anche ai giovani lavoratori milanesi parasubordinati
under 35 e alle giovani coppie.
Garanzia prestiti e mutui per i giovani. Vorrei istituire un progetto per il
prestito agevolato a giovani milanesi studenti e lavoratori. Un prestito da 5 a
20 mila euro per un periodo di tempo compreso tra 10 e 15 anni: fino a 3 per
ricevere il denaro, un anno ponte per cercare lavoro e 8 anni per la
restituzione con interesse a tasso fisso. La garanzia verrà dal Comune. Allo
stesso modo si può ipotizzare di istituire un fondo di garanzia per i mutui per la prima casa stipulati da giovani al
di sotto dei 35 anni.
Attivare la Consulta dei giovani. Propongo la creazione della Consulta dei giovani, quale organismo permanente di proposizione e di consultazione del comune di Milano sulle tematiche inerenti la condizione giovanile. Dell'assemblea della Consulta potranno fare parte i rappresentanti delle associazioni giovanili di tutto il territorio milanese che ne facciano richiesta e che rispondano ad alcuni requisiti specificati in un apposito regolamento. Le finalità principali della Consulta saranno: favorire il raccordo tra i gruppi giovanili espressione della variegata realtà giovanile e le istituzioni, contribuendo in particolare alla elaborazione degli atti che incidono sulla condizione di vita e di lavoro dei giovani; proporre progetti, ricerche, incontri e dibattiti sui temi attinenti la condizione giovanile a Milano.
Sportello virtuale. Propongo la creazione di un portale dedicato ai giovani, quale interfaccia tra il Comune e i giovani che lo abitano, allo scopo di favorire la conoscenza delle attività e dei servizi del Comune da un lato e dei bisogni, delle necessità, delle aspirazioni e delle condizioni di vita dei giovani dall'altro.
Le comunità straniere sono una delle ricchezze della nostra città. Verranno ampliate le possibilità di integrazione da una parte e di mantenimento delle specificità dall’altra, con un equilibrio che consenta di affrontare il problema del terrorismo, che è anche il risultato dell’emarginazione sociale.
Verrà contrastata la creazione di ghetti etnici e verrà favorita la convivenza tra italiani e stranieri nel rispetto dei diritti e doveri di ognuno. Ad esempio nel cosiddetto “quartiere cinese” della zona Sarpi le strade non potranno essere occupate da merci di ogni genere.
Il problema dei nomadi verrà affrontato dando loro la possibilità di svolgere attività legali come l’artigianato e l’intrattenimento musicale, inserendo i bambini nelle scuole italiane e combattendo le attività illegali. I campi nomadi dovranno essere regolamentati.
Verrà favorita per tutti la possibilità di esercitare la propria religione in locali idonei.
Sarà favorita l’integrazione delle nuove generazioni di immigrati nella società italiana tramite la scuola pubblica ma sarà consentita la creazione di scuole parificate in cui la lingua e cultura dei paesi di origine possa essere conservata senza fondamentalismi.
Verrà data la possibilità di votare e di essere eletti nelle elezioni amministrative.
Milano dovrà diventare un laboratorio per la ricerca di soluzioni in questo ambito, confrontandosi con le altre città europee.
Aderisco al programma “Voto Anch’Io” e in particolare mi impegno a:
-promuovere il 10 dicembre come giornata nazionale per i diritti (anche) animali,
-prevenire il randagismo e migliorare la convivenza con i cani potenziando le aree verdi per il loro libero movimento, distribuendo le palette per la raccolta delle deiezioni canine, garantendo la fuibilità di utilizzo dei mezzi pubblici,
-agevolare gli anziani che hanno un animale in casa,
-difendere le colonie feline,
-stabilire una corretta convivenza con gli animali,
-vietare caccia e pesca su tutto il territorio comunale,
-identificare sistemi per il contenimento dei piccioni, ad esempio con mangime trattato con antifecondativi,
-vietare spettacoli con animali,
-promuovere l’alternativa vegetariana e l’utilizzo di alimenti biologici nelle mense comunali e scolastiche,
-vietare la sperimentazione su animali,
-controllare il rispetto delle normative sul commercio e trasporto degli animali,
-vietare la macellazione senza stordimento preventivo.
La grande distribuzione sta desertificando la città con l’eliminzaione dei piccoli negozi che animano le vie di Milano. E’ necessario incentivare la piccola distribuzione, i negozi ecologici e equo-solidali, l’artigianato d’eccellenza tramite sgravi fiscali sulle tasse comunali, in modo che abbiano prezzi concorrenziali con quelli della grande distribuzione.
La grande distribuzione detta legge sul prezzo e la qualità dei prodotti, obbligando i produttori a renderli sempre più scadenti e inoltre aumentano la quantità dei rifiuti prodotti dagli imballaggi.
Il Comune deve preparare un piano commerciale verificando le collocazioni delle grandi superfici di vendita.
Nelle isole pedonali non vanno autorizzate medie e grandi strutture di vendita.
E’ necessario favorire le iniziative delle associazioni di via e le feste di quartiere.
I Programmi Integrati di Intervento, invece di prevedere strutture di grande distribuzione, dovranno incentivare la creazione di zone vivibili con negozi di quartiere.
I mercati rionali, che sono utili per calmierare i prezzi, devono essere compatibili con la vita dei residenti e gli alberi esistenti. Dovranno essere quindi regolamentati e controllati per mantenere un numero di bancarelle compatibili con il luogo dove sono collocati o dovranno essere collocti altrove.
Per i mercati che sono incompatibili con il verde deve essere prevista una diversa collocazione. Nelle fiere annuali, come quella degli O Bei O Bei, vanno previsti adeguati spazi per la vendita di oggetti etnici e artigianali.
Favorirò lo sviluppo del commercio di prodotti biologici, biodinamici e del commercio equo-solidale.
Verranno mantenute le coltivazioni in essere nelle poche aree agricole ancora in funzione intorno a Milano, con divieto della coltivazione di Organismi Modificati Geneticamente. Verranno pienamente rispettati i vincoli del Parco Sud Milano.
Verranno restaurate le cascine coinvolgendo i privati nella loro gestione e individuando destinazioni compatibili. La cascina Linterno verrà acquisita e restaurata in collaborazione con l’Associazione Amici della Cascina Linterno.
Milano è la città italiana con maggior numero di turisti stranieri, che arrivano per le fiere e il lavoro, e per questi il Comune non prevede una adeguata valorizzazione del potenziale economico molto importante per l'economia italiana in quanto il turismo degli stranieri porta da noi soldi prodotti all'estero che potrebbero venire spesi nel nostro territorio incrementando il PIL. Vanno rilanciato gli assessorati al turismo e alla cultura e allo sport in questo senso, anche per incentivare la visita delle mogli e dei figli.
La riapertura dei navigli, i parchi gioco, il verde, l'arredo urbano ecc. incentiveranno il turismo con maggior reddito sia per il Comune (le visite ai musei) che per tante categorie merceologiche (ristoranti, alberghi, negozi, ecc.).
I fondi a disposizione dovranno essere meglio distribuiti tra le varie iniziative. Va fermato il drenaggio delle risorse comunali da parte della Scala e del Teatro Arcimboldi. Per la Scala andranno aumentate le sponsorizzazioni private senza perdere il controllo pubblico, per il Teatro Arcimboldi andranno coinvolti enti pubblici, circoli ricreativi, centri sociali di Milano e Provincia per favorire il decentramento delle attività culturali dal centro storico.
Andrà riaperto al più presto il Teatro Lirico e ristrutturato il Teatro Puccini.
Andranno sponsorizzate le iniziative e le feste che aumentano la vivibilità della città contro la cultura televisiva che rinchiude le persone nel privato dei loro appartamenti.
Sarà favorita l’uscita di casa di coppie con figli piccoli con una struttura che procura baby sitter a prezzi calmierati.
Saranno sponsorizzate iniziative di musica etnica come la Festa della Musica e il Festival della Cascina Monluè.
Verrà dato spazio alla cultura delle numerose comunità straniere presenti a Milano, sia per le comunità stesse sia per condividerla con il resto degli abitanti.
Verranno aumentati i posti negli asili nidi comunali. Verrà accelerato il processo di rinnovamento degli edifici scolastici di proprietà del comune. Verranno favorite le iniziative di educazione ambientale promosse dai privati.
Nelle mense scolastiche verrà distribuito solo cibo biologico e verranno esclusi alimenti modificati geneticamente.
Verrà posta attenzione alla ristrutturazione dell’Istituto Feltrinelli d’accordo con il comitato locale.
Verranno aumentate e migliorate le strutture sportive di Milano. Non verranno collocate antenne per cellulari su queste strutture.
Verranno favorite tutte le iniziative collettive che creano un punto di ritrovo degli abitanti, come gare podistiche, cacce al tesoro, biciclettate.
D’accordo con la Provincia verrà potenziato l’Idroscalo come spazio sportivo e ricreativo dei milanesi. Sui canali e navigli riaperti verrà sviluppato il canottaggio e, se compatibile con la qualità dell’acqua, il nuoto. Il programma delle spiagge a Milano verrà collegato alla riapertura delle vie d’acqua.
La Maratona verrà svolta in una giornata di chiusura al traffico della città per non disturbare i maratoneti con i clackson delle auto bloccate nel traffico.
Non sono favorevole alla candidatura di Milano alle Olimpiadi perché ritengo che questo evento favorisca la speculazione e la costruzione di opere inutili e affrettate. Difficilmente si riesce a rendere le Olimpiadi compatibili con la tutela dell’ambiente, nonostante i migliori propositi. Sono ormai solo un sistema per fare grossi affari a spese della città. Le Olimpiadi non possono essere l’unico modo per costruire gli impianti sportivi necessari alla città.
Particolare attenzione sarà data alle gare di appalto, in cui saranno definiti tempi stretti di realizzazione indipendentemente dall’entità dell’appalto. In tal modo si assicurerà che le opere vengano svolte rapidamente senza creare eccessivi disagi agli abitanti.
I controlli e i collaudi a fine lavori avranno l’obiettivo di aumentare la qualità degli interventi.
Sarà curata la trasparenza degli appalti e saranno combattuti i cartelli tra le imprese e la corruzione dei funzionari pubblici.
Come nelle aziende la soddisfazione dei clienti passa attraverso la soddisfazione del personale, così a livello comunale i buoni rapporti tra amministrazione e cittadini dipendono dalla soddisfazione dei dipendenti comunali.
Verrà migliorata l’organizzazione del lavoro e adottati tutti i provvedimenti che possano migliorare la qualità del lavoro in accordo con le rappresentanze sindacali. E’ importante che i dipendenti comunali si sentano coinvolti nel miglioramento dei rapporti con gli abitanti.
Per individuare le aree di miglioramento verranno effettuate indagini sulla soddisfazione degli utenti e del personale seguendo le metodologie della “customer satisfaction”.
Verrà fermata la politica di esternalizzazione delle attività con conseguente cessione del personale a società esterne. Verranno ridotte le consulenze e valorizzate le professionalità interne all’amministrazione, con una adeguata strategia di formazione.
Verrà interrotta l’attuale politica di dismissioni dei beni comunali per far quadrare il bilancio.
Sono beni che ci hanno lasciato i nostri predecessori e che danno una rendita nel tempo.
Verrà comunque seguita una strategia di risparmio in tutte le aree dell’amministrazione e di controllo delle spese, rendendo trasparente ai contribuenti l’utilizzo delle imposte da loro versate.
Verrà sperimentato il bilancio partecipativo quale processo di partecipazione e decisionale sulle proposte di bilancio (in particolare, la parte delle spese di investimento destinate a priorità scelte dalla popolazione).
Verrà inoltre introdotto il bilancio sociale e il bilancio ambientale e verrà rilanciato il processo di Agenda 21 locale.
Verranno apportate le necessarie modifiche per la creazione delle Municipalità, per favorire la partecipazione dei residenti con audizioni e referendum, per istituire il bilancio partecipato, per allargare il diritto di voto attivo e passivo agli immigrati.
Il movimento della pace che si è dispiegato in questi ultimi anni chiede che si attivino politiche di pace: il Comune di Milano deve diventare riferimento e promotore di una cultura della pace, aderendo al Coordinamento nazionale degli enti locali per la Pace e assumere un ruolo importante nel Coordinamento provinciale milanese per la pace (“La pace in Comune”), istituito per volontà di Comuni e Associazioni, per educare alla pace e ai diritti umani, alla mondialità, alle differenze, alla solidarietà, alla tolleranza, alla nonviolenza, alla cooperazione, all’integrazione, all’accoglienza, alla condivisione, alla legalità, alla convivenza pacifica, al lavoro attivo contro la guerra. Deve dare avvio e sostegno ai rapporti di cooperazione e solidarietà nazionale e internazionale. Deve avviare e potenziare le relazioni di gemellaggio.
Si propone la creazione della Casa per la pace, come luogo di incontro e di promozione di una cultura della pace mediante iniziative di carattere culturale, educativo, di informazione.
La presenza a Milano di persone appartenenti a numerose religioni e gruppi etnici può favorire la ricerca della pace tra le comunità di origine.
Si intende operare perché il Comune, di concerto con le altre istituzioni pubbliche, diventi un punto di riferimento credibile per i cittadini milanesi in termini di presenza, presidio dei problemi e garanzia di sicurezza, favorendo anche l’attuazione di politiche sociali che evitino condizioni di marginalità e povertà che sono, allo stesso tempo, le più esposte a divenire vittime dei reati e quelle più esposte alle devianze.
Oltre ai vigili di quartiere verranno attivate collaborazioni con le comunità straniere per migliorare l’accoglienza dei nuovi immigrati e le loro condizioni di vita, in modo che non cadano in preda dei racket della malavita e del terrorismo.
Per il controllo della prostituzione sono favorevole alla creazione di eros center ma non alla prostituzione nei condomini o alla trasformazione di intere zone in quartieri a luci rosse, che creerebbe conflitti con i residenti e che è una soluzione abbandonata da altre città. Gli eros center potrebbero essere collocati lungo le grandi arterie di penetrazione in città.
Aderisco al manifesto
per Internet pubblico a Milano promosso da esponenti di spicco del mondo della
tecnologia, dell'economia, della cultura e dell'informazione che propone
l’utilizzo della rete elettrica di AEM per portare l’accesso gratuito a
internet in ogni appartamento e – senza fili – in ogni luogo aperto della
città. Dovrà solo essere verificato con attenzione il possibile impatto
elettromagnetico sulle trasmissioni radio dei radioamatori e sulle persone.