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Repubblica - 29 luglio 2005
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Dopo le proteste dei residenti, Albertini chiede di rivedere il piano studiato
per realizzare un silos che sacrificherebbe i platani
Stop al parcheggio di V Alpini
"Bisogna salvare gli alberi"
Il Comune: ora cambieremo il progetto
Gli abitanti: "Abbiamo vinto noi". I Verdi: adesso si ascolti sempre
la gente"
ALESSIA GALLIONE
Prima i due platani malati: il Comune aveva già inviato gli operai a tagliarli,
ma il comitato nato nel quartiere per difendere il verde era riuscito a
bloccare le motoseghe. Petizioni, proteste, una tenda piantata lì, in largo V
Alpini, per sorvegliare giorno e notte i tronchi. Adesso tocca agli altri
alberi minacciati dal parcheggio sotterraneo. Ancora firme, riunioni, cartelli
e i dubbi che, questa volta, non arrivano solo dagli abitanti e dal
centrosinistra, ma dalla stessa Forza Italia. E il sindaco Gabriele Albertini
che decide di fermarsi «e chiedere un approfondimento tecnico». Per salvare le
piante che non possono essere trapiantate.
Si va avanti con il progetto, quindi. Ma si chiederà alla ditta che dovrà
realizzarlo di cercare di non tagliare il verde. La decisione finale l´ha presa
il sindaco commissario straordinario del traffico, che «ha chiesto di
approfondire ulteriormente il progetto per il parcheggio, per verificare se è
possibile effettuare gli scavi con nuove tecnologie salvando tutti i platani».
Si rivedrà il progetto per «non dover sacrificare il verde - spiega il
capodelegazione azzurro in giunta, Bruno Simini - Anche se la necessità di un
parcheggio in largo V Alpini c´è e si realizzerà. Magari si scaverà più in
profondità». Ma quanti sono gli alberi a rischio? Inizialmente 18. «Ma poi il
progetto è stato rivisto ulteriormente e altri erano stati salvati - dice
l´assessore al Traffico Giorgio Goggi - Ne rimangono 11: 7 possono essere
trapiantati, 4 no. Ecco, chiederemo ai promotori di cercare di non abbatterli».
«Il piano va rivisto per rendere il parcheggio maggiormente compatibile dal
punto di vista tecnico e ambientale con questa zona di Milano di rara bellezza.
Fermarsi è una decisione saggia», concorda il capogruppo di Forza Italia
Manfredi Palmeri, che aveva reso nota la relazione del settore Parchi e
giardini, che dava parere negativo al taglio degli alberi. Una relazione che
viene citata dal vicesindaco Riccardo De Corato: «Il comitato attuatori del
traffico ha ascoltato il parere negativo del settore Parchi e giardini. Sono
contento della richiesta del sindaco di studiare nuove metodologie di scavo: in
questo modo si trova una mediazione tra la necessità dei posti e la
salvaguardia degli alberi».
Una piccola vittoria, per gli abitanti del comitato. Che non abbandonano, però,
la determinazione di riuscire a far cambiare la zona del parcheggio da 478
posti (239 box per i residenti e altrettanti a rotazione): «È il frutto di due
mesi di lavoro - dice Martina Vogel - e di 3mila firme. Adesso speriamo che il
Comune ascolti le osservazioni degli abitanti. Chi, meglio di noi, può
conoscere le esigenze della zona? Chiederemo che il parcheggio venga spostato,
per tutelare l´area anche dal punto di vista architettonico». Largo V Alpini,
insomma, diventa un esempio. Da seguire. Anche se il centrosinistra non
risparmia le critiche: «Sarà forse il clima elettorale - dichiara il capogruppo
dei Ds Emanuele Fiano - ma ancora una volta la maggioranza e soprattutto Forza
Italia è costretta a ammettere la bontà delle proposte dell´opposizione. La
protesta del comitato è forse riuscita a bloccare la furia dell´eterna guerra
dei parcheggi che il Comune conduce contro gli alberi». Ma il Verde Maurizio
Baruffi si augura anche «che il Comune impieghi la stessa attenzione per le
proteste dei cittadini nei quartieri periferici. È la dimostrazione che i
progetti vengono realizzati solo sulla base delle esigenze del promotore e mai
della tutela del verde o dei monumenti».