Milano, 15 settembre 2005
(Buona sera, sono Enrica
Noseda, de)Il comitato per l'applicazione della Legge 447 del 95, che impone
agli Enti locali di suddividere il territorio in zone omogenee, per le quali prevedere
precise soglie di tollerabilità del rumore.
Da un anno circa ci siamo
attivati per sollecitarne
l'applicazione
Questa legge, di fatto, si
prefiggeva anche la riduzione dell'inquinamento atmosferico.
Il rumore del traffico
infatti, a Milano, è ben superiore ai limiti imposti.
In parecchie zone della
nostra citta', i cittadini, da anni, si lamentano per disturbo alla quiete
pubblica causato da locali di intrattenimento, bar e discoteche che, hanno
licenza di rimanere aperti fino a notte inoltrata.
Inutile rivolgersi alle
forze dell'ordine che, si trovano di fronte a regolari autorizzazioni concesse
dall' amministrazione comunale, e che non sono comunque dotati degli strumenti
per la misurazione del rumore.
A nulla serve raccogliere
firme quando le lamentele dei cittadini rimangono inascoltate
dall'amministra-zione pubblica.
Che, a Milano, tutela
principalmente gli interessi di alcuni imprenditori, la cui attivita' richiama
ogni sera clienti anche dall' interland, con aumento del traffico
notturno.
Regione e Comune non hanno
applicato e continuano a non voler applicare la legge 447.
Anziche'adoperarsi per una
sollecita applicazione, la Regione Lombardia, presidente Formigoni, ha concesso
da subito una proroga di ben 8 anni.
Una Amministrazione accorta avrebbe operato, da subito, nel rispetto della legge, facendo
in modo che gli interventi futuri non andassero ad impattare sulla situazione
già critica della città.
Avrebbe utilizzato il tempo
concesso per esaminare i modi di attuazione e accantonare fondi in previsione
di:
§ costruire parcheggi di interscambio alle soglie
della città,
§ potenziare un trasporto pubblico eco-compatibile,
§ predisporre piste ciclabili protette,
§ insonorizzare le reti stradali e ferroviarie,
§ spostare all'esterno della città uffici e locali con attività ad
alto impatto acustico ed ambientale (discoteche, concerti, stadi, fuochi
pirotecnici)
§ mettere a dimora alberi ad alto fusto, utili all'assorbimento
dell'anidride carbonica.
Da subito, cioe'dal 95, una
Amministrazione responsabile, avrebbe cioè attuato
una politica per ridurre il traffico e le emissioni sonore.
L' Amministrazione della
nostra città, ha invece
operato in modo
diametralmente opposto, ampliando le concessioni ai locali citati.
Il primo passo per applicare
la legge 447 sarebbe stata la suddivisione in zone della città.
Dopo 10 anni, scaduta la
proroga concessa da oltre 2, la suddivisione in zone e' ancora "all'esame del gruppo di lavoro interassessorile,
per gli approfondimenti necessari".
Di fatto: insabbiata!
Il motivo pare ovvio.
Se la legge 447 fosse stata
puntualmente applicata, molte decisioni dell'attuale amministrazione sarebbero
state in contrasto con la stessa.
Locali a forte impatto
acustico: discoteche ed
esercizi pubblici con forte
affluenza di clienti,
concentrati in una stessa
zona, non sarebbero stati ammessi, perche' nessuno di loro e' dotato di misure
di insonorizzazione adeguate, previste dalla legge,
ne è in grado di gestire la
propria clientela che, dopo la chiusura, si attarda all'esterno dei locali.
Non avrebbe potuto essere
varata la scriteriata ordinanza che ha concesso ai locali di rimanere aperti,
lo scorso anno sino alle 2 del mattino, e quest'anno sino alle 3/5 del mattino.
Molti dei progetti edilizi
in cantiere non avrebbero potuto essere approvati, in quanto riguardano sia
mega complessi di uffici che parcheggi a rotazione,
che contribuiranno ad
incrementare il traffico in città, anzichè ridurlo.
In netto contrasto quindi
con gli obbiettivi previsti dalla legge.
Senza considerare la
conseguente necessita' di abbat-
tere molti alberi.
Dobbiamo
perciò domandarci:
attuando un
tale tipo di politica, la giunta ha considerato che in Milano l'inquinamento
ambientale ed acustico è provocato in buona parte dai tubi di scappamento delle
auto?
Sa la giunta,
cosa prevede il Protocollo di Kioto, per l'abbattimento dell'ANIDRIDE
CARBONICA,firmato dall'Italia, ed entrato in vigore a febbraio di quest'anno?!!
Bisogna impedire che una
Amministrazione, quasi a fine mandato, dia il via a tali lavori, che dovranno
gestire le Amministrazioni future.
La legge 447, da 10 anni
insabbiata, deve essere
Prontamente applicata.
Le ordinanze e i progetti in
contrasto con i suoi obbiettivi, devono essere annullati.
Il rischio,
reale, che i cittadini corrono, se la
legge 447 venisse
applicata, DOPO, che l'amministra-zione comunale avrà adottato una politica
territoriale che permettarà maggiori e nuove fonti, ad elevato impatto acustico
ed atmosferico, E' CHE: il piano di suddivisione in zone sia attuato sulle basi
della "nuova" situazione,
VOLUTA dal sindaco d dalla sua giunta,
che sarà totalmente in contrasto con i fini che si prefiggono sia la legge 447,
che gli Accordi di Kioto.
Ossia la
giunta ridefinirà le zone sulla base dei
progetti messi
in campo, altamente inquinanti, sia sotto l'aspetto atmosferico che sotto
l'aspetto acustico, e la salute dei cittadini e della città non sarà stata, minimamente, presa in
considerazione.
Ci rivolgiamo pertanto ai
politici della opposizione, perche'tengano presente queste esigenze, nel
formulare i loro programmi.
Ma ci rivolgiamo anche a quei politici dell' attuale maggioranza,
che condividono queste istanze, visto che alcuni provvedimenti controproducenti
sono stati presi senza coinvolgere il consiglio comunale.
La città, di fatto,
è quindi sotto sequestro da parte del sindaco e della giunta.
Un fatto
inaccettabile in un paese democratico!
I cittadini riuniti nella
Rete, vigileranno
E se si continuerà a non
voler tenere conto delle reali esigenze della città, i cittadini stessi, i cui
diritti primari sono lesi, sono invitati ad attivarsi per costringere
finalmente le amministrazioni a difendere, e non solo a parole, da un grave
inquinamento ambientale ed acustico, quel bene irrinunciabile che e' la nostra
salute.
-------
Desidero inoltre
precisare che, nelle "Linee guida" della Rete, verranno anche
affrontate anche le tematiche riguardanti l'inquinamento elettroma- gnetico,
dell'acqua e del suolo e naturalmente la salute pubblica e le sue strutture di
prossimità