Il TAR della Lombardia ha
sostenuto con due ordinanze del 24 maggio 2005 che la legge regionale 12/2005
(Legge Moneta) consente ancora di recuperare i sottotetti. Due diffide dei
comuni di Milano e Gessate a eseguire il recupero del sottotetto sono state
sospese in attesa della decisione sul merito.
Questo potrebbe riaprire in
tutta la Lombardia la possibilità di recuperare i sottotetti in deroga ai piani
regolatori.
"E' giunto il tempo che la
politica dica una parola chiara sulla questione - hanno dichiarato Maurizio
Baruffi, consigliere comunale dei Verdi e Michele Sacerdoti, responsabile della
campagna Tetti Protetti - perchè non si può lasciare in mano ai soli tribunali
amministrativi una decisione sullo sviluppo delle città lombarde. Il neo
assessore regionale all'urbanistica Boni e l'assessore all'urbanistica del
Comune di Milano Verga hanno rilasciato interessanti dichiarazioni sulla
opportunità di porre un freno alla giungla dei sottotetti e dei sopralzi che è
andata avanti in questi anni".
I Verdi sostengono la necessità di limitare il recupero dei sottotetti ai casi di effettiva necessità e di bloccare gli interventi speculativi di chi ha usato la legge per costruire appartamenti indipendenti da vendere a caro prezzo sul mercato sia dove i sottotetti c'erano sia dove non c'erano (lastrici solari, nuove costruzioni). "Siamo favorevoli ad un limitato recupero dei sottotetti senza cambiare il profilo dei tetti, ma con lucernai, abbaini e terrazzini a tasca, come si è fatto tra il 1996 ed il 1999, e con uno stretto controllo estetico da parte delle commissioni edilizie - hanno proseguito Baruffi e Sacerdoti - invece dal 1999 è stato dato il via libero ad ogni tipo di intervento, con la creazione di autentici obbrobri edilizi. E in generale sono state le grandi società immobiliari e assicurative ad approfittarne, o le imprese edilizie che acquistavano interi piani sottotetti per creare nuovi appartamenti e rivenderli".
In consiglio comunale
i Verdi hanno invitato, con una interrogazione, l’Assessore Verga a
presentare al più presto il ricorso al Consiglio di Stato, a non revocare le
diffide emesse fino ad oggi e a non accettare la presentazione di DIA di
recupero del sottotetto. "E' importante infine che il Comune mantenga
le limitazioni al recupero dei sottotetti contenute nelle varianti al Piano
Regolatore adottate nel 2003 dal Consiglio Comunale per il Centro Storico
(divieto di cambiare il profilo del tetto negli edifici anteriori al 1940) e le
zone di recupero B2 (divieto di cambiare il profilo del tetto negli edifici di
interesse storico e ambientale)".
Consigliere comunale dei Verdi
Responsabile della campagna
“Tetti Protetti”