NOTIZIE DELLA ZONA 3
dal 1999 al 2002
Ottobre 2002
Terminerà a novembre 2003 il restauro dei Caselli di Piazza Oberdan (28/10/02)
Proseguono i lavori di pedonalizzazione di via Spallanzani (16/10/02)
Casa di Cura Santa Rita: dibattito in zona sui problemi creati al quartiere (16/10/02)
Regolamento edilizio: il consiglio di zona richiede numerose modifiche ( 16/10/02)
Zone B2 del Piano Regolatore: il consiglio di zona chiede la tutela gli inquilini (9/10/02)
Luglio 2002
Progetto di riqualificazione di Piazza Oberdan: approvato dal Consiglio di Zona il 4 luglio (6/7/02)
Giugno 2002
Si è finalmente spostato il chiosco di vendita panini di Piazza Oberdan (9/6/02)
Preoccupazione per il recupero del sottotetto dell'edificio di Piazza Oberdan 4 (8/6/02)
Aprile 2002
Iniziano lunedì 8 aprile i lavori di pedonalizzazione di via Spallanzani (5/4/02)
Gennaio 2002
Novembre 2001
Ottobre 2001
La Sovrintendenza ferma il parcheggio sotterraneo di Piazza Bernini (1/10/01)
Il Comune ordina la spostamento del chiosco di panini di Piazza Oberdan verso viale Piave (1/10/01)
Maggio 2001
L'Unes ha forse rinunciato ad aprire il supermercato in via Spallanzani (10/5/01)
Gucci finisce a fine maggio il restauro dell'ex-Cinema Diana (9/5/01)
Aprile 2001
La nuova isola pedonale di via Spallanzani (30/4/01)
Marzo 2001
Il Consiglio di Zona approva il progetto di parcheggio sotterraneo di largo Rio de Janeiro (26/3/01)
Inaugurata il 7 marzo la nuova Biblioteca Venezia (9/3/01)
Febbraio 2001
Gennaio 2001
Ottobre 2000
Settembre 2000
Il Comune autorizza l'inizio dei lavori in via Spallanzani 10 angolo via Melzo 23 (1/9/00)
Luglio 2000
Il Comune diffida la proprietà dall'iniziare i lavori in via Spallanzani 10 / via Melzo 23 (28/7/00)
La Biblioteca di Porta Venezia dovrebbe aprire il prossimo autunno (28/7/00)
Il cinema Diana diventa la sede di Gucci (28/7/00)
Giugno 2000
Cosa succede al palazzo dellArizona in via Spallanzani angolo via Melzo ? (15/6/00)
Maggio 2000
Aprile 2000
Marzo 2000
Gennaio 2000
Raccolta di firme contro il parcheggio sotterraneo di Piazza Bernini presso l'edicola della piazza (26/1/00)
L'apertura della biblioteca rionale in via Melzo rinviata a marzo (22/1/00)
Dicembre 1999
Il Consiglio di Zona approva il progetto preliminare di parcheggio sotterraneo in Piazza Bernini (16/12/99)
La Palazzina Liberty di via Melzo ospiterà da gennaio la biblioteca rionale Venezia (2/12/99)
Novembre 1999
La Giunta Comunale dà incarico alla MM di realizzare la pedonalizzazione di via Spallanzani (23/12/99)
Residenti e commercianti chiedono la chiusura del chiosco di Piazza Oberdan verso viale Piave (2/11/99)
Ottobre 1999
Settembre 1999
Luglio 1999
Il Consiglio di Zona è convocato il 9 settembre alle 21 per istituire alcune commissioni a termine (27/7/99)
Il Regolamento Edilizio approvato dal Consiglio Comunale senza nessuna delle modifiche richieste (21/7/99)
Eletti i Presidenti delle Commissioni (15/7/99)
Pietro Viola di AN eletto Presidente del nuovo Consiglio di Zona 3 (5/7/99)
Giugno 1999
Lettera all'Assessore al Traffico Goggi sulla pista ciclabile di via Pisacane (29/6/99)
Lettera a Forattini per promuovere l'isola pedonale di via Spallanzani (1/6/99)
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Terminerà a novembre 2003 il restauro dei Caselli di Piazza Oberdan (28/10/02)
L'Associazione dei Panettieri Milanesi ha promesso di aprire i caselli di Piazza Oberdan a dicembre 2003. Intanto proseguono i lavori all'interno dei Caselli ed il restauro dell'esterno. Il costo dei lavori è finanziato dalla vendita degli spazi pubblicitari per i quali la società Chiara & Associati paga ai Panettieri Milanesi 200 milioni di lire al mese. Il progettista e direttore dei lavori è l'arch. Paolo Favole mentre il funzionario della Sovrintendenza che segue l'opera è l'arch. Auletta.
L'arch. Favole mi ha concesso un'intervista che è stata pubblicata sull'ultimo numero della Voce di Zona 3 insieme ad un articolo di Henry Neuteboon.
Proseguono i lavori di pedonalizzazione di via Spallanzani (16/10/02)
Si intravede la fine dei lavori stradali in via Spallanzani: prosegue rapidamente la posa del granito, del porfido e dei sassi di fiume in centro alla carreggiata. E' terminata la sostituzione delle tubature e dei cavi sotterranei e la gettata di calcestruzzo.
Sembra che i lavori finiranno a fine novembre, in modo da consentire ai commercianti della via di recuperare con le vendite natalizie gli incassi persi durante i lavori.
Clinica Santa Rita: dibattito in zona sui problemi creati al quartiere (16/10/02)
Giovedì 15 ottobre si è tenuto un incontro molto affollato ed animato tra gli abitanti del quartiere, il presidente e i consiglieri di zona 3, la ASL, il proprietario della Clinica avv. Pipitone.
Gli abitanti hanno esposto tutti i problemi creati da anni dalla Santa Rita, che continua ad espandersi acquistando le villette contigue e costruendo nei giardini e cortili interni.
Grande disturbo è creato dalle autoambulanze e dal traffico e sosta irregolare di personale medico, ammalati ed accompagnatori. le strate strette del quartiere non sono adatte ad ospitare una casa di cura ormai di medie dimensioni.
La struttura è privata ma la Regione le ha affidato molti servizi medici a causa della sua localizzazione nella parte nord-est della città.
L'anno scorso è stata concessa una licenza edilizia in deroga per scavare nel sottosuolo e nei cortili per creare nuove sale operatorie e magazzini ma i posti auto non ci sono.
Ora il Comune ha definito con la Santa Rita un accordo in cui vengono indicati volumi massimi che si possono costruire e viene imposto di acquistare almeno 50 posti auto nel parcheggio sotterraneo programmato in via Bazzini di fronte al supermercato sotto un giardino.
Il parcheggio doveva essere meccanizzato per non dare fastidio al campo giochi con le emissioni ed il rumore delle auto, così era stato detto in Consiglio di Zona dai responsabili dell'Ufficio parcheggi del Comune. Invece nel bando non sono stati posti vincoli e chi ha vinto ha proposto un parcheggio a rampe di 240 posti auto su 6 piani interrati. La ditta Vitali di Bergamo ha vinto la gara e costruirà il parcheggio.
Sembra che la clinica acquisterà circa 80 posti sia per il personale che per i visitatori e pazienti.
Questi posti sono in funzione delle nuove costruzioni autorizzate dal Comune ma non per quelle esistenti e quindi non saranno probabilmente sufficienti.
L'accordo dovrà ottenere il parere del consiglio di zona.
Regolamento edilizio: il consiglio di zona richiede numerose modifiche ( 16/10/02)
Il Consiglio di Zona ha dato il suo parere sulle modifiche al Regolamento Edilizio proposte dall'Osservatorio Edilizio.
Gli emendamenti proposti si sono posti i seguenti obiettivi:
· riaffermare le competenze dei consigli di zona in materia edilizia sulla base delle consultazioni obbligatorie contenute nell’art. 29 del Regolamento del Decentramento Territoriale
· rinforzare la tutela degli interessi generali e ambientali e dei terzi nei procedimenti edilizi nello spirito dell’art. 7.1 del Regolamento Edilizio : “L'Amministrazione comunale promuove e favorisce le iniziative e gli interventi edilizi che, nella progettazione, nella costruzione e nell'uso, sono rivolti a migliorare l'ambiente della città nei termini del suo completo utilizzo e della sua vivibilità, nei suoi aspetti ambientali e culturali e nei termini della qualità della sua forma costruita che è insieme di edifici, manufatti e spazi aperti.”
· porre un argine agli interventi sui sottotetti incontrollati che stanno facendo un grande danno all’estetica degli edifici
· favorire gli interventi sugli edifici per diminuire la temperatura della città nei mesi estivi
· favorire la collocazione di pannelli solari sugli edifici commerciali ed industriali come fonte di energia alternativa per diminuire l’effetto serra
Zone B2 del Piano Regolatore: il consiglio di zona chiede la tutela gli inquilini (9/10/02)
Attualmente le zone B2 sono disciplinate dalla L. 457/78. L’art. 20.4 delle Norme Tecniche di Attuazione del Piano Regolatore Generale prevede che gli interventi di ristrutturazione all’interno delle zone B2, se riguardano edifici in tutto o in parte residenziali, sono assoggettati alla convenzione di cui agli art. 27-28 della L. 457/78.
Pertanto è attualmente necessaria per le destinazioni residenziali una impegnativa, con atto trascritto a favore del Comune, per praticare prezzi di vendita e canoni di locazione concordati con il Comune.
Nel nuovo testo delle N.T.A proposto dal Comune questo obbligo è stato eliminato. E’ scritto che le zone B di recupero sono zone di recupero ai sensi della Legge 47/78 ma non si fa più riferimento alle convenzioni.
Ciò consentirà di espellere i ceti popolari dalle zone B2 ed aggravare l’emergenza abitativa esistente nella città di Milano. Si potranno demolire e ricostruire interi immobili senza mantenere gli attuali inquilini costringendo quelli di basso reddito a fare richiesta di casa popolare.
Attualmente vi sono 16.000 domande di edilizia popolare giacenti e, secondo Assoedilizia vi è una domanda di almeno 80.000 alloggi dovuta ad indici di sovraffollamento in quanto i genitori dividono il loro appartamento per ospitare le famiglie dei figli. Nei prossimi tre anni scadranno 52.000 contratti di affitto e si teme che almeno la metà degli inquilini non saranno in grado di rinnovarli di fronte a richieste di raddoppio dei canoni di locazione, viste le aspettative sul valore degli immobili che sono notevolmente in crescita anche nelle zone periferiche (dal 17 al 24% secondo una recente dichiarazione del vicesindaco).
Pertanto se non si vuole che gli abitanti delle zone B2 debbano uscire dalla città con aumento del pendolarismo e del traffico è necessario mantenere l’obbligo di convenzionamento nelle ristrutturazioni in zona B2.
In base a queste considerazioni il Consiglio ha proposto delle modifiche alle nuove Norme Tecniche di Attuazione per mantenere questo obbligo.
Progetto di riqualificazione di Piazza Oberdan: approvato dal Consiglio di Zona il 4 luglio (6/7/02)
E' arrivato in Consiglio di Zona per il parere il nuovo progetto preliminare di riqualificazione di Piazza Oberdan-Corso Buenos Aires, preparato dall'Ing. Crapanzano della Metropolitana Milanese. Lo hanno esaminato ed approvato le Commissioni Territorio e Verde in seduta congiunta e lo ha approvato il Consiglio di Zona all'unanimità il 4 luglio.
Il progetto è stato illustrato dall'Ing. Crapanzano e dall'arch. Volpi, direttore del Settore Arredo Urbano del Comune.
I Verdi hanno votato a favore condividendo l'impostazione del progetto che migliora la vivibilità della piazza e del corso, favorisce i pedoni, migliora l'accesso ai tram, aumenta la dotazione di verde, sperimenta per la prima volta a Milano la costruzione di un parcheggio meccanizzato in un'area pubblica, si raccorda alla pedonalizzazione di via Spallanzani in corso di realizzazione.
Il progetto ha già avuto il via libera dagli uffici tecnici comunali.
I punti salienti sono:
Nella relazione illustrativa del progetto è indicato che:
La costruzione del parcheggio meccanizzato, della dimensione di 20 m x 60 m e profondità 20 metri e con una capienza di 200 auto, sarà probabilmente a cura di un concessionario individuato in seguito ad una gara mentre il restauro del Diurno Venezia sarà eseguito congiuntamente dal Comune e dalla Provincia.
Durante la riunione è stato posto il problema della destinazione al parcheggio, se a rotazione o per residenti o per ambedue, e del suo accesso, previsto da via Malpighi e non da viale Piave. I Verdi hanno chiesto che il 50 % dei posti sia destinato ai residenti e che l'accesso sia previsto da viale Piave per evitare un aumento del traffico in via Malpighi e la creazione di code di accesso al parcheggio su questa strada. Le loro osservazioni sono state allegate al parere del Consiglio di Zona.
La realizzazione potrà iniziare l'anno prossimo se vi saranno fondi nel bilancio preventivo del Comune che sarà approvato nel febbraio 2003.
Il Consiglio di Zona 3 dà parere negativo alla concessione edilizia dell'antenna di Wind e chiede un piano regolatore delle antenne, accordi di roaming trai gestori e un sistema di monitoraggio delle emissioni elettromagnetiche (13/6/02)
Il Consiglio ha preso atto dei quanto deciso dalla Commissione Edilizia ed ha votato a maggioranza un parere che incorpora parti di una mozione presentata dal consigliere Piantieri della Lista Moratti sul problema generale delle antenne a Milano.
Il Consiglio, nel dare parere negativo per gli aspetti socio-ambientali, chiede al Comune di:
Questo parere è un'importante vittoria di chi, come i Verdi, si batte da tempo per una regolamentazione e controllo dell'inquinamento elettromagnetico a Milano. Ora questo parere può diventare un esempio per altre zone ed altre richieste di antenne.
La Commissione Edilizia di zona, chiamata a dare un parere su un'antenna Gsm e Umts di Wind in via Colombo 81/a, decide a maggioranza di non formularlo (10/6/02)
Wind ha presentato una richiesta di concessione edilizia per un'antenna Gsm e Umts in via Colombo 81/a, sopra l'edificio detto il Cremlino vicino a Piazza Leonardo daVinci.
La Commissione a maggioranza ha deciso di non formulare un parere in quanto:
La Commissione ha sollecitato il Consiglio a richiedere al Comune un piano di collocazione delle antenne che ne minimizzi l'inquinamento e l'impatto tramite accordi di roaming e condivisione di siti tra i gestori di rete.
Il testo del parere da me presentato prevedeva un parere negativo; dopo un lungo dibattito la maggioranza della Commmissione ha invece deciso di non formulare un parere.
Ora la palla passa al Consiglio di Zona, convocato in via Ponzio 35 alle 20.30 di giovedì 13 giugno, che deve dare il parere ufficiale sulla concessione edilizia dal punto di vista socio-ambientale.
I Verdi chiederanno un parere negativo e presenteranno una mozione sul problema delle antenne.
Invitiamo i Comitati Onda Pulita a partecipare alla riunione.
Si è finalmente spostato il chiosco di vendita panini di Piazza Oberdan (9/6/02)
Con grande sorpresa è stato finalmente sequestrato dai Vigili l'automezzo di vendita di panini posto davanti al chiosco di Piazza Oberdan. Il proprietario del chiosco ha finalmente accettato la proposta del Comune di spostarsi in viale Brianza e quindi sarà presto rimosso anche il chiosco fisso.
Per ulteriori informazioni sulla vicenda vedi le notizie del 1/10/01 e del 2/11/99.
Ora spero che questa parte di Piazza Oberdan si liberi delle persone indesiderabili che gravitavano intorno al chiosco durante la notte e quindi migliori anche lo stato delle aiuole e panchine.
Preoccupazione per il recupero del sottotetto dell'edificio di Piazza Oberdan 4 (8/6/02)
Da parecchio tempo l'edificio di Piazza Oberdan 4 è transennato. Al piano terreno vi è la Cariplo e la farmacia Diana. Un cartello indica che sono in corso lavori per il recupero del sottotetto ma il cantiere è fermo.
Mi sono informato presso il Fondo Pensioni Cariplo, che ne è il proprietario. Mi è stato detto che la DIA presentata l'anno scorso prevedeva alcuni terrazzini e cappuccine su piazza Oberdan e via Malpighi ma ora il progetto è cambiato e vogliono rialzare il tetto verso via Malpighi costruendo una parete sopra il cornicione alta un metro e mezzo con 3 nuove finestre. In tal modo l'appartamento sotto il tetto aumenterà la sua superficie utile di 40 mq rispetto al progetto iniziale.
Questa modifica del tetto rovinerà l'estetica dell'edificio verso via Malpighi e aumenterà la dimensione del frontespizio cieco verso l'edificio confinante di via Malpighi 4, il cui tetto è già leggermente più basso rispetto a quello dell'edificio in questione. Inoltre dalla strada si vedrà sopra il cornicione un sopralzo che mal si adatterà alla facciata esistente.
L'edificio è stato progettato nel 1905 dall'architetto Giovan Battista Bossi, che ebbe poi il suo studio nel palazzo al primo piano, in accordo con gli altri edifici da lui progettati in via Malpighi 1, 3 e 12, questi ultimi in stile Liberty. In particolare l'edificio di via Malpighi 1 ha la stessa conformazione di un corpo alto di 5 piani verso Piazza Oberdan ed un corpo più basso di 4 piani verso via Malpighi.
Il cornicione con grondaia del corpo basso prosegue con la grondaia lungo il balcone su Piazza Oberdan con un perfetto allineamento. Il muro cieco della parte alta è decorato con una fascia di cemento all'altezza del colmo del tetto della parte bassa nello stile eclettico dell'edificio e non vi è quindi nessuna necessità di cambiare la pendenza di questo tetto.
Via Malpighi con i suoi splendidi edifici liberty ai civici 3 e 12 e con gli altri edifici di inizio del 1900 costituisce una strada di particolare importanza estetica nel quartiere ed in tutta Milano, oggetto di continue visite di turisti italiani e stranieri. Sarebbe un peccato che venisse rovinata l'estetica della via con un intervento discutibile, che, approfittando della legge regionale 22/99 che tanti danni sta arrecando ai tetti della città di Milano, ha il solo fine di aumentare la superficie utile del sottotetto.
Ho espresso queste perplessità alla Fondazione Cariplo, che deve ora chiedere al Comune una concessione edilizia in quanto cambia la sagoma dell'edificio. Speriamo che la Fondazione rinunci al progetto e si limiti a realizzare quanto previsto inizialmente.
Successivamente la Fondazione ha presentato una variante alla DIA per costruire sul tetto un vano per l'ascensore, che deve arrivare al piano sottotetto. Il nuovo vano si vedrà da Piazza Oberdan e anche su questo ho espresso le mie obbiezioni estetiche.
Iniziano lunedì 8 aprile i lavori di pedonalizzazione di via Spallanzani (5/4/02)
Finalmente una pedonalizzazione in zona 3! Dopo 7 anni di battaglie iniziano lunedì 8 aprile i lavori di pedonalizzazione di via Spallanzani. Termineranno prima di Natale di quest'anno.
L'appalto, della durata di 265 giorni, è stato vinto dall'impresa Lucchini e Artoni che eseguirà i lavori sotto la direzione dell'ing. Mori della MM.
Lunedì iniziano i sondaggi per individuare la posizione dei cavi e tubature interrati, poi saranno avviati i lavori sul lato di viale Regina Giovanna.
Verranno creati nuovi cunicoli per ospitare i cavi dell'AEM e Metroweb e le condutture di acqua e gas.
La MM ha diffuso nei giorni scorsi un volantino e posizionato due cartelli gialli con le informazioni per gli abitanti.
Ringrazio i commercianti e residenti che mi hanno sostenuto nella battaglia per la creazione di questa piccola ma significativa isola pedonale. Per ulteriori dettagli dell'isola pedonale leggi la notizia del 30/4/01.
Rimane il problema del palazzo all'angolo tra via Spallanzani e via Melzo, che una volta ospitava la sala da ballo Arizona.
L'Unes, che intende aprire un supermercato al piano terreno, non ha ancora ottenuto la licenza commerciale in quanto il piano regolatore richiede che lo spazio per i parcheggi dei clienti ed il carico/scarico delle merci sia pari al doppio della superficie di vendita, mentre il progetto presentato non soddisfa questo requisito.
Il Comune ha contestato che, oltre al parcheggio al primo piano sotterraneo di propria proprietà, l'Unes abbia previsto l'utilizzo di 16 posti auto (contrassegnati con i numeri dal 28 al 43) al secondo piano sotterraneo , che è riservato agli appartamenti residenziali in vendita e non è quindo collegato in alcun modo con il supermercato. I posti auto, collocati verso via Melzo, potrebbero essere stati promessi in vendita agli acquirenti dei 40 appartamenti a cui rimarrebbero solo 32 posti auto.
Il Comune ha chiesto che i 16 posti auto siano collegati in modo diretto ed esclusivo al supermercato, cosa rifiutata dall'Unes in quanto si creerebbe una situazione di promiscuità tra residenti e clienti del supermercato.
Non si sa ancora come l'Unes risolverà il problema del parcheggio, visto che non possono essere consentite deroghe in una zona in cui i posti auto sono pochi, anche a causa della nuova isola pedonale.
Albertini approva i parcheggi sotterranei per residenti di via Bazzini, Largo Murani, Piazza Novelli (31/1/02)
Il sindaco-commissario Albertini ha inserito 75 nuove aree pubbliche nel Piano Urbano Parcheggi (PUP) del 2002 per circa 11.000 posti auto per residenti.
In zona 3 sono previsti un parcheggio in via Bazzini per 150 posti auto, largo Murani per 130 posti auto e piazza Novelli per 220 posti auto.
Ai sensi della legge 122/89 (Legge Tognoli) verrà prossimamente pubblicato un bando in base a cui imprese di costruzione, soggetti privati, società e cooperative potranno presentare i loro progetti. I progetti vincitori saranno esaminati dai Consigli di Zona.
Le localizzazioni corripondono a quelle approvate dal Consiglio di Zona 3. Per via Bazzini dovrebbe essere realizzato un parcheggio meccanizzato sotto un giardino, in Largo Murani gli abitanti hanno chiesto di non costruirlo al centro della Piazza ma sotto la Cascina Rossa o in via Valvassori Peroni.
Per via Bazzini sembra che il proprietario della Clinica Santa Rita voglia costruirlo lui ed utilizzarlo in parte per il personale ed i visitatori dell'ospedale, che non ha posti auto propri ed intasa di veicoli le vie strette della zona.
E' stata esclusa la costruzione di parcheggi sotto il verde del quartiere Feltre.
Per quanto riguarda le altre zone, è stata esclusa la costruzione di un parcheggio sotto i giardini di via Macchi-Venini, a cui si erano opposti i Consigli di Zona 2 e 3.
Si temeva che Albertini utilizzasse i suoi poteri di commissario per realizzare anche i parcheggi bocciati dai Consigli di Zona ma per fortuna non ha osato tanto.
Ora si aspetta cosa succederà per i parcheggi di Piazza Bernini e Largo Rio de Janeiro, per i quali la Sovrintendenza ed il Corpo Forestale dello Stato hanno chiesto un sondaggio sull'estensione delle radici delle piante vicine allo scavo e, per Piazza Bernini, una distanza minima dal tronco di 5-7 metri.
Secondo l'Ufficio Beni Ambientali del Comune la lettera con le osservazioni della Sovrintendenza è arrivata oltre i 60 giorni dal nulla osta ambientale del Comune e pertanto non è valida. Per la Sovrintendenza invece le osservazioni sono vincolanti. Se Albertini cercherà di forzare la situazione, la decisione dovrebbe essere presa dal Presidente del Consiglio, in base all'ordinanza di Commissario all'emergenza traffico di Milano. Si preannunciano ricorsi legali in caso di parere favorevole.
Parcheggio di Piazza Bernini: la Sovrintendenza chiede la verifica della posizione delle radici delle piante intorno alla piazza ( 26/11/01)
Nel sopralluogo a Piazza Bernini effettuato il 14 novembre scorso la Sovrintendenza ed il Corpo Forestale dello Stato hanno chiesto al Comune di scavare una trincea tra via Noe e via Fucini a 5 metri dal tronco delle piante di Sofora intorno alla piazza, per verificare se le radici vanno verso il centro della piazza o no.
Il Comune sostiene che vanno verso la fognatura che sta tra le piante e gli edifici, mentre la Forestale ritiene che vanno verso il centro per sostenere le piante che sono cresciute in quella direzione.
La Sovrintetndeza ha inoltre chiesto di dimostrare che non si può costruire in alternativa un parcheggio a rampe o meccanizzato in un'altra via o piazza della zona.
Per quanto riguarda il parcheggio di Largo Rio de Janeiro si dovrà anche qui verificare che la sua costruzione non danneggia le radici dei platani lungo viale Romagna.
Incontro-dibattito con la cittadinanza sui parcheggi in zona 3 - realizzazioni e progetti - venerdì 30 novembre alle 21 alla Nuova Sala Leonardo, via Ampère ang. P.zza Leonardo da Vinci (13/11/01)
Il Consiglio di Zona 3 organizza per il 30 novembre alle 21 un'assemblea pubblica sul problema dei parcheggi in zona 3. Parleranno:
Invito tutti gli interessati a partecipare perché vi sarà spazio per gli interventi del pubblico e sarà un'occasione per opporsi ai parcheggi sotto il verde della nostra zona come Bernini e Rio de Janeiro. La Sovrintendenza si oppone ma c'è il rischio che Albertini ottenga i poteri speciali di commissario al traffico e la scavalchi.
Il Consiglio di Zona 2 respinge la localizzazione di un parcheggio sotterraneo sotto il giardino tra le vie Macchi, Palestrina, Venini (30/10/01)
Nella seduta del 30/10/01 il Consiglio di Zona 2 ha respinto ufficialmente il parcheggio sotterraneo sotto il giardino tra le vie Macchi, Palestrina e Venini.
Speriamo che i Sindaco Albertini non si avvalga dei poteri speciali di Commissario al Traffico che ha richiesto al Governo per scavalcare la decisione del Consiglio di Zona.
Le Commissioni Territorio dei Consigli di Zona 2 e 3 respingono la localizzazione di un parcheggio sotterraneo sotto il giardino tra le vie Macchi, Palestrina, Venini (12/10/01)
In una riunione congiunta delle due commissioni è stato deciso di respingere la localizzazione di un parcheggio sotto il giardino di via Venini perchè è appena stato ristrutturato, è l'unico giardino della zona e le rampe ne toglierebbero una buona parte. Inoltre si creerebbe durante i lavori un notevole disagio per l'asilo nido Venini che confina con il giardino.
Ho portato alla riunione delle fotografie del giardino che hanno contribuito a far conoscere la situazione del posto.
E' in corso una raccolta di firme di residenti contro il parcheggio.
E' stato invece approvato un parcheggio tra le vie Leoncavallo e Predabisi, dove c'è già un parcheggio di superficie.
Il Consiglio di Zona 3 approva la localizzazione dei parcheggi sotterranei in via Bazzini, largo Murani e piazza Novelli ( 11/10/01)
Nella seduta di giovedì 11 ottobre il CDZ 3 ha approvato la localizzazione dei parcheggi sotterranei per residenti in via Bazzini, largo Murani e piazza Novelli mentre ha respinto quelli di via Feltre, Passo Rolle e Passo Sella.
Per largo Murani l'approvazione è condizionata alla ricerca di una localizzazione alternativa nella zona per non toccare i giardinetti.
I Verdi si sono opposti ai parcheggi vicini al quartiere Feltre ed hanno ottenuto la bocciatura dei parcheggi di via Feltre, Passo Rolle e Passo Sella che dovevavno essere costruiti sotto spazi verdi.
Per via Bazzini, invece l'opposizione dei Verdi non è riuscita a bloccare il progetto sotto il campo giochi.
La Commissione Territorio approva la localizzazione di nuovi parcheggi sotterranei in via Passo Rolle, Passo Sella, Bazzini, largo Murani e piazza Novelli (2/10/01)
Nelle sedute del 28 settembre e 1 ottobre la Commissione Territorio ha discusso le nuove localizzazioni proposte dal Comune per parcheggi sotterrannei per residenti da inserire nel prossimo piano parcheggi.
Per le vie Passo Sella e Passo Rolle non sono state fatte obiezioni.
La localizzazione sotto il verde del quartiere Feltre è stata respinta da tutti mentre un vasto dibattito si è svolto con i residenti presenti in sala su Largo Murani.
Il Consiglio di Zona 11 si è sempre in passato opposto al progetto che toccherebbe una metà dell'attuale giardino ed impedirebbe il suo utilizzo per la durata dei lavori soprattutto agli anziani che lo frequentano.
E' stato proposto di creare un parcheggio sotto l'area della Cascina Rossa o in via Valvassori Peroni, ambedue di proprietà del Comune.
I residenti presenti si sono dichiarati assolutamente contrari al parcheggio proposto e favorevoli alle aree alternative.
Tra l'altro l'affollamento maggiore di auto parcheggiate avviene di giorno a causa dell'Università e dell'Istituto dei Tumori che non hanno parcheggi.
In via Bazzini il Comune propone di costruire un parcheggio meccanizzato sotto un piccolo giardino. Anche qui il giardino sarebbe inutilizzabile per la durata dei lavori e si potrebbe costruire invece un parcheggio sopra il supermercato della stessa via.
In piazza Novelli è previsto un parcheggio sotto l'asfalto tra gli incroci con via Modena e via Sidoli, tra l'aiuola centrale ed il marciapiedi. Ho fatto osservare che lo scavo andrebbe a meno di due metri dai tronchi degli alberi di sofora alti 15 metri collocati lungo il marciapiedi. Come in Piazza Bernini lo scavo dovrebbe avvicinarsi al massimo a 5 metri dalle piante, pari alla larghezza delle chiome.
Alla fine della riunione i consiglieri presenti hanno approvato le localizzazioni di via Passo Rolle, via Bassini e Piazza Novelli, chiedendo per largo Murani la valutazione delle alternative della Cascina Rosa e via Valvassori Peroni.
Ora la parola passa al Consiglio di Zona che ne discuterà nella seduta di giovedì 11 ottobre.
Per il 18 ottobre alle 21 è prevista una riunione della Commissione Territorio su tema dei parcheggi meccanizzati.
La relazione sarà tenuta da Marco Berni.
La Sovrintendenza ferma il parcheggio sotterraneo di Piazza Bernini (1/10/01)
A metà giugno il Comune ha inviato il progetto del parcheggio alla Sovrintendenza, in quanto la piazza è vincolata.
La sovrintendenza ha chiesto il parere sulle piante al Corpo Forestale dello Stato che ai primi di settembre ha risposto con un forte parere negativo a causa del danno che sarà provocato al giro esterno delle sofore che sono in discreta condizione ed ha chiesto che gli scavi stiano ad almeno 5-7 metri dal tronco, una distanza pari alla proiezione della chioma.
Nella lettera si chiede al Comune di rivedere il progetto secondo i seguenti punti:
e di effettuare un sopralluogo congiunto nella piazza di Comune, Sovrintendeza, Forestale e progettisti.
La realizzazione del progetto è sospesa fin quando la Sovrintendenza non otterrà le modifiche richieste.
Si è verificato quanto i Verdi di Zona 3 avevano previsto e dichiarato in Consiglio di Zona 3. La maggiore distanza dalle Sofore ridurrà notevolemnte il numero dei box rendendo diseconomico il parcheggio a causa dell'aumento del costo di ogni box.
La soluzione più opportuna è trovare una nuova collocazione del parcheggio, eventualmente realizzando un parcheggio meccanizzato in via Carpaccio.
Il Comune respinge il progetto di parcheggio dell'Unes all'angolo di via Spallanzani con via Melzo. I lavori dell'isola pedonale inizieranno a fine gennaio 2002 (1/10/01)
Il progetto di nuovo accesso al parcheggio a rotazione dell'Unes sotto il palazzo ex-Arizona è stato respinto dal Comune in quanto la superficie del parcheggio non è sufficiente. In base al piano regolatore deve essere pari al doppio dello spazio del supermercato ma nel conteggio sono stati considerati un'area di carico e scarico e una parte del cortile che è di proprietà del condominio di via Spallanzani 6.
In attesa di una modifica del progetto l'Unes non può ottenere la licenza commerciale per l'apertura del supermercato.
Raggiungere lo spazio sufficiente sembra difficile in quanto il secondo piano interrato è riservato agli acquirenti degli appartamenti.
Per quanto riguarda l'isola pedonale di via Spallanzani, il Comune ha finanziato l'opera con un mutuo ed ha chiesto alla MM di appaltare i lavori ed iniziarli a fine gennaio 2002, dopo il periodo natalizio, per non disturbare i negozianti.
Il Comune ordina la spostamento del chiosco di panini di Piazza Oberdan verso viale Piave (1/10/01)
Il Comune ha chiesto al Sig. Luigi Maddà, titolare del chiosco di Piazza Oberdan, di trovare una nuova collocazione entro sessanta giorni, altrimenti verrà chiuso. La rimozione del chiosco era stata già chiesta il 2/11/99 da residenti e commercianti con una lettera.
L'intimazione è arrivata nel mese di giugno, dopo che il Comune aveva in marzo autorizzato il chiosco ad arretrare dalla strada sull'aiuola e a creare un servizio igienico sul retro. L'autorizzazione arrivò dopo una lunga causa tra il Comune ed il Maddà davanti al TAR in cui il tribunale aveva chiesto alle parti di arrivare ad un accordo.
L'accordo era però basato sulla violazione del Regolamento del Verde, che nega la possibilità che un chiosco possa essere installato sopra un'area a verde. In seguito ad una mia lettera al Comune gli uffici competenti hanno revocato l'autorizzazione.
Il titolare ha subito fatto ricorso al TAR contro la richiesta di spostamento ma il Tribunale non ha concesso la sospensiva e neanche il Consiglio di Stato.
Ora spero che il Comune possa trovare un'area più adatta per il chiosco che, in seguito alla sua apertura notturna, attira una clientela poco raccomandabile che bivacca tutta la notte nella piazza. La presenza del chiosco ha impedito finora che il verde sia mantenuto adeguatamente, anche con l'aiuto di sponsor.
L'Unes ha forse rinunciato ad aprire il supermercato in via Spallanzani (10/5/01)
Il 6 aprile la proprietà del palazzo ha presentato al Comune una variazione al progetto per tenere conto della diffida del Comune ad accedere al parcheggio a rotazione del supermercato da via Spallanzani, in quanto incompatibile con l'isola pedonale.
L'accesso al parcheggio è stato spostato in via Melzo dove c'era il fruttivendolo, vicino al passo carraio di via Melzo 21, al posto del carico e scarico delle merci del supermercato. Un semaforo regolerà il traffico delle auto in ingresso ed uscita, a causa della limitata larghezza del passaggio. L'ingresso agli appartamenti sarà subito accanto, dove c'era l'orologiaio. Su via Spallanzani rimarrà solo il passo carraio esistente ed una zona di parcheggio interna all'aperto al confine con il palazzo di via Spallanzani 6. Non è chiaro se questa zona sarà utilizzata per il carico e scarico delle merci.
Non vi sarà più il secondo accesso al parcheggio che utilizzava l'ingresso della sala da ballo Arizona.
La rampa di discesa è stata ruotata in senso opposto per uscire verso via Melzo.
Una notizia non verificata dice che l'Unes avrebbe rinunciato ad aprire il supermercato nel palazzo a causa della riduzione dei magazzini dovuta al nuovo accesso al parcheggio e che al suo posto dovrebbe venire Louis Vuitton all'interno, mentre potrebbero essere di nuovo previsti alcuni negozi su via Melzo e Spallanzani.
Se questo fosse vero, sarebbe sicuramente meglio per il quartiere e valorizzerebbe la nuova isola pedonale.
Gucci finisce a fine maggio il restauro dell'ex-Cinema Diana (9/5/01)
Gucci sta ultimando il restauro dell'ex Cinema Diana in viale Piave angolo via Mascagni, che sarà riaperta al traffico il 12 giugno.
Il restauro, progettato dall'architetto Ermanno Previdi, prevede il lavaggio della facciata e la sua illuminazione, la riapertura dei finestroni chiusi quando il teatro fu trasformato in cinema, l'eliminazione della galleria e la sua sostituzione con un piano interno, il ripristino del soffitto del salone di ingresso al suo stato originario.
La sala sarà utilizzata da Gucci per le sfilate della moda maschile e femminile di febbraio, giugno e ottobre.
All'interno lo spazio è completamente vuoto e sarà allestito diversamente per ogni sfilata.
Non è escluso che Gucci lo possa utilizzare anche per iniziative culturali e mostre, come ha fatto Prada nello Spazio Prada. Questo sarebbe di interesse per la zona che non ha sale utilizzabili per iniziative culturali, dopo la chiusura di molti cinematografi.
I lavori in corso recano moto disturbo agli abitanti delle case vicine ma dovrebbero finire a fine maggio.
Parte il restauro del palazzo di piazza Oberdan 2/a all'angolo tra viale Piave e viale Majno (9/5/01)
Il palazzo ospitava una volta al piano terreno il ristorante cinese la Muraglia e ai piani superiori l'Hotel Venezia.
Si tratta di un palazzo di due piani costruito alla fine del 1800 in stile neoclassico a ridosso delle mura spagnole e di un piccolo bar all'angolo. Era chiuso da alcuni anni, il suo ultimo utilizzo era stato alle ultime elezioni come sede del Comitato Elettorale di Alleanza Nazionale.
Recentemente era piuttosto degradato e qualcuno si era introdotto all'interno.
Era di proprietà del Gruppo Ligresti che nel 1996 voleva demolirlo e sostituirlo con un palazzo moderno alto 7 piani, quanto quello vicino di Piazza Oberdan 2. Sarebbe stato uno scempio per tutta la piazza, così vicino ai Caselli di Piazza Oberdan.
Avevo convinto il Consiglio di Zona 3 ad opporsi al progetto (vedi delibera) ed anche i funzionari comunali lo avevano respinto. Era stato che richiesto un vincolo monumentale sull'edificio.
Poi non se ne era saputo più nulla.
Nel 1999 il Gruppo Ligresti lo ha venduto nell'ambito della risistemazione dei suoi debiti e nel 2000 è stato acquistato dalla società Viris di Corso Monforte 20, che ha deciso di ristrutturarlo e di affittarlo a uffici e negozi.
Il progetto presentato in Comune prevede il mantenimento dell'edificio ed il restauro della facciata, del bar e delle mura spagnole. La Commissione Edilizia ha chiesto delle modifiche per rispettare il vincolo ambientale di viale Majno e si è in attesa del rilascio del nulla-osta ambientale. Nel frattempo sono state potate le piante in modo drastico, chiusa la porta con un muro e gli altri accessi con lucchetti.
Una volta tanto i proprietari di un palazzo hanno deciso di rispettarlo e valorizzarlo nel suo ambiente. E' un buon segno per il futuro di Piazza Oberdan.
La nuova isola pedonale di via Spallanzani (30/4/01)
La Giunta Comunale ha affidato il 26 aprile alla MM la realizzazione dell'isola pedonale di via Spallanzani. Si attua così un'idea che ho lanciato nel 1995 e che ho perseguito per anni insieme agli abitanti e commercianti della via. In seguito a due raccolte di firme tra i commercianti nel 1995 e 1998 e a numerose delibere del Consiglio di Zona 3 di cui ero membro per i Verdi, la Giunta Comunale si è convinta della bontà del progetto e ne ha deciso la realizzazione subito prima delle elezioni.
Verrà chiusa al traffico la parte di via tra Piazza Oberdan e via Melzo ma la pavimentazione proseguirà in quota fino a viale Regina Giovanna e nel breve tratto di via Melzo compreso tra Corso Buenos Aires e via Spallanzani. Vi sarà un semaforo lungo viale Regina Giovanna all'altezza dell'incrocio che permetterà ai pedoni ed ai ciclisti di attraversare il viale in corrispondenza con la piazza. Così sarà facilitato il percorso tra l'uscita del passante ferroviario e piazza Oberdan e quello dei ciclisti che dalla nuova pista ciclabile di viale Morgagni vorranno raggiungere Piazza Oberdan e di lì i Giardini Pubblici.
La nuova isola pedonale favorirà moltissimo i commercianti di via Spallanzani, Melzo e Malpighi perché si creerà un percorso pedonale alternativo a Corso Buenos Aires, inquinato dagli scarichi e rumori delle automobili. Tutto il quartiere sul lato est di Corso Buenos Aires sarà valorizzato, con le sue case ottocentesche e liberty già comprese nei percorsi turistici.
Ora si spera che possa essere ripreso il progetto di Porta Orientale, studiato dall'Assessore alla Qualità Urbana Italo Rota nel 1995 e messo nel cassetto nel 1997, che doveva riqualificare tutta l'area. Si deve decidere sulla destinazione del Diurno Venezia, stupenda costruzione degli anni '30 sotto la piazza, l'utilizzo del mezzanino della stazione del metro, la pavimentazione della piazza, la sistemazione delle aiuole verso l'albergo Diana, l'eventuale pedonalizzazione dello spazio tra i caselli richiesta dall'Associazione dei Panificatori di Milano che li sta restaurando.
Forse potrà essere ripresa l'idea che ho portato avanti per anni di galleria sotterranea tra Piazza Repubblica e viale Majno sotto i Bastioni che permetterebbe di estendere i giardini pubblici fino a via Vittorio Veneto e di togliere il traffico dall'incrocio tra Porta Venezia ed i Bastioni. Si aspetta che si facciano avanti dei privati che possano finanziare l'opera, prevista dal Piano Urbano Traffico.
La pedonalizzazione di via Spallanzani ha incontrato negli anni numerosi ostacoli e per ultimo quello del cantiere aperto nel palazzo all'angolo tra via Spallanzani e via Melzo, dove c'era l'Arizona. Il progetto prevedeva un parcheggio a rotazione per il supermercato Unes al primo piano sotterraneo ed un parcheggio per i residenti al secondo con accesso da via Spallanzani. Con numerosi esposti ho ottenuto che il Comune imponesse al proprietario di spostare l'accesso su via Melzo e questo ha presentato il 6 aprile un nuovo progetto del piano terreno che prevede l'uscita dei due parcheggi su via Melzo, dove c'era il fruttivendolo. L'accesso delle auto al parcheggio a rotazione del supermercato era chiaramente incompatibile con l'isola pedonale.
Così si crea la possibilità di riaprire la Roggia Gerenzana che scorre tra i palazzi di via Spallanzani 6 e 10 fino alla strada. La Roggia era chiusa per una parte ma ancora aperta per circa 30 metri. L'impresa edilizia voleva chiuderla completamente senza l'autorizzazione dei confinanti ma il tentativo è stato da me bloccato in extremis un mese fa, quando già erano stati messi dei tubi di cemento. I condomini confinanti sono favorevoli a riaprire la Roggia e l'Associazione Amici dei Navigli è pronta a fare un progetto di sistemazione. Si veda com'era carina la roggia prima dei lavori di chiusura ed attualmente dopo la posa di un tubo di cemento del diametro di un metro e venti.
Rimane aperto il problema delle facciate del palazzo d'angolo che il progetto prevede di modificare pesantemente, con l'apertura di numerose nuove finestre e logge e l'eliminazione di molte decorazioni. Il progetto non rispetta la simmetria delle facciate esistenti e ne mantiene solo in parte lo stile ottocentesco. Il Comune ha purtroppo ignorato i miei esposti che sostenevano che il progetto è in contrasto con il risanamento conservativo dichiarato dal progettista e ha dato un'interpretazione estensiva del Regolamento Edilizio. In questo quartiere, che si è miracolosamente mantenuto intatto durante la seconda guerra mondiale e che sarà valorizzato dall'isola pedonale, non dovrebbero essere ammessi interventi edilizi che non mantengono le facciate esistenti.
La Giunta Comunale approva finalmente la pedonalizzazione di via Spallanzani in seguito alle pressioni di abitanti e commercianti. Bloccato il tentativo dell'Unes di ridurre l'isola pedonale (26/4/01)
La Giunta Comunale ha approvato il 26 aprile l'affidamento alla MM della realizzazione dell'isola pedonale di via Spallanzani. Si realizza così un'idea lanciata da me nel 1995 e che ho perseguito per anni insieme agli abitanti e commercianti della via. Si è dovuto aspettare che venissero cambiati i percorsi della 65 e 56 e che le varie giunte che si sono succedute si decidessero a realizzare una piccola ma significativa isola pedonale.
La prima raccolta di firme che feci tra i commercianti è del marzo 1995 con 16 firme; il consiglio di zona 3 approvava la richiesta il 29 giugno 1995 e chiedeva all'Ufficio Arredo Urbano di preparare un progetto esecutivo.
Nel settembre '95 l'allora sindaco Formentini nominava assessore alla Qualità Urbano l'arch. Italo Rota che inseriva via Spallanzani in un progetto di riordino di Piazza Oberdan e vie limitrofe. Venne costituito un gruppo di lavoro di tutti gli assessorati competenti con il supporto tecnico della MM. Seguii personalmente il gruppo di lavoro che previde anche una parziale pedonalizzazione di viale Piave e via Vittorio Veneto. Il progetto fu completato nel marzo 1996 ed il Consiglio di Zona lo approvò con una sua delibera.
L'arch. Rota diede successivamente le dimissioni e la delega alla qualità urbana passò all'assessore al traffico Santambrogio che non credeva particolarmente al progetto. Si tentò di stralciare la parte che riguardava la pedonalizzazione di via Spallanzani ma senza successo.
Con la nuova giunta Albertini raccolsi nuovamente le firme dei commercianti della via favorevoli alla pedonalizzazione.
Il vicesindaco De Corato diede alla MM l'incarico di riprendere la parte del progetto di Piazza Oberdan che riguardava via Spallanzani e di preparare un progetto preliminare. Il Consiglio Comunale lo inserì nella delibera delle opere pubbliche del luglio 1997 ed il Consiglio di Zona lo approvò nel settembre dello stesso anno. Il progetto si arenò una seconda volta in quanto sembrava che gli abitanti non fossero d'accordo e la Giunta Comunale lo archiviò per l'opposizione dell'assessore al traffico Achille.
Il nuovo assessore Goggi fu invece favorevole al progetto ed inserì la pedonalizzazione nel Piano Urbano Traffico approvato nel marzo 1999. Il Consiglio di Zona 3 sollecitò la pedonalizzazione nuovamente nel novembre 1999 e la MM ebbe l'incarico di preparare il progetto esecutivo.
Nell'agosto 2000 si aprì un cantiere per la ristrutturazione del palazzo di via Spallanzani 10, all'angolo con via Melzo, dove c'era la sala da ballo Arizona. Al piano terreno era previsto un supermercato dell'Unes e nel sotterraneo un parcheggio per i clienti con uscita su via Spallanzani, chiaramente incompatibile con l'isola pedonale. Presentai un esposto al Comune chiedendo di rifiutare l'autorizzazione alla denuncia di inizio attività ed il Comune chiese al proprietario di prevedere l'accesso al parcheggio dell'Unes da via Melzo.
L'assessore Lupi, che ha la delega all'arredo urbano ed all'edilizia privata, fermò la delibera che doveva essere approvata entro il 31 dicembre 2000 per la preoccupazione che i lavori di ristrutturazione potessero andare in conflitto con quelli della pedonalizzazione. Il conflitto non c'era ma si dovette a questo punto aspettare l'approvazione del bilancio del Comune del 2001 per portare la delibera in Giunta. Nel frattempo la proprietà del palazzo, dopo aver chiesto una modifica all'isola pedonale direttamente al settore Traffico, riceveva una seconda diffida ad accedere al parcheggio sotterraneo da via Spallanzani e si rassegnava a modificare l'accesso.
Ora finalmente tutti gli ostacoli sono stati superati e la Giunta ha potuto approvare il progetto esecutivo ed assegnare alla MM l'appalto dei lavori.
E' una vittoria mia e di tutti coloro che in questi anni hanno creduto nella valorizzazione di questo angolo di vecchia Milano, sorto durante il 1800 lungo la vecchia via maestra Milano-Bergamo, con sullo sfondo la chiesa seicentesca di Santa Francesca Romana. Il traffico è da alcuni anni molto scarso ed i marciapiedi stretti. L'isola pedonale faciliterà il collegamento tra Piazza Santa Francesca Romana con l'accesso al passante ferroviario e piazza Oberdan e completerà la pista ciclabile in costruzione in viale Morgagni permettendo ai ciclisti di raggiungere il giardini pubblici di Porta Venezia.
Sarà valorizzato l'intero quartiere di Piazza Oberdan con le stupende case Liberty di via Malpighi 3 e 12, la palazzina liberty di via Melzo, nuova sede della Biblioteca Rionale Venezia, l'ex cinema Diana, futura sede delle sfilate di Gucci.
Deve essere ripreso il progetto di riordino di Piazza Oberdan, ora che è stato ultimato il parcheggio sotterraneo di viale Majno, aperto lo spazio Oberdan a cura della Provincia, avviato il restauro dei Caselli ad opera dell'Associazione Panettieri di Milano, iniziato il recupero del verde di via Vittorio Veneto.
Manca il restauro del Diurno Venezia, bellissimo spazio decò sotto la piazza, l'ampliamento dei marciapiedi di Corso Buenos Aires e la risoluzione del problema del traffico con la creazione della galleria sotterranea sotto i Bastioni che propongo da molti anni.
Tutte cose di cui vorrei occuparmi se sarò eletto consigliere dei Verdi nel nuovo Consiglio di Zona 3.
Il Consiglio di Zona approva il progetto di parcheggio sotterraneo di largo Rio de Janeiro (26/3/01)
Nell'ultima seduta prima dello scioglimento il Consiglio di Zona 3 ha approvato il progetto esecutivo del parcheggio sotterraneo di Largo Rio de Janeiro.
I Verdi, i Popolari e Rifondazione Comunista hanno votato contro. Il Polo ed i Ds hanno votato a favore.
Il progetto è identico a quello presentato il 12/10/00. Vengono tolti i due cedri deodara più piccoli e sostituiti con due piante dello stesso tipo ma più piccole alla fine dei lavori. Dubito che data la poca terra presente (2,5 metri) le due nuove piante possano raggiungere l'altezza di quelle attuali.
Nonostante il vincolo ambientale la Commissione Edilizia Integrata del Comune ha approvato anch'essa il progetto, chiedendo però l'eliminazione della parte fuori terra degli ascensori. Gli ascensori termineranno quindi la loro corsa al primo piano sotterraneo, come previsto per il parcheggio di Piazza Bernini.
Per bloccare il progetto rimane solo l'intervento della Sovrintendenza ai Beni Ambientali della Lombardia.
Inaugurata il 7 marzo la nuova Biblioteca Venezia (9/3/01)
Il 7 marzo alle 12 il Sindaco Albertini, alla presenza del Presidente del Consiglio di Zona 3 Viola e dell'Assessore alla Cultura Carrubba, ha inaugurato la nuova sede della Biblioteca Venezia nella palazzina Liberty di via Frisi angolo Melzo.Il Maestro Cristian Saccon ha suonato al violino la Ciaccona di Bach. Erano presenti tra gli altri Forattini, Giovanni Raboni, la Professoressa Bossaglia, Guido Lopez.
L'orario di apertura è il lunedì mercoledì e venerdì dalle 13.30 alle 19.30, martedì, giovedì e sabato dalle 10.30 alle 19.30.
La Biblioteca occupa l'atrio dell'ex-cinema Dumont donato al Comune come compenso per la realizzazione di un autosilo di box privati per residenti. Si chiude così una vicenda iniziata nel 1986 con l'approvazione di un piano di recupero del palazzo all'angolo delle due vie, lungamente osteggiato dagli abitanti del quartiere che volevano il recupero di tutto il cinema e non del solo atrio.
La Biblioteca contiene una parte dei libri della biblioteca rionale ospitata nel casello di destra di Piazza Oberdan, chiusa per restauri due anni fa, e molti volumi nuovi. Vi sono anche alcuni computer e CD-ROM. Vi è un settore di libri dedicati al Liberty, che è lo stile dell'edificio e di una parte del quartiere. Infine vi sono numerosi CD di musica etnica.
Al primo piano vi è una sala di consultazione che potrà essere utilizzata per iniziative culturali. Gli abitanti sperano che questo luogo possa diventare un punto di aggregazione culturale della zona 3 ed un punto di partenza per visite guidate della zona.
Martedì 8 marzo Guido Lopez, autore di due bellissimi libri sul liberty a Milano e in Lombardia, ha parlato del liberty a Milano proiettando numerose diapositive di palazzi in questo stile. L'editore Partipilo ha fatto dono dei due volumi alla Biblioteca. Successivamente ho raccontato brevemente la storia della Palazzina.
L'edificio è stato costruito tra il 1908 ed il 1910 dagli architetti Tettamanzi e Mainetti ed è vincolato dal Ministero dei Beni Culturali come significativo edificio liberty.
Fu uno dei primi cinematografi di Milano costruiti appositamente per questo scopo e si chiamava Cinema Dumont. Fu utilizzato fino al 1932, successivamente divenne un autosalone e la sede delle autoambulanze della Croce Santa Rita.
Dopo una lunga battaglia legale tra il Ministero dei Beni Culturali e la proprietà durata dal 1987 al 1993 e ben quattro diverse versioni del vincolo si è arrivati all'attuale soluzione di un autosilo di volume ridotto rispetto al progetto iniziale e di uno spazio pubblico, che il Consiglio di Zona 3 ed il Comune hanno voluto dedicare a sede della Biblioteca Venezia, sfrattata dai Caselli.
L'allestimento della biblioteca è durato più di due anni per una serie di problemi tecnici, di bilancio e di personale e come conseguenza l'apertura prevista entro il 1999 è slittata più volte nel tempo mentre gli abitanti del quartiere e gli utenti della Biblioteca Venezia continuavano a sollecitarla. Nella guida ai servizi della biblioteca (parte 1 e parte 2) sono indicate le dotazioni della biblioteca.
Il Giorno e la Repubblica hanno pubblicato due articoli sulla nuova Biblioteca.
Il Comune diffida il proprietario del palazzo di via Spallanzani 10 dall'utilizzare il passo carraio sulla via per il parcheggio a rotazione dell'Unes (1/3/01)
Il 15 febbraio scorso il Comune di Milano, in seguito ad una Conferenza di Servizi, ha inviato una diffida al proprietario del palazzo di via Spallanzani 10 dall'utilizzare il passo carraio sulla via come accesso per il parcheggio a rotazione dell'Unes. L'accesso avrebbe impedito di fatto la realizzazione dell'isola pedonale progettata in via Spallanzani, che prevede un accesso con chiave per i soli residenti.
Il passo carraio potrà essere utilizzato solo dai residenti mentre il parcheggio a rotazione dovrà avere un accesso da via Melzo. Il progettista ha 30 giorni di tempo per presentare una modifica al progetto in tal senso.
Inoltre il Comune ha contestato che il parcheggio a rotazione non è sufficientemente grande in rapporto alla superficie dell'Unes, in quanto il piano regolatore impone che la sua superficie sia pari a quella adibita alla vendita.
La Biblioteca Venezia riapre il 7 marzo alle 12 nella Palazzina Liberty di via Frisi angolo Melzo (25/02/01)
Il 7 marzo alle 12 il Sindaco Albertini inaugura la Biblioteca Venezia nella palazzina Liberty di via Frisi angolo Melzo.
Si tratta dell'atrio dell'ex-cinema Dumont donato al Comune come compenso per la realizzazione di un autosilo di box privati per residenti. Si chiude così una vicenda iniziata nel 1986 con l'approvazione di un piano di recupero del palazzo all'angolo delle due vie, lungamente osteggiato dagli abitanti del quartiere che volevano il recupero di tutto il cinema e non del solo atrio.
La Biblioteca contiene una parte dei libri della biblioteca rionale ospitata nel casello di destra di Piazza Oberdan, chiusa per i restauri dei Caselli. Vi sono anche alcuni computer. L'orario di apertura è in fase di definizione.
Vi sarà un settore di libri dedicati al Liberty, che è lo stile dell'edificio e di alcuni altri nel quartiere.
L'edificio del 1910 è vincolato dal Ministero dei Beni Culturali ed è uno dei più significativi della zona 3.
Ho pubblicato su questo sito una breve storia della Palazzina.
La Commissione Edilizia Integrata del Comune approva con modifiche il progetto di parcheggio sotterraneo di Piazza Bernini (25/01/01)
La Commissione Edilizia Integrata ha approvato le modifiche al progetto presentate dal progettista arch. Griso. Si tratta di un ampliamento del marciapiede dell'aiuola centrale e di quello laterale, che restringe il calibro della strada da 8 a 6 metri.
Nessuna modifica è stata fatta alla distanza dello scavo dalle radici delle piante.
Prosegue la battaglia del Comitato Bernini e dei Verdi contro il parcheggio in tutte le sedi competenti.
La Commissione Edilizia Integrata del Comune ritiene inadeguato il progetto di parcheggio sotterraneo di Piazza Bernini (20/10/00)
La Commissione Edilizia Integrata, che ha le delega sui Beni Ambientali di Milano, ha esaminato giovedì 19 ottobre il progetto di parcheggio sotterraneo di Piazza Bernini e lo ha ritenuto non adeguato in relazione al vincolo sulla piazza. Il progetto dovrà essere modificato.
La Commissione ha chiesto di affinare la proposta progettuale attraverso l'aumento delle superfici dei marciapiedi in modo da ridurre l'eventuale sosta irregolare ai lati della piazza, di provvedere a una sistemazione più funzionale dei diversi elementi (tornelli più ampi, omogeneizzazione della pavimentazione, disposizioni di arredo e edicola) anche con una parziale modifica dell'impianto preesistente.
In apertura di seduta è stata letta la lettera inviata alla Commissione dalla consigliera dei Verdi di Zona 3 Mariolina de Luca.
Il Consiglio di Zona 3 approva la localizzazione del parcheggio sotterraneo di Largo Rio de Janeiro (20/10/00)
Il Consiglio di Zona 3 ha approvato il 19 ottobre la localizzazione del parcheggio sotterraneo di Largo Rio de Janeiro nonostante l'opposizione dei Verdi e degli abitanti della piazza. Si aspetta ora il progetto esecutivo.
I Verdi fanno rinviare in Consiglio di Zona l'approvazione del parcheggio sotterraneo di Largo Rio de Janeiro (12/10/00)
La Commissione Territorio ha esaminato lunedì 8 ottobre la richiesta di parere sulla localizzazione del parcheggio di Largo Rio de Janeiro.
Il parcheggio è stato suddiviso in due parcheggi, uno con entrata all'angolo con via Plinio e l'altro all'angolo con via Del Sarto.
In ogni parcheggio sono previsti 118 box su 3 piani. Il programma dei lavori prevede una durata di 24-26 mesi.
Sono rimossi durante i lavori i due cedri più piccoli che dovrebbero essere ripiantati alla fine dei lavori sopra la copertura dei parcheggi dello spessore di 2,5 metri.
Gli abitanti di Largo Rio de Janeiro continuano ad opporsi al progetto, come già avevano fatto nella commissione territorio del 23/00.
La Consigliera dei Verdi De Luca ha rilevato che il Consiglio di Zona è chiamato a dare un parere sulla localizzazione e non sul progetto e che quindi l'ordine del giorno del Consiglio che prevedeva l'approvazione del progetto era errato. La votazione è stata quindi rinviata alla prossima seduta.
I Verdi proporranno una diversa localizzazione del parcheggio sotto una strada del quartiere non alberata, eventualmente con un parcheggio meccanizzato.
Il Consiglio di Zona 3 approva i progetti esecutivi dei parcheggi di via Benedetto Marcello, via Ozanam e Piazza Bernini (5/10/00)
Come previsto il Consiglio di Zona 3 ha approvato i 3 progetti.
In apertura di seduta è intervenuto un folto gruppo di abitanti di via Gomes, Gaffurio e Mercadante contrari allo spostamento di parte del mercato di via Benedetto Marcello nelle loro strette vie.
In risposta alle giuste lamentele degli abitanti il Consiglio ha inserito nella delibera di approvazione del progetto la richiesta di studiare una nuova collocazione del mercato. In passato il Consiglio aveva preparato un progetto di spostamento di tutto il mercato in via Andrea Doria tra Piazzale Loreto e Piazza Caiazzo.
L'ATM si è opposta a causa del passaggio del filobus 90-91, il cui percorso avrebbe dovuto essere spostato in via Venini e Palestrina, con allungamento dei tempi di percorrenza.
Il problema dello spostamento del mercato durante i lavori del parcheggio e successivamente in modo definitivo sembra essere di difficile soluzione.
Si è poi aperto il dibattito sul parcheggio di via Ozanam.
Qui molti residenti e commercianti sono contrari alla creazione di due rampe separate di uscita vicino a Piazza Lima e di entrata in Piazzale Bacone, invece di una unica rampa in Piazzale Bacone.
Il progetto impedisce la pedonalizzazione della via e crea un traffico aggiuntivo delle auto che escono dal parcheggio (si veda il progetto con a sinistra la rampa di uscita e a destra quella di entrata).
Nel consiglio è stato anche richiesto come alternativa di entrare in Piazza Lima e uscire in Piazzale Bacone.
Il progettista arch. Griso ha sostenuto che questa soluzione riduce il numero di posti auto in quanto la rampa deve essere spostata verso Piazzale Bacone per fare spazio alla discesa senza toccare l'isola pedonale di Piazza Lima.
In realtà basterebbe spostare la rampa di accesso al primo piano sotterraneo e lasciare dove sono le altre, con una perdita di soli 15 posti auto a rotazione.
Il progetto mantiene circa 50 posti auto a spina di pesce in superficie, anziché eliminarli in quanto sostituiti dai posti auto del parcheggio. L'obiettivo posto dal Comune a tutti i parcheggi sotterranei di migliorare la vivibilità della zona in cui vengono costruiti non viene assolutamente raggiunto.
I Verdi hanno votato contro il progetto, mentre i DS hanno accettato le motivazioni dell'arch. Griso ed hanno votato a favore insieme alla maggioranza del Polo.
Per quanto riguarda il progetto esecutivo del parcheggio di Piazza Bernini i Verdi hanno presentato una mozione contraria votata anche da Rifondazione Comunista, mentre i DS si sono astenuti in quanto non è garantita una decente sistemazione della piazza dopo i lavori.
La maggioranza del Polo ha ovviamente approvato il progetto.
La battaglia contro il parcheggio del Comitato di Piazza Bernini si sposta ora in Sovrintendenza, che ha il potere di respingerlo in quanto in contrasto con il vincolo ambientale della Piazza.
Il Consiglio di Zona 3 è convocato per mercoledì 4 ottobre alle 19 e giovedì 5 ottobre alle 21 per approvare i progetti esecutivi dei parcheggi sotterranei di via Benedetto Marcello, via Ozanam e piazza Bernini (1/10/00)
I cittadini possono intervenire in apertura di seduta per esprimere il proprio parere.
I Verdi sono contrari al progetto di parcheggio di via Ozanam perché la rampa di uscita all'inizio di via Ozanam verso Piazza Lima impedisce la pedonalizzazione della strada e crea un traffico aggiuntivo di circa 3 auto al minuto lungo la strada, supponendo che le 180 auto nel parcheggio a rotazione sostino per una durata media di 1 ora . I Verdi richiedono che sia costruita un'unica rampa per l'entrata e uscita all'angolo con Piazza Bacone.
Sembra che l'Hotel Galles, contrario alle pedonalizzazione che impedirebbe l'accesso all'albergo a auto e pullman, abbia voluto la seconda rampa come garanzia contro future pedonalizzazioni e che il divieto dei Vigili del Fuoco a un'unica rampa sia una scusa della cooperativa per non andare contro i desideri dell'albergo.
I Verdi sono pure contrari al parcheggio di Piazza Bernini a causa della rimozione delle piante centrali ed ai danni che avranno le piante laterali e propongono in alternativa un parcheggio meccanizzato da 200 posti auto in via Carpaccio, che avrebbe costi minori, minori tempi di realizzazione e numerosi altri vantaggi.
La maggioranza del Consiglio di Zona, che ha già approvato il progetto preliminare, vuole approvare anche il progetto esecutivo.
La Commissione territorio approva il progetto esecutivo del parcheggio sotterraneo di piazza Bernini (18/9/00)
Per Piazza Bernini il progetto esecutivo ricalca fedelmente il progetto preliminare approvato dal Consiglio di Zona nel dicembre 1999.
Lunica novità è la distanza dalle piante di Sofora intorno alla piazza che dovrebbero essere salvate. La distanza dal tronco passa da 1,5-2 metri a 2-2,3 metri a seconda delle piante.
E stata presentata una relazione dettagliata dellagronomo Ottavio Minoli sullo stato delle piante e sulle operazioni di salvataggio delle sofore. La relazione parte dal presupposto che il parcheggio debba essere fatto e quindi non può giustificare la rimozione delle piante nellarea del cantiere.
Non essendo stato fatto un rilievo sulla posizione delle radici verso il centro della piazza ci si limita a prescrivere la creazione di un cassonetto in acciaio intorno alle piante durante i lavori per non danneggiare la zolla ed una drastica potatura delle piante per i rami che sporgono verso il centro della piazza e danno fastidio al cantiere.
Dato che tutte le piante hanno i rami verso la piazza per cercare la luce lontano dagli edifici, si può ben immaginare quale sarà laspetto delle sofore, attualmente alte 14-15 metri e con una chioma di 7-9 metri, dopo la potatura. La potatura ha anche la funzione di migliorare la stabilità delle sofore durante i lavori, avendo queste perso tutte le radici che le sostengono verso il centro della piazza, dove è collocata la maggior parte del peso dei rami e delle foglie. Probabilmente senza la potatura di quei rami crollerebbero al primo vento.
La distanza dalle radici di 2,30 metri è inferiore al minimo di 2,5 metri richiesto dal Comune di Milano. La relazione suppone che le piante abbiano sviluppato le radici verso la fognatura lungo gli edifici della piazza per cercare lacqua. Non si parla però delle radici che assicurano la stabilità alle piante.
Il Comitato di Piazza Bernini ed i Verdi hanno ribadito la loro forte opposizione al progetto e la loro intenzione di interessare gli organismi preposti alla tutela del vincolo ambientale, cioè i membri della Commissione Edilizia Integrata, la Sovrintendenza ed il Corpo Forestale dello Stato, affinché questo progetto, a loro parere incompatibile con il vincolo sulla Piazza, venga definitivamente affossato.
La Giunta Albertini, in previsione delle elezioni comunali, sta facendo di tutto per accelerare la realizzazione di parcheggi sotterranei, minacciando addirittura la nomina di un Commissario.
Il 10 ottobre si riunirà una Conferenza dei Servizi per approvare il progetto. Poi questo verrà inviato alla Commissione Edilizia Integrata e successivamente la Sovrintendenza avrà 60 giorni per esprimere il suo parere.
Prossimamente verrà presentato in zona il progetto preliminare del parcheggio di Largo Rio de Janeiro, dove vengono eliminati i due cedri laterali e conservati quelli centrali. Gli abitanti di questa piazza sono avvisati: a Milano le auto hanno la precedenza sulle piante.
Le Commissioni Territorio e Commercio approvano il progetto esecutivo dei parcheggi sotterranei di via Benedetto Marcello e via Ozanam (12/9/00)
Martedì 12 settembre la Commissione Territorio ha esaminato il progetto esecutivo dei parcheggi di via Benedetto Marcello e via Ozanam. I due parcheggi non sono cambiati rispetto ai progetti visti negli anni scorsi. In Benedetto Marcello il parcheggio prevede 480 box per residenti tra le vie Petrella e Scarlatti, con una rampa circolare allaltezza di via Petrella. Viene creata davanti alla rampa una piccola costruzione di un piano per gli ascensori e le scale pedonali. In superficie vengono ricostituiti quattro filari di tigli con sotto delle aiuole lunghe e strette. In mezzo vi sarà del ghiaietto per consentire allacqua piovana di filtrare verso le radici e farle crescere correttamente in modo da dare stabilità alle piante, secondo le prescrizioni della Sovrintendenza ai Beni Ambientali e del Corpo Forestale dello Stato.
Nella zona del parcheggio il mercato rionale sarà spostato sui lati della strada e le bancarelle che non ci staranno saranno spostate in via Mercadante e nelle vie limitrofe. In tal modo verrà mantenuta la continuità del mercato.
La soluzione alternativa di spostamento di tutto il mercato in viale Andrea Doria sembra sia stata bloccata da un ricorso del Grand Hotel Doria. Si vedrà ora se gli ambulanti accetteranno questa soluzione, dopo aver tentato a lungo di estendere il mercato verso via Boscovich, come era molti anni fa.
In via Ozanam il progetto prevede circa 160 box per residenti e 160 posti auto pubblici a rotazione. Le rampe sono due, una per la discesa in piazzale Bacone sulla sede stradale tra le due aiuole allingresso di via Ozanam ed una vicino a Piazza Lima per la salita.
I piani sono quattro, il progetto prevede per la rotazione i primi due vicino alla superficie e per i residenti gli altri due. La cooperativa vorrebbe invertire i piani ma il Comune è contrario.
La scala di uscita è a metà della strada e non si prevede una struttura esterna.
Vengono creati due filari di 8 alberi di Prunus ciascuno lungo i marciapiedi.
La via non viene pedonalizzata, sono mantenuti i parcheggi a spina di pesce e gli spazi per il carico e scarico dei negozi. Il senso unico viene mantenuto da Corso Buenos Aires a Piazzale Bacone, e sarà percorso anche dalle auto in uscita dal parcheggio. I Vigili del Fuoco non hanno consentito la creazione di ununica rampa di entrata ed uscita su Piazzale Bacone in quanto il parcheggio è molto lungo e mancherebbero vie di fuga.
La collocazione delle rampe non consentirà mai in futuro la pedonalizzzione della via Ozanam perché la rampa di uscita è girata verso Piazzale Bacone.
I commercianti della via sono fortemente contrari al progetto per limpatto di due anni di lavoro sulla loro attività ed avevano chiesto nel 1995 uno scavo a cielo chiuso. I residenti avevano chiesto allora di eliminare il parcheggio a rotazione a favore dei box per residenti di cui vi è molta richiesta in zona e di pedonalizzare la via, come condizione per sopportare il disagio dei lavori.
Nessuna delle due richieste è stata accolta dal progetto.
Il Comune autorizza l'inizio dei lavori in via Spallanzani 10 angolo via Melzo 23 (1/9/00)
In seguito alla diffida ad iniziare i lavori sul palazzo allangolo di via Spallanzani con via Melzo, emessa dal Comune a fine giugno, il progettista Arch. Ghioni ha presentato alcune modifiche ai passi carrai ma non ha modificato laccesso al parcheggio a rotazione su via Spallanzani, che il Comune ritiene incompatibile con il progetto preliminare di isola pedonale approvato dal Consiglio Comunale nel 1997.
Ad inizio agosto il Comune ha quindi deciso di revocare parzialmente gli effetti della sua diffida, consentendo linizio dei lavori sul palazzo, ma lha mantenuta sullaccesso al parcheggio sotterraneo.
Quindi lArch. Ghioni dovrebbe modificare il progetto per prevedere laccesso al parcheggio da via Melzo.
Nulla di nuovo invece sulle facciate esterne su via Spallanzani e via Melzo che verranno realizzate secondo il progetto presentato, in quanto il Comune non ha fatto richieste in proposito e la proprietà non è purtroppo disposta a modificare il progetto per meglio inserirlo nellambiente edilizio del quartiere.
I lavori sono iniziati a metà agosto con la demolizione di alcuni fabbricati interni e finiranno nel giugno del 2003, come indicato sul cartello esposto nel cantiere.
LAssociazione Amici dei Navigli sta promuovendo una petizione e una sottoscrizione per il recupero e la valorizzazione del tratto della Roggia Gerenzana tra il palazzo di Via Spallanzani 6 e quello in cui sono in corso i lavori. La Roggia è ancora in parte scoperta. La proposta è di scoprirla fino a via Spallanzani, anche nel tratto utilizzato come passo carraio da molti anni. In questo modo dallisola pedonale si avrebbe una bella visuale della Roggia, che porta lacqua della Martesana da via Melchiorre Gioia fino a campi coltivati intorno a San Giuliano. La Roggia alimentava nel secolo scorso anche la piscina dei Bagni Diana.
Si può sottoscrivere la petizione presso il Sig. Maurizio Radice, custode dello stabile di via Spallanzani 6.
E confermata lapertura del supermercato Unes al piano terreno del nuovo palazzo.
Il 30 maggio lUnes ha richiesto al Comune di aprire un supermercato di 784 mq accorpando 4 licenze commerciali acquistate in vari punti della città.
Avevo espresso nella notizia riportata sotto molti argomenti contrari allapertura di un nuovo supermercato in via Spallanzani. In accordo con la proposta di riapertura della Roggia Gerenzana sarebbe molto meglio che si creasse un insieme di negozi sul modello delle Corti di Baires, con affaccio sulla roggia.
Il Comune diffida la proprietà dall'iniziare i lavori in via Spallanzani 10/via Melzo 23 (28/7/00)
Il Comune ha chiesto al progettista arch. Gerardo Ghioni di modificare i progetto del piano terreno del palazzo: non è ammissibile luscita del parcheggio dal passo carraio esistente su via Spallanzani perché il Comune ha approvato il progetto preliminare di pedonalizzazione nel 1997 e la via verrà pedonalizzata entro lanno.
In attesa della modifica i lavori non possono iniziare in quanto è stata emessa una diffida.
Larchitetto ha contestato che esista un progetto preliminare di pedonalizzazione della via, che invece cè sicuramente perché il Consiglio di Zona 3 lha approvato nel 1997 ed il Consiglio Comunale lha inserito nel luglio dello stesso anno nella delibera dei Lavori Pubblici da eseguire. Inoltre la pedonalizzazione è stata inserita nel Piano Urbano Traffico recentemente approvato dal Consiglio Comunale.
E auspicabile che il progettista sposti luscita del parcheggio su via Melzo, dove inizialmente era previsto il carico e scarico delle merci del supermercato.
Unaltra questione che rimane aperta è la forte modifica delle facciate ed il sottotetto alla francese, di cui non è ancora stato presentato il progetto.
La modifica delle facciate con lo spostamento di numerose finestre e lapertura di 20 nuove finestre su via Melzo e 14 su via Spallanzani non è sicuramente compatibile con il risanamento conservativo del palazzo, come la pratica è stata definita nella denuncia di inizio attività presentata in Comune.
Anche al piano terreno i due nuovi passi carrai su via Melzo e su via Spallanzani allargano notevolmente le vetrine esistenti.
Laspetto del palazzo dallesterno non assomiglia assolutamente a quello attuale e sconvolge la simmetria esistente nelle aperture. In una zona in cui non vi sono palazzi moderni e in cui nessuna facciata è stata mai modificata la nuova facciata sarà un pugno nellocchio. Si veda in figura la differenza tra la facciata vecchia e nuova su via Melzo.
Si crea inoltre un pericoloso precedente per tutta Milano, sottraendo alla Commissione Edilizia il controllo sullestetica degli edifici.
I proprietari del palazzo sembrano disponibili ad una modifica del progetto che rispetti le facciate esistenti, speriamo che larch. Ghione accetti di rivedere il suo progetto rimettendo le aperture doverano e sostituendo il tetto alla francese con degli abbaini.
Gli abitanti del quartiere che tengono alla conservazione di questo angolo di vecchia Milano lo ringrazieranno. Il Borgo di Porta Orientale e la vecchia strada maestra Milano-Venezia che passava per via Spallanzani meritano sicuramente di essere conservati. Lo prescrive anche il piano regolatore che ha inserito la zona in unarea di salvaguardia ambientale, dove "gli interventi devono tendere a salvaguardare e valorizzare lambiente storico e paesistico in cui sono inseriti".
Rimane aperta la questione dellutilizzo dello spazio commerciale al piano terreno, al posto della sala da ballo Arizona, che ha chiuso a fine giugno.
Un supermercato non è la soluzione migliore per una isola pedonale: altri tipi di negozi, ad esempio di moda, qualificherebbero meglio lisola pedonale e disturberebbero meno i nuovi abitanti del palazzo.
Un supermercato attira molto traffico di automobili, vi è rumore per il raffreddamento delle celle frigorifero e per laria condizionata, le merci devono arrivare su automezzi di grande dimensione poco adatti alle strade strette della zona, viene creata una grande quantità di immondizia.
Difficilmente inoltre un supermercato potrebbe ottenere una licenza commerciale in una zona con problemi di viabilità.
Spero proprio che lUnes, che vuole aprire il supermercato, rinunci ai suoi propositi: gli abitanti della zona sono già sufficientemente serviti dagli altri supermercati esistenti e lUnes attirerebbe solo clienti da altre zone, facendo concorrenza ai piccoli esercenti che ancora sopravvivono a fatica nel quartiere.
La Biblioteca di Porta Venezia dovrebbe aprire il prossimo autunno (28/7/00)
La notizia riportata sullultimo numero della Voce di Zona 3 secondo cui vi sono problemi nelle solette della futura biblioteca di via Melzo era errata.
Il problema, che era emerso lanno scorso, è stato superato da tempo in seguito al collaudo. Ora i problemi sono lacquisto di mobili adeguati allo stile liberty delledificio, per cui si è dovuto attendere lo stanziamento dei fondi da parte della Ragioneria del Comune, e il personale per tenere aperta la biblioteca, che manca.
Fonti dellassessorato alla Cultura assicurano che i mobili saranno presto acquistati e che il personale si troverà entro lautunno.
Speriamo che sia vero.
Il cinema Diana diventa la sede di Gucci (28/7/00)
Inizieranno a breve i lavori di trasformazione del cinema Diana in sede milanese di Gucci. Al piano terreno dovrebbe esserci una show-room ed al piano superiore, ottenuto al posto della galleria, gli uffici. Saranno riaperte le finestre murate su via Mascagni.
Anni fa un progetto di trasformazione del cinema in negozi ed appartamenti era stato respinto dal Comune.
Erano state criticate dalla Commissione Edilizia le nuove finestre che venivano aperte sulla facciata. Da allora non se ne era fatto più niente.
Ora sembra che il nuovo progetto sia più rispettoso della facciata costruita dallArch. Achille Manfredini nel 1908, insieme allalbergo Diana, al posto del Bagno di Diana del 1842.
L'antica piscina con il giardino diventò un Kursaal, una sala per spettacoli. Faceva concorrenza, più che ai teatri lirici, a quelli davanspettacolo e di operetta. Qui avvenne, il 23 marzo del 1921, un terribile attentato dinamitardo, che provocò centinaia di feriti e una ventina di morti. Successivamente divenne un cinematografo.
La parte posteriore del palazzo su via Sirtori è già diventato da poco una show-room di moda. Finalmente via Mascagni diventerà frequentabile, dopo il degrado di questi anni.
Cosa succede al palazzo dellArizona in via Spallanzani angolo via Melzo ? (15/6/00)
Da dicembre, quando un camino è caduto in strada, il palazzo allangolo di via Spallanzani con via Melzo è coperto da una impalcatura. I negozi stanno pian piano chiudendo, prima il panettiere, poi lantiquario, poi la formaggiaia, poi il negozio di frutta e verdura. A fine giugno ha chiuso lArizona, storico locale di ballo liscio, succeduto alla Stella dOro.
A fine maggio la penetteria si è trasformata in ufficio vendite, dove si può vedere appeso al muro il progetto di "risanamento conservativo" del palazzo.
Sembra che i lavori inizieranno già a luglio, appena gli ultimi negozi ed inquilini se ne saranno andati.
I negozianti hanno avuto una buona uscita, i pochi inquilini rimasti non si sa dove andranno. Forse i lavori inizieranno con ancora loro dentro nelle loro case, come elemento di pressione per mandarli via.
Il palazzo è stato costruito tra il 1884 ed il 1892 dal Cav. Caiani, al posto di alcune case basse. Via Melzo era molto più stretta ma la casa fu costruita in modo da allargarla. La casa vicina di via Spallanzani 6 esisteva già ed era stata la caserma di Radetzky. Era il momento in cui la città iniziava la sua espansione fuori dalle mura spagnole. Sul lato di via Melzo cera ancora lo stabilimento della SAOM, Società Anonima Omnibus, con le sue scuderie di cavalli. La Roggia Gerenzana costeggiava come ancora oggi ledificio sul lato di via Spallanzani ed andava ad alimentare i bagni Diana in viale Piave. La facciata è di tipo tradizionale con un bel tetto di tegole.
Negli anni la manutenzione delledificio è stata trascurata e la proprietà De Benedetti di Torino lha allinizio di questanno venduto ad una immobiliare, lABI Costruzioni, che aveva appena finito di ristrutturare il palazzo di Via Melzo 10.
Il progetto è ambizioso, ledificio viene completamente trasformato in un palazzo di lusso con aria condizionata e vasche di idromassaggio, al posto dellArizona e dei negozi del piano terreno arriva lUnes, con un supermercato di 800 mq di negozio ed altrettanti di magazzini e servizi, nel primo piano sotterraneo viene creato un parcheggio a rotazione di 45 posti auto per i clienti dellUnes e nel secondo piano sotterraneo un parcheggio di 48 posti auto per i proprietari degli appartamenti. Nel cortile centrale sopra il supermercato viene creato un giardino pensile condominiale. Vengono creati due ingressi, in via Spallanzani 10 e in via Melzo 23. Tutto sembra perfetto per qualificare la zona e restaurare un edificio in condizioni penose.
Ma ora vengono gli aspetti negativi.
Mentre il carico e scarico dellUnes è previsto in via Melzo dove cera il negozio di frutta e verdura, lingresso del parcheggio sotterraneo sarà in via Spallanzani, dove ora cè il cancello di ferro. Dato che è stretto, lingresso dellArizona diventa un secondo ingresso per le auto. La rampa di discesa è vicino alla roggia Gerenzana, che rimane scoperta. Ma via Spallanzani sarà presto pedonalizzata, il progetto è pronto da anni e il Consiglio Comunale lo ha inserito da poco nel Piano Urbano Traffico. I lavori inizieranno prima di fine anno. Il tratto tra via Melzo e Piazza Oberdan sarà limitato ai residenti, con una catena di cui la chiave sarà in possesso solo di chi risiede o lavora nella via. Come faranno ad entrare i clienti dellUnes che vogliono raggiungere il parcheggio a rotazione? Il traffico è compatibile con lisola pedonale? In un quartiere di Milano di inizio secolo intatto nelle sue caratteristiche un supermercato non è un negozio ideale, sarebbe stato meglio mantenere i vecchi negozi e mettere qualcosa daltro al posto dellArizona
A pochi passi ci sono già tre supermercati, Esselunga in viale Piave e Regina Giovanna, PAM in Corso Buenos Aires. Non si sente il bisogno in zona di una altro supermercato. Non si sa neanche se la nuova legge regionale che uscirà a luglio consentirà che ne venga collocato uno lì. Limpatto territoriale e ambientale dovrà essere attentamente verificato dal Comune con particolare riguardo alla mobilità ed al traffico.
E poi, chi comprerà un appartamento di lusso sopra un supermercato ?
Per evitare il rumore delle celle frigorifere e del condizionamento daria, questi impianti sono stati collocati sopra la rampa vicino alledificio di via Spallanzani 6, che è già in agitazione per il passaggio delle auto ed il possibile rumore dei ventilatori.
Veniamo ora al progetto delledificio.
La facciata, che ha finestre regolari come tutti gli edifici della zona, viene fortemente modificata ( vedi figura).
Molte finestre vengono sdoppiate ed arretrate rispetto alla facciata. Inoltre la falda del tetto viene completamente modificata, trasformandola in un tetto alla francese, quasi verticale fino a un metro e ottanta e poi quasi piatto fino allaltezza di 3 metri. Ciò è consentito dalla legge regionale sui sottotetti ma sta veramente male. Di fatto la casa avrà 5 piani anziché quattro, tutte le case intorno hanno quattro piani ed un tetto a falda, al massimo sono state create delle cappuccine.
Speriamo che la commissione edilizia del Comune intervenga dal punto di vista estetico e faccia modificare la facciata ed il tetto. Ledificio è in unarea di salvaguardia ambientale dove gli interventi devono salvaguardare e valorizzare lambiente storico in cui sono inseriti.
Tutte le case del quartiere sono state negli anni conservate e restaurate, ma nessuna con un intervento così drastico.
Veniamo infine alle norme del piano regolatore. Il palazzo è collocato in zona B2 e in unarea di salvaguardia ambientale ed è previsto un piano di recupero. Ciò vuol dire che va fatta una convenzione con il Comune per mantenere gli attuali inquilini e riservare una parte degli appartamenti a abitanti disagiati. Invece non risulta che la proprietà abbia firmato alcuna convenzione.
Infine il progetto è definito come risanamento conservativo e non come ristrutturazione edilizia. Il confine tra i due interventi è sottile: il risanamento conservativo conserva lorganismo edilizio esistente mentre la ristrutturazione porta a un organismo in tutto o in parte diverso dal precedente. Di fatto in questo caso del vecchio edificio non si salva nulla: né le facciate, pesantemente modificate, né linterno. Cosa dirà il Comune che, in caso di risanamento conservativo, non incasserà gli oneri di urbanizzazione ?
Lattività edilizia a Milano ed in Lombardia è stata notevolmente liberalizzata. Con una denuncia di inizio attività si può fare tutto. In questo caso tuttavia qualche controllo da parte del Comune sembra necessario per conservare un angolo di vecchia Milano.
La pedonalizzazione di via Spallanzani inserita nel Piano Urbano Traffico approvato dal Consiglio Comunale
Il Consiglio Comunale ha approvato il primo aggiornamento del Piano Generale del Traffico Urbano. Tra le aree pedonali previste nel triennio 1999-2001 è stata compresa via Spallanzani. Il progetto è stato inserito nel programma straordinario di opere pubbliche approvato dal Consiglio nel 1997 e allegato al bilancio del 2000. Ci si aspetta che la giunta deliberi l'affidamento dei lavori alla MM entro il mese di luglio. Il progetto della MM prevede la chiusura al traffico del tratto compreso tra piazza Oberdan e via Melzo e la pavimentazione con granito fino a viale Regina Giovanna. Sarà permesso l'accesso ai soli residenti e per il carico e scarico dei negozi.
I Verdi di Zona 3 sono contrari alla pedonalizzazione di Corso Buenos Aires proposta dal Comitato per la chiusura al traffico del Centro Storico (11/3/00)
Il Comitato per la chiusura al traffico del Centro Storico ha effettuato domenica 10 aprile in Piazza Lima un sondaggio tra i passanti sulla pedonalizzazione di Corso Buenos Aires. Sulla scheda si poteva indicare se si era favorevoli o no ad una pedonalizzazione parziale o totale del Corso ed il tipo di arredo urbano preferito.
Erano esposti due progetti: uno dello studio Nizzoli che prevede la copertura del Corso con una struttura in metallo e vetro all'altezza delle case, la creazione di spazi commerciali in mezzo alla sede stradale ed una galleria sotterranea per le auto sotto viale Abruzzi e Morgagni con creazione di parcheggi ed uno dell'arch. Brighi che prevede una strada a sole due corsie in centro, senza sosta laterale, leggermente ribassata rispetto ai marciapiedi per i pochi metri consentiti dalla presenza del metro, ma con una risalita agli incroci principali.
Sono convinto che la pedonalizzazione del Corso in assenza di una galleria sotterranea dirotterebbe le 70.000 auto che lo percorrono giornalmente nelle vie laterali del quartiere o su altri assi stradali che non le possono contenere, creando intasamenti ed inquinamento in zone residenziali e strade strette come il quartiere del Lazzaretto o quello tra il Corso e corso Indipendenza. La galleria sotterranea sotto viale Morgagni sconvolgerebbe il verde di superficie, vincolato dalla Sovrintendenza, e non potrebbe oltrepassare viale Regina Giovanna a causa della stazione Venezia del passante ferroviario.
Un percorso alternativo proposto dall'ing Villoresi del Cocis sotto via Benedetto Marcello dovrebbe attraversare il futuro parcheggio sotterraneo e passare sotto le case del Lazzaretto per congiungersi con la galleria sotterranea progettata sotto i Bastioni. I cantieri aperti provocherebbero disagio agli abitanti e nessun reale vantaggio. Il costo stimato per le gallerie sotterranee è di circa 200 miliardi ed i lavori lunghi e complessi.
Il risultato sarebbe solo un regalo ai commercianti del Corso ed ai proprietari dei negozi che si troverebbero rivalutate le loro attività e i loro spazi, peggiorando la qualità della vita dei residenti.
La linea dei Verdi è stata invece sempre quella di migliorare la vivibilità dei quartieri residenziali con isole pedonali ed aree verdi ben mantenute.
Se si vuole diminuire il numero delle auto sul Corso Buenos Aires si deve intervenire a monte, scoraggiando l'ingresso delle auto in città.
Il Comitato per la chiusura del centro storico deve concentrare i propri sforzi sull'obiettivo centrale e non disperdersi in progetti discutibili. Il referendum che sarà proposto ai cittadini di Milano non deve comprendere la pedonalizzazione del Corso Buenos Aires.
Ho inviato una lettera alla Repubblica ed al Corriere della Sera sull'argomento.
Gli abitanti di Largo Rio de Janeiro continuano ad opporsi al parcheggio sotterraneo sotto gli alberi (21/3/00)
Il 21 marzo nella Commissione Territorio i funzionari comunali Cuzzocrea e Cattaneo hanno chiesto agli abitanti presenti (circa 50) se erano favorevoli alla costruzione del parcheggio sotterraneo proposto nel lontano 1985 e a cui allora si erano opposti.
Il parcheggio era stato inserito nel Piano Parcheggi del 1985 ed assegnato alla Cooperativa Città Studi Nuova; il progetto era dell'Arch. Goggi, attuale assessore al traffico. Prevedeva circa 468 posti auto in box chiusi su 3 piani sotterranei riservati ai residenti, con due rampe di accesso elicoidali, una verso via Del Sarto ed una verso via Plinio. I due grandi cedri del Libano (Cedrus Deodara) vicino a via Juvara dovevano essere salvati sul posto grazie ad un vascone di 12 metri mentre i due laterali venivano sostituiti. Il parcheggio metteva anche a rischio i 20 tigli lungo gli edifici. In seguito all'opposizione degli abitanti la Regione Lombardia poneva nel 1990 un vincolo ambientale sulla Piazza, esteso a tutto viale Romagna fino a Piazza Piola.
Ora la cooperativa ha preparato un nuovo progetto più ridotto, suddividendo il parcheggio in due parcheggi più piccoli, con gli ingressi negli stessi punti.
Tuttavia il progetto non è stato presentato nella riunione, ma lo sarà successivamente.
Gli abitanti hanno sostenuto che non vi sono problemi per la sosta delle auto dei residenti la notte mentre durante il giorno gli impiegati dell'Aler e di altri uffici della zona arrivano in massa con l'auto anziché con i mezzi pubblici ed intasano la zona. Il verde della piazza è in ottimo stato e non vi è degrado. Gli abitanti ci tengono alle loro piante ed in particolare ai bellissimi quattro cedri. Alcuni hanno addirittura minacciato di legarsi alle piante per impedirne la rimozione.
A fronte della chiara opposizione degli abitanti i funzionari comunali hanno cercato di sostenere che i parcheggi sotterranei vanno comunque fatti e quello era l'unico luogo possibile nella zona, a causa delle tubazioni esistenti sotto altre vie.
L'ex- consigliere Agnesi del PPI ha ricordato l'opposizione del Consiglio di Zona 11 al parcheggio e la proposta di trovare posti alternativi, come Piazza Giolitti, dove non vi sono piante.
Sono intervenuto per ricordare la vicenda del parcheggio di Piazza Bernini, duramente osteggiato dagli abitanti ma ugualmente approvato dal Consiglio di Zona 3 nonostante il vincolo ambientale e le perizie sullo stato delle piante.
Ho proposto di studiare la fattibilità di un parcheggio sotterraneo meccanizzato in una delle vie della zona dove non vi siano alberi, come già proposto in Piazza Bernini. A fronte delle solite obbiezioni ai parcheggi meccanizzati (tempo elevato per il prelievo e la consegna dell'auto, difficoltà di vendita, breve durata dell'impianto) ho proposto di dedicare una serata della Commissione Ambiente ad uno studio dei parcheggi meccanizzati, facendo intervenire degli esperti.
Ho inoltre chiesto che, per risolvere il problema del parcheggio degli impiegati degli uffici della zona, si chieda alle aziende presenti di creare la figura del Mobility Manager, previsto da una recente legge nazionale, che ha la funzione di organizzare gli spostamenti dei dipendenti da e verso il posto di lavoro condividendo l'auto o utilizzando i mezzi pubblici.
Si potrebbero invitare i rappresentanti delle aziende ad una riunione in consiglio di zona su questo tema.
Alla fine della riunione gli abitanti presenti hanno deciso di organizzare delle iniziative contro il parcheggio. I Verdi hanno offerto tutta la loro collaborazione.
Raccolte 1.482 firme contro il parcheggio sotterraneo di Piazza Bernini.
Martedì 21 marzo alle ore 21 Commissione Ambiente sul nuovo progetto di parcheggio sotterraneo in Largo Rio de Janeiro (17/3/00)
Il Comitato di Piazza Bernini ha raccolto 1.482 firme contro il Parcheggio di Piazza Bernini. E stata pure consegnata alla Sovrintendenza ai Beni artistici ed architettonici della Lombardia una completa documentazione sul parcheggio, sollecitandone lintervento in quanto la piazza è vincolata. La Sovrintendenza ha chiesto al Comune copia del progetto esecutivo.
Martedì 21 marzo alle 21 si riunisce la Commissione Ambiente della Zona 3 per esaminare un nuovo progetto di parcheggio sotterraneo in Largo Rio de Janeiro. Anche questo parcheggio è sempre stato osteggiato dai residenti e la piazza è stata vincolata nel 1990 per la presenza di due alberi maestosi. Ora sembra che il parcheggio sia stato spezzato in due parcheggi più piccoli per salvare gli alberi. Il progetto iniziale di alcuni anni fa era stato preparato dallArch. Goggi, attuale Assessore al Traffico del Comune di Milano. Spero che gli abitanti della piazza partecipino in massa per dare il loro parere sul nuovo progetto.
Raccolta di firme contro il parcheggio sotterraneo di piazza Bernini presso l'edicola della piazza (26/1/00)
Il Comitato di Piazza Bernini ha avviato una raccolta di firme contro il parcheggio sotterraneo appena deliberato dal Consiglio di Zona 3. Le firme si raccolgono presso l'edicola della piazza entro il 15 febbraio prossimo. La lettera è indirizzata al Sindaco di Milano Albertini, all'Assessore al Traffico Goggi ed al Presidente della Commissione Urbanistica del Consiglio Comunale Maullu.
I Verdi di Zona sostengono l'iniziativa del Comitato e invitano tutti i residenti della zona a firmare la lettera.
L'apertura della biblioteca rionale di via Melzo rinviata a marzo (22/1/00)
Non sono ancora completati i lavori nella Palazzina Liberty di via Melzo che ospiterà la biblioteca rionale Venezia.
L'arredamento e l'illuminazione sono ancora in via di sistemazione. Inoltre devono essere acquistati nuovi libri e selezionati quelli della vecchia biblioteca dei Caselli di Piazza Oberdan. Per mancanza di personale la biblioteca sarà aperta in settimana solo tra le 13.30 e le 19.30 ed il sabato tra le 9 e le 14.
La Commissione Ambiente studia lo spostamento del mercato di via Benedetto Marcello in Via Andrea Doria per permettere la costruzione del parcheggio sotterraneo (11/1/00)
La costruzione del parcheggio sotterraneo di via Benedetto Marcello è ancora bloccata in quanto non si trova una nuova collocazione per il mercato rionale. Durante e dopo i lavori il mercato non potrà più occupare il parterre centrale della via tra via Petrella e via Scarlatti per disposizioni della Sovrintendenza ai Beni Ambientali (la via è vincolata) e quindi lo si deve spostare, almeno in parte. Gli ambulanti avevano chiesto di poter tornare nella zona tra via Vitruvio e via Boscovich, che occupavano prima della creazione delle aiuole centrali, ma il Comitato di via Benedetto Marcello si è opposto con la raccolta di numerose firme sotto una lettera inviata al Sindaco. Anche il Consiglio di Zona è contrario a questa estensione che rischia di rovinare il verde creato in questa zona.
In dicembre si sono riunite le Commissioni Commercio e Traffico del Consiglio Comunale che hanno ascoltato il parere contrario a questa ipotesi del Presidente del Consiglio di Zona 3 Viola e del Comitato. E' stato assegnato al Consiglio di Zona 3 il compito di trovare un'altra collocazione del mercato.
La Commissione Ambiente della Zona 3 dell'11 gennaio ha deciso di costituire una commissione tecnica con il compito di verificare se le 200 bancarelle possono essere collocate in via Andrea Doria tra Piazzale Caiazzo e Piazzale Loreto. I giorni del mercato andrà cambiato il percorso del filobus 90-91 per portarlo in via Venini e Palestrina. Da un calcolo del comune dovrebbero starci solo 180 bancarelle ma si spera che una progettazione più accurata permetta di trovare posto a tutte le bancarelle nel parterre centrale della via. Non sono state trovate collocazioni alternative soddisfacenti.
Il Consiglio di Zona approva il progetto preliminare di parcheggio sotterraneo in Piazza Bernini (16/12/99)
Con 27 voti favorevoli di Polo, DS e socialisti, 6 contrari di Verdi, PPI, Rifondazione Comunista e Lega Nord, 3 astenuti (Biotti di AN, Siegel della Lega e Pozzoli dei DS) il Consiglio di Zona ha approvato il 16 dicembre il progetto preliminare di parcheggio sotterraneo presentato dalla Cooperativa Città Studi Nuova, con l'appoggio dei tecnici comunali del Gruppo Tecnico Integrato Parcheggi. La mozione è stata presentata da Rossin dei DS in accordo con il Polo.
Con 7 voti favorevoli (Verdi, PPI, Rifondazione, Deanna della Lega, Pozzoli e Gallotti dei DS), 26 contrari (Polo, Ratti, Rossin e Maran dei DS) e 3 astenuti (De Tisi dei DS, De Pascalis socialista, Siegel della Lega) è stata respinta la mozione presentata dai Verdi e PPI che si opponeva al progetto (vedi sotto).
De Tisi, capogruppo dei DS, aveva lasciato libero i DS di votare secondo coscienza.
Prima della discussione era stati ammessi tre interventi del Comitato di Piazza Bernini contrario al progetto e tre della Cooperativa che l'ha presentato.
Il progetto era stato illustrato e discusso nella Commissione Territorio di lunedì 13 dicembre, alla presenza dell'Assessore al Traffico Goggi, Cozza e Cuzzocrea della TTV, Cattaneo del Gruppo Tecnico Integrato Parcheggi, dei rappresentato della Cooperativa Città Studi Nuova, dei rappresentanti del Comitato Bernini e di numerosi consiglieri e cittadini della zona.
L'Assessore ha illustrato la necessità di costruire un gran numero di parcheggi sotterranei, visto il numero di auto dei residenti parcheggiate in strada ed i problemi di parcheggio in tutta Città Studi.
La Cooperativa ha illustrato il progetto, dicendo che avrebbe salvato le piante sui lati della piazza, alte dai 10 ai 15 metri. I tempi previsti sono di 24-26 mesi di lavori. La collocazione della rampa di discesa e salita è in via Fucini, i box sono 227 per 243 auto, i piani 3 con una profondità massima di 11,20 m. La falda è attualmente a -14,50 m. Il prezzo dei box sarà tra i 39 e i 45 milioni, IVA esclusa.
Insieme agli oppositori del progetto ho fatto osservare come lo scavo arrivi a un solo metro delle sofore poste intorno alla piazza e quindi non sia possibile salvarle: sicuramente per questo fatto la Sovrintendenza ed il Corpo Forestale dello Stato, essendo una zona vincolata, lo bocceranno e si perderà tempo e denaro per la preparazione di un progetto esecutivo che non potrà mai essere realizzato. Ho fatto anche notare che, se la cooperativa chiederà i danni ed il Comune sarà condannato a pagarli, la responsabilità di questa spesa inutile sarà dei consiglieri che approveranno il progetto preliminare. Ho proposto come alternativa la costruzione di un parcheggio meccanizzato in una delle vie della zona, ad esempio Carpaccio, Fucini o Pinturicchio. A parità di auto il parcheggio meccanizzato occuperebbe una superficie di circa 700 mq (18 m x 40 m) anziché i 2.652 proposti e si realizzerebbe in 6 mesi anziché 2 anni, diminuendo il disturbo per i residenti. Ho infine letto e presentato la mozione dei Verdi che è stata poi respinta in Consiglio di Zona.
Il Comitato di Piazza Bernini ha illustrato i motivi della sua opposizione e dei pareri negativi dati in passato dal Consiglio di Zona 11 e dalla Sovrintendenza di Milano. E' stato illustrato uno studio dell'Agronomo Sala sullo stato delle piante della piazza, che è risultato buono, e sulla distanza minima da tenere dalle sofore durante gli scavi (come minimo 2,5 metri dal tronco). Alcuni cittadini che hanno prenotato i box hanno invece chiesto che venissero realizzati, dopo 10 anni di attesa.
Il Polo è stato compatto nell'appoggiare il progetto ed ignorare l'opposizione degli abitanti mentre i DS hanno avuto qualche esitazione ma alla fine hanno essi stessi preparato la mozione a favore del parcheggio. Il Presidente della Commissione Territorio Ciabò di AN ha presentato una relazione favorevole al parcheggio, scrivendo che era fatta a nome della Commissione, mentre questa non aveva votato alcuna relazione alla fine del dibattito.
Il Comitato di Piazza Bernini ha espresso la sua delusione per la votazione, dopo anni in cui il Consiglio di Zona 11 si era sempre opposto al progetto. La battaglia contro il progetto continuerà comunque in tutte le sedi competenti, in attesa del progetto esecutivo che sarà riesaminato tra alcuni mesi.
Il testo della delibera presentata dai Verdi e PPI è il seguente:
delibera pertanto di
Il nuovo progetto del parcheggio sotterraneo di Piazza Bernini verrà discusso in Commissione Territorio lunedì 13 dicembre alle ore 21 e in Consiglio di Zona giovedì 16 dicembre (2/12/99)
E' stato presentato in Consiglio di Zona il nuovo progetto del parcheggio sotterraneo di Piazza Bernini.
Esso prevede una rampa di salita e discesa in via Fucini e un parcheggio interrato di 3 piani sotto il centro della piazza con 200 box auto. Il progetto prevede la metà delle auto del precedente progetto perché cerca di salvare gli alberi di sofora collocati sui lati della piazza e tiene conto del livello della falda che è circa alla profondità di 12 metri. Vi sono dei dubbi che le sofore possano essere salvate perché le loro radici vanno sicuramente verso il centro della piazza, dove verrà fatto lo scavo. Le piante in mezzo alla pianta dovranno essere comunque sostituite con piante di minore altezza.
Il Comitato di Piazza Bernini continua ad essere contrario al progetto come pure noi Verdi.
Lunedì 13 dicembre alle 21 si riunirà la Commissione Ambiente per esaminare il progetto. La serata è aperta al pubblico e sarà sicuramente animata.
I verdi proporranno la realizzazione in zona di un parcheggio meccanizzato sotto una via non alberata.
I parcheggi meccanizzati permettono di ospitare un uguale numero di auto in metà dello spazio (15 mq ad auto anziché 30). Inoltre i lavori sono fatti in poco tempo, lo scavo è più piccolo e non ci sono gas di scarico delle auto. Non vi sono spese di guardania e non esiste il problema della sicurezza quando si deve andare nel box. Infine il costo del posto auto è al massimo di 35 milioni, molto più basso del box.
Si tratterà di convincere la cooperativa ad utilizzare una tecnologia più moderna.
La Palazzina Liberty di via Melzo ospiterà da gennaio la biblioteca rionale Venezia (2/12/99)
Come già riferito nello scorso numero della Voce saranno completati a fine anno i lavori di arredamento della Palazzina Liberty di Via Melzo per ospitare la Biblioteca Rionale Venezia, prima ospitata in uno dei Caselli di Piazza Oberdan.
Nel giugno scorso, in seguito ad una mia proposta fatta propria dal Comune e dal Consiglio di Zona 3, la parte pubblica della Palazzina è stata assegnata al Settore Cultura del Comune che l'ha presa in carico dopo il collaudo dei lavori effettuati dalla Società Nisporto Quarta che aveva costruito l'autosilo.
E' stato affidato all'Arch. Alessandra Favero l'incarico del disegno dell'arredamento interno, sotto la supervisione dell'Arch. Varesi del Settore Edilizia Comunale, che segue tutte le biblioteche di Milano.
Il progetto prevede al piano terreno il deposito di circa 5.000 libri e un certo numero di riviste e quotidiani per la consultazione. Vi sarà inoltre un bancone per gli addetti con dietro un grande specchio e tre salette di consultazione con un tavolo e quattro sedie ognuna (vedi disegno).
Al primo piano sono previsti 11 tavoli con tre sedie ciascuno per la consultazione e presentazioni di libri (vedi disegno). Saranno anche installati alcuni computer per la lettura di CD-Rom.
All'inizio di novembre sono stati ordinate le scaffalature, le sedie e scrivanie che saranno consegnate alla fine di dicembre.
Una parte dei libri riguarderanno il liberty, che è lo stile della Palazzina e di molti edifici del quartiere.
Penso che gli abitanti del quartiere saranno soddisfatti di questo utilizzo della Palazzina, che animerà sicuramente il quartiere insieme alla pedonalizzazione del primo tratto di via Spallanzani. Si spera in un orario di apertura esteso anche alle ore serali.
La Giunta Comunale dà incarico alla MM di realizzare la pedonalizzazione di Via Spallanzani (23/11/99)
In seguito alla delibera del CDZ 3 la Giunta Comunale ha finalmente deciso di realizzare il progetto della MM approvato dal Consiglio Comunale nel lontano luglio 1997 e lo ha inserito nei progetti da effettuare con i fondi di bilancio di quest'anno. La notizia è stata pubblicata sulla stampa cittadina.
Verrà pedonalizzato il tratto tra Piazza Oberdan e via Melzo ma sarà pavimentato con lastre di pietra anche il tratto fino a viale Regina Giovanna e il tratto di via Melzo tra Corso Buenos Aires e via Spallanzani.
Un nuovo passaggio pedonale e per biciclette attraverserà viale Regina Giovanna sul lato sinistro della via per chi arriva da Piazza Oberdan, consentendo così ai pedoni e ai ciclisti di raggiungere facilmente Piazza Santa Francesca Romana.
I lavori cominceranno probabilmente entro il primo trimestre dell'anno prossimo.
Il Consiglio di Zona chiede la realizzazione dell'isola pedonale di via Spallanzani, ribadisce il proprio parere negativo alle tende ombrasole installate in Piazzale Lavater dal Bar Lion e Gelateria Wally, chiede l'ufficializzazione del campo giochi di via Benedetto Marcello davanti al Liceo Volta e il ripristino di quello vicino a via Petrella (4/11/99)
Il CDZ 3 ha approvato all'unanimità la delibera da me sottoposta alla Commissione Ambiente che sollecita la realizzazione dell'isola pedonale di via Spallanzani secondo il progetto della MM approvato dall'ex-consiglio di zona 3. Il Comune ha fondi disponibili nel bilancio 1999 che potrebbero essere utilizzati appaltando immediatamente l'opera.
Ha inoltre ribadito il parere negativo alle tende ombrasole installate in Piazzale Lavater dal Bar Lion e Gelateria Wally, rendendosi però disponibile ad esaminare un nuovo progetto di sistemazione dello spazio che sia compatibile con l'ambiente della piazza.
Per quanto riguarda i campi giochi di via Benedetto Marcello, è stato chiesto di ufficializzare quello davanti al Liceo Volta e di ripristinare ed ampliare quello all'angolo con via Petrella.
Residenti e commercianti chiedono la chiusura del chiosco di Piazza Oberdan verso viale Piave (2/11/99)
In una lettera inviata al Presidente del Consigliodi Zona 3, al Vicesindaco De Corato ed all'Assessore al Commercio Gamba i residenti e commercianti di Piazza Oberdan e vie limitrofe chiedono la chiusura del chiosco che vende bibite e panini durante la notte davanti alle aiuole sul lato est della piazza.
La lettera riprende una lettera inviata l'anno scorso ai vigili di zona e che non aveva avuto alcun effetto.
Il testo è il seguente:
Oggetto: Degrado del lato Est di Piazza Oberdan
I sottoscritti residenti ed esercenti del lato est di Piazza Oberdan e vie limitrofe:
La Questura di Milano ha la settimana corsa disposto il sequestro amministrativo del chiosco in quanto ha riscontrato numerose irregolarità nell'utilizzo della licenza. Purtroppo il Comune ha disposto il dissequestro non ritenendo validi i motivi presentati dalla Questura.
Risulta che il chiosco dovrebbe essere mobile anziché fisso e che non può somministrare bevande ma solo vendere frutta, verdura ed alimenti preconfezionati. Inoltre dovrebbe chiudere entro le 24.30. Manca l'autorizzazione sanitaria per la somministrazione di bevande.
La Questura e la Prefettura si sono mosse con denunce all'autorità giudiziaria e ordini di rimozione forzata mentre il Comune non fa nulla, anzi difende il chiosco. Forse vuole aspettare la scadenza della licenza nel 2001 per non rinnovarla.
La Commissione Ambiente sollecita la pedonalizzazione di via Spallanzani, chiede il ripristino del campo giochi di via Benedetto Marcello angolo via Petrella e la rimozione delle tende ombrasole davanti alla Gelateria Wally e Bar Lion in Piazzale Lavater (18/10/99)
La commissione ha chiesto al Consiglio di Zona di sollecitare presso gli assessori competenti la pedonalizzazione di via Spallanzani tra Piazza Oberdan e via Melzo secondo il progetto preparato dalla MM due anni fa ed approvato a suo tempo dall'ex-Consiglio di Zona3. La maggior parte dei commercianti approva il progetto che riqualifica una strada tipica della nostra zona, rimasta ancora intatta rispetto al secolo scorso. Le auto che la percorrono in quel tratto sono pochissime e sarà comunque garantito l'accesso ai passi carrai e per il carico e scarico dei negozi.
Il progetto prevede una pavimentazione in pietra fino a viale Regina Giovanna. L'isola pedonale rivitalizzerà, oltre a via Spallanzani, anche via Melzo e via Malpighi, creando un percorso gradevole per i pedoni che vogliono fare acquisti o visitare i palazzi Liberty della zona arrivando da Piazza Oberdan o Corso Buenos Aires. Sarà creata una continuità con piazza Santa Francesca Romana, tramite strisce pedonali e un passaggio per biciclette attraverso viale Regina Giovanna. Così la nuova pista ciclabile di viale Morgagni sarà collegata con Piazza Oberdan ed i Giardini Pubblici. Il progetto può essere immediatamente esecutivo e realizzato nel 2000.
Per quanto riguarda il campo giochi di via Benedetto Marcello i cittadini hanno chiesto che le poche strutture esistenti siano ripristinate e mantenute. Il Presidente ha letto una relazione dei tecnici di zona che sostengono che la soletta di cemento armato su cui poggia, sotto cui c'è una stazione di pompaggio dell'acquedotto, non permette di aggiungere altri giochi. E' stato inoltre chiesto di rendere ufficiale il campo giochi di fronte al Liceo Volta.
Per Piazzale Lavater è intervenuto il Signor Mattaliani, proprietario dei due esercizi pubblici che ha accettato di rimuovere le due strutture che non sono mai state autorizzate dal Comune e di cui è stata intimata la demolizione. Ha però insistito nella sua richiesta di poter utilizzare l'area anche d'inverno, concordando con il Consiglio di Zona una struttura di vetro in stile di inizio secolo da tenere solo l'inverno e da sostituire l'estate con ombrelloni.
Ha sostenuto che la presenza della struttura tiene lontana dalla piazza drogati e spacciatori.
La Commissione si è riservata di decidere dopo la presentazione del progetto. Sono intervenuto motivando la delibera dell'ex-Consiglio di Zona 3 che ha richiesto la demolizione delle tende ombra-sole ed ho ribadito la mia opposizione a strutture fisse, che occupano la piccola isola pedonale in permanenza e creano rumore per gli abitanti delle case vicine (musica fino a tarda ora).
La Commissione Ambiente e Territorio ha discusso il progetto di parcheggio sotterraneo in Piazza Bernini ed il progetto di sistemazione dell'asse Bacone-Morgagni-Lavater (27/9/99)
Sono intervenuti alla riunione numerosi consiglieri e cittadini, tra cui i rappresentanti del Comitato di P.zza Bernini e del Comitato di Viale Morgagni.
Il dott. Marinoni del settore Parchi e Giardini del Comune ha illustrato le modifiche apportate al progetto di sistemazione di Viale Morgagni, concordate con il Comitato e con l'ex- Consiglio di Zona 3. Ho personalmente seguito l'iter del progetto che rappresenta un esempio positivo di progettazione realizzata da tutte le parti in causa. Si è cercato di mediare le esigenze dei bambini (parchi gioco), dei proprietari dei cani (zone attrezzate), degli anziani (giochi di bocce), dei residenti proprietari di automobili (posti auto), dei ciclisti (piste ciclabili), della sovrintendenza (rispetto del vincolo ambientale sul viale), degli amanti del verde (aiuole e piante), dei pedoni (vialetti), della sicurezza e manutenzione (panchine, lampioni).
Nella cartina sono indicati con i numeri le piante presenti:
Non sono indicati sulla cartina un campo giochi tra via Plinio e via Redi e un'area cani tra via Redi e via Broggi.
Il progetto esecutivo sarà pronto entro fine ottobre in modo da procedere all'appalto con una previsione di realizzazione a lotti nel 2000 nell'arco di 10 mesi. Dovrebbe finalmente realizzarsi un progetto che seguo da quando sono entrato in Consiglio di Zona 3 nel 1991.
Il Comitato di Viale Morgagni si sta attivando presso l'Assessore al Traffico Goggi perché siano rapidamente create zone gialle riservate al parcheggio delle auto dei residenti in tutta l'area. In tal modo si potrà compensare la perdita di posti auto in sosta irregolare nella zona centrale. E' allo studio della MM la creazione di un parcheggio sotterraneo meccanizzato in Via Cadamosto.
Inoltre è previsto un parcheggio sotterraneo in Via Ozanam da realizzare insieme a quello di Via Benedetto Marcello.
Per quanto riguarda Piazza Bernini il Comitato ha presentato una lettera e uno studio sulla possibilità di parcheggiare in superficie le auto in sosta irregolare nel bacino di utenza. Giovedì 23 settembre alle ore 22 queste erano 220. Parcheggiando le auto a spina di pesce anziché in linea in tutte le vie della zona dove è possibile si possono recuperare548 posti auto, che aggiunti ai circa 165 disponibili presso le 3 principali autorimesse del bacino, arrivano a circa 700 posti auto.
Inoltre è in costruzione in via Pinturicchio vicino a Piazza Bernini un nuovo edificio con un parcheggio sotterraneo di cui 50 box saranno disponibili per gli abitanti della zona.
Il documento conclude così:
Non è quindi comprensibile come si possa enfatizzare la proposta di realizzare un parcheggio interrato che:
Piazza Bernini ha almeno 30 piante dai 10 ai 20 metri di altezza ed è stata vincolata nel 1990 con vincolo ambientale in base alla legge 1497/39.
Ho espresso il parere dei Verdi che la piazza non deve essere toccata in quanto sopra il parcheggio non si potrebbero ripiantare alberi della stessa dimensione. Se è proprio necessario costruire un parcheggio esso dovrebbe essere meccanizzato per diminuirne il costo e lo spazio occupato da rampe e corsie per le auto. La localizzazione dovrebbe essere un via senza alberi o eventualmente Piazza Usuelli dove vi è una sola pianta al centro dell'aiuola.
Il Presidente della Commissione Ciabò di AN ha voluto mantenere la neutralità tra sostenitori e oppositori del parcheggio sotterraneo e vorrebbe richiedere alla cooperativa un nuovo progetto, aggiornato rispetto a quello del 1985 attualmente disponibile. Questo prevedeva delle rampe davanti alla chiesa e l'eliminazione dell'aiuola centrale. Ritiene che senza un progetto non si possa dare un parere sulla localizzazione, come richiesto dal Comune.
Il consiglio di zona del 9 settembre ha nominato i membri della commissione concessioni edilizie di zona e il rappresentante in commissione edilizia centrale e ha istituito una commissione a termine per il regolamento interno
Il 9 settembre il Consiglio ha istituito una Commissione a termine per le Concessioni Edilizie con il compito di analizzare i progetti pervenuti e dare un parere tecnico al Consiglio.
E' presieduta dal Consigliere di Forza Italia Guido Vitali ed è costituita dai seguenti esperti di problematiche edilizie:
Sacerdoti Michele, Balucani Debra, Scopel Emilio, Zili Enrico, Fasoli Gianfranco, Fiorelli Giorgio, Zirulia Chiara, Donatelli Giacomo, Fugazza Angelo.
In Commissione Concessioni Edilizie intendo analizzare attentamente i progetti presentati dal punto di vista dell'impatto sull'ambiente e sulle abitazioni preesistenti e dal punto di vista estetico e di inserimento nel contesto urbano circostante.
Il rappresentante in Commissione Edilizia centrale è Debra Balucani, che ha ricoperto lo stesso incarico per il Consiglio di Zona 11.
Ilo Consiglio ha deciso di utilizzare provvisoriamente il Regolamento Interno dell'ex consiglio di zona 3 ed ha nominato una Commissione Affari Istituzionali di 15 consiglieri di tutti i gruppi politici, presieduta da Maria Teresa Coppo Gavazzi di Forza Italia, per scrivere il nuovo Regolamento.
Il consiglio di zona è convocato il 9 settembre alle 21 per istituire alcune commissioni a termine
Il 9 settembre riprenderà l'attività del Consiglio di Zona 3 con l'istituzione delle seguenti commissioni a termine:
affari istituzionali, concessioni edilizie, problematiche del Centro di Via Corelli, casa, sicurezza, problemi giovanili, refezione scolastica, sussidi agli anziani
e per nominare i rappresentanti della Zona 3 nel distretto scolastico e nella commissione edilizia centrale.
Il regolamento edilizio approvato dal consiglio comunale senza nessuna delle modifiche richieste
Il 20 luglio il Consiglio Comunale ha approvato in via definitiva il nuovo Regolamento Edilizio.
Le richieste del vecchio Consiglio di Zona 3 non hanno potuto essere presentate come emendamenti perché erano scaduti i termini. Il Consigliere Emanuele Fiano dei DS ha presentato due emendamenti che sono stati respinti dall'Assessore all'Urbanistica Lupi e dal Consiglio: l'allungamento del tempo a disposizione del Consiglio di Zona per il proprio parere da 15 a 30 giorni e il mantenimento alla Commissione Edilizia dell'esame dei cartelloni pubblicitari.
A mio parere il nuovo Regolamento Edilizio renderà molto difficile il controllo dell'attività edilizia a Milano e aprirà la strada ad una edificazione poco rispettosa degli interessi degli abitanti ma molto favorevole agli interessi dei proprietari delle aree fabbricabili e dei costruttori.
Eletti i presidenti delle commissioni
Nella riunione del 15 luglio sono stati eletti tutti i Presidenti di Commissione su proposta del Polo delle Libertà:
Il cdz 3 richiede al comune di esaminare le osservazioni della vecchia zona 3 al regolamento edilizio
Nella riunione del 15 luglio il Consiglio di Zona 3 ha esaminato il testo della lettera da me inviata come pure il nuovo testo del Regolamento Edilizio che prevede all'art.130 che il Consiglio di Zona abbia solo 15 giorni (prima erano 30) per dare un parere sulle licenze edilizie, non più limitato però ai soli aspetti socio-ambientali.
E' stata approvata la seguente delibera:
Il Consiglio di Zona3, in merito al nuovo Regolamento Edilizio del Comune di Milano,
Il comune ignora le osservazioni al regolamento edilizio presentate dai consiglieri della vecchia zona 3
Utilizzando un cavillo burocratico il Comune non ha accettato le osservazioni al Regolamento Edilizio presentate a febbraio scorso dal Consiglio di Zona 3 e singolarmente da 17 consiglieri. La scusa è che sono state protocollate prima della pubblicazione del Regolamento all'Albo Pretorio.
Ho scritto la seguente lettera di protesta al Presidente ed ai consiglieri della zona 3, che spero di poter illustrare giovedì 15 luglio alla prossima seduta del Consiglio di Zona 3.
Egr. Presidente del Consiglio di Zona 3
Egr. Consiglieri della Zona 3
Milano, 14 luglio 1999
Oggetto: Osservazioni al nuovo Regolamento Edilizio
Come ex-Presidente della Commissione Territorio del vecchio Consiglio di Zona 3 porto all'attenzione del nuovo Consiglio di Zona 3 un fatto che ritengo molto grave e che non depone bene per il futuro del Decentramento a Milano.
Il vecchio Consiglio di Zona 3 aveva seguito con attenzione l'iter del nuovo Regolamento Edilizio presentando osservazioni puntuali alle varie bozze. Dopo l'approvazione da parte del Consiglio Comunale il 21 gennaio scorso il CDZ 3 approvò l'11.2.99 una delibera con osservazioni in quanto qualunque cittadino o ente aveva due mesi di tempo per poterlo fare. Essendovi dubbi sul fatto che il CDZ fosse abilitato a presentare osservazioni le stesse furono presentate da 17 consiglieri come privati cittadini e protocollate il 12 febbraio. Da telefonate da me fatte in Comune non risultava vi fossero problemi formali sulle osservazioni presentate.
Ora la delibera definitiva con le controdeduzioni alle osservazioni dei cittadini è stata distribuita ai Consiglieri comunali per l'approvazione definitiva. Con mia grande sorpresa leggo che le osservazioni non sono state prese in considerazione perché arrivate troppo presto, cioè prima della data di pubblicazione della delibera all'Albo Pretorio. Era sufficiente che ce lo facessero sapere e si sarebbero potute ripresentare nei termini corretti e comunque avrebbero potuto accettarle ugualmente. Invece sono state cestinate, dimostrando tutto il disprezzo dell'Amministrazione centrale verso il lavoro dei Consigli di Zona. Allego le motivazioni adottate.
A questo punto ritengo sia d'obbligo per il nuovo Consiglio di Zona 3 intervenire con forza presso gli Assessori competenti (Decentramento e Urbanistica) e presso i consiglieri comunali per concordare degli emendamenti al nuovo Regolamento Edilizio secondo quanto indicato nelle osservazioni presentate, che allego.
Gli articoli di cui si chiedeva la modifica sono rimasti tali e quali.
1. La prima osservazione riguardava le distanze tra gli edifici, per le quali si chiedeva che fosse fatta una verifica di illuminazione solare anche sugli edifici posti intorno al nuovo edificio, per evitare che un nuovo palazzo tolga luce e visibilità a quelli preesistenti.
2. La seconda osservazione chiedeva di applicare ai parcheggi sotterranei costruiti nei cortili degli edifici esistenti gli stessi limiti, molto ridotti, applicati a quelli degli edifici nuovi
3. La terza osservazione riguardava il mantenimento del rappresentante del Consiglio di Zona in Commissione Edilizia Centrale e mi sembra importantissima alla luce dei poteri affidati alle nuove zone. Nel momento in cui si vogliono dare nuovi poteri si vuole togliere uno dei poteri più significativi già dati alle vecchie zone, forse perché i rappresentanti di zona avevano spesso opinioni diverse rispetto agli altri commissari ed esercitavano un vero controllo sull'attività edilizia.
Nell'ultima versione del Regolamento all'art. 130 comma 1. i CDZ sono chiamati ad esprimere un parere obbligatorio sulle concessioni edilizie per gli interventi di nuova costruzione e di ristrutturazione, migliorando la versione precedente in cui tale parere riguardava solo gli aspetti socio-ambientali e relativi alle opere di urbanizzazione. Tuttavia tale parere deve essere espresso entro 15 giorni dal ricevimento degli atti e questo lasso di tempo sembra impedire nei fatti la possibilità di esprimere un parere. Andrebbe portato a 30 giorni, come era in precedenza.
4. La quarta osservazione richiedeva che la Commissione Edilizia continuasse a dare pareri sui cartelloni pubblicitari che spesso rovinano l'immagine della città e dei palazzi. Si veda l'esempio del Palazzo Carminati in Piazza Duomo dove dopo anni di battaglie legali sono stati finalmente tolte le insegne luminose.
Come si vede sono tutte osservazioni importanti che l'Amministrazione Centrale ha preferito probabilmente ignorare per non prendere decisioni difficili a favore della qualità della città, che a parole si dice di voler tutelare.
Ricordo che in base al Regolamento sul Decentramento (art. 18) il Presidente del Consiglio di Zona può prendere la parola in Consiglio Comunale e in Commissione Urbanistica consigliare su argomenti riguardanti la zona. Può anche chiedere la convocazione della Commissione Urbanistica stessa.
Grazie per l'attenzione
Pietro Viola di AN eletto presidente del nuovo consiglio di zona 3
Il nuovo Consiglio di Zona 3 si è riunito lunedì 5 giugno alle 21 nella ex-sede del Consiglio di Zona 11 in via Ponzio 11.
Questa sarà d'ora in poi la sede politica del Consiglio di Zona 3, mentre in via Boscovich 42 e in via Saccardo 40/2 rimarranno vi saranno gli uffici amministrativi e di contatto con il pubblico.
Dopo la convalida degli eletti il consigliere anziano Franzese di FI ha dato la parola a Pietro Viola di AN, candidato Presidente del Polo. Viola ha illustrato il suo programma e sono seguiti gli interventi di tutti i gruppi politici.
Al termine si è passato all'elezione del Presidente che ha avuto 22 voti favorevoli, 12 contrari e 2 astenuti.
Hanno votato a favore FI e AN, contrari PPI, DS, CI, SD e RC, astenuta la Lega Nord. Non ha partecipato al voto Terrazzini del CCD per problemi sull'assegnazione delle Presidenze delle Commissioni all'interno del Polo.
Era assente la consigliera De Luca dei Verdi.
Alla prossima riunione, che si terrà giovedì 15 luglio alle 21, verranno eletti i Presidenti delle Commissioni.
Lettera all'assessore al traffico Goggi sulla pista ciclabile di via Pisacane
Il 26 giugno 1999 ho scritto una lettera all'Assessore al Traffico Goggi per sollecitare la realizzazione della pista ciclabile di via Pisacane con i 500 milioni del corrispettivo della costruzione del parcheggio sotterraneo di Piazza Fratelli Bandiera.
La pista progettata dal Comune nel 1996 all'interno del progetto Bambino Urbano ed approvata dall'ex-Consiglio di Zona 3 è bloccata perché la cooperativa che ha costruito il parcheggio ed i tecnici comunali non riescono a mettersi d'accordo sui prezzi da applicare.
Ho chiesto un intervento in tempi brevi dell'Assessore per definire dei criteri applicabili in tutta Milano e permettere così di definire il raccordo con la pista ciclabile di viale Morgagni, in fase di avanzata progettazione.
Incontro tra il comitato cittadini di Viale Morgagni e il dott. Marinoni del settore Parchi e Giardini del comune sul progetto di Viale Morgagni
Il 23 giugno 1999 si è tenuto un incontro tra il Comitato Cittadini di viale Morgagni ed il Dott. Marinoni, che sta progettando il rifacimento del verde di Viale Morgagni.
Il Dott. Marinoni ha illustrato una bozza del progetto con le modifiche richieste dagli abitanti relativamente agli spazi per i cani, il percorso pedonale attraverso le aiuole, i parcheggi delle auto lungo le aiuole centrali.
Sono state concordate delle modifiche che verranno incluse nel progetto definitivo che sarà pronto entro la fine di luglio.
I lavori dovrebbero iniziare all'inizio del prossimo anno ed avere la durata complessiva di un anno.
La Palazzina Liberty di Via Melzo assegnata al settore Cultura del Comune di Milano come sede della biblioteca rionale Venezia
Il 22 giugno scorso è stato firmato il passaggio di consegna della parte pubblica della Palazzina Liberty di via Melzo dalla società costruttrice Nisporto Quarta ai settori Demanio e Cultura del Comune di Milano.
Il Settore Cultura utilizzerà i locali come sede della Biblioteca Rionale Venezia, prima ospitata in uno dei Caselli di Piazza Oberdan e chiusa da tempo per problemi sulla stabilità dell'edificio.
Il Consiglio di Zona 3 aveva approvato il trasferimento con delibera del 12/2/1998.
Ora il settore Edilizia Comunale si deve occupare degli allacciamenti e dell'arredamento della biblioteca con mobili adatti allo stile Liberty dell'edificio.
Al piano terreno saranno ospitati i libri mentre il primo piano sarà adibito a sala di lettura e sala riunioni. La dotazione di libri d'arte sarà rinforzata per specializzare la Biblioteca verso lo stile del quartiere.
Si spera che la Biblioteca possa essere aperta entro fine anno.
Lettera a Forattini per promuovere l'isola pedonale di via Spallanzani
Prosegue la battaglia per la pedonalizzazione di via Spallanzani, richiesta da commercianti, residenti e dal vecchio Consiglio di Zona 3. Il 1/6/99 ho scritto a Giorgio Forattini, che abita in via Spallanzani 6, chiedendogli di chiarire la sua posizione in quanto alcuni Assessori sostenevano che fosse fortemente contrario al progetto.
Ho ricevuto una risposta dalla moglie che ha smentito la sua opposizione ma ha condizionato l'appoggio all'iniziativa a un presidio di Polizia che allontani gli spacciatori che sostano davanti alla Farmacia Formaggia nelle ore notturne.
Questo è sicuramente un problema che va risolto ma che non può fermare un progetto che rivitalizzerà sia via Spallanzani che le vie limitrofe attirando un buon numero di persone che passeggiano lungo Corso Buenos Aires. Verrà inoltre abbellito l'arredo urbano di una via che si presta particolarmente a questo tipo di intervento.
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